3 settembre 2020 – I candidati di AZIONE scendono in piazza per presentarsi ai saronnesi e dire NO al referendum costituzionale

I candidati di AZIONE scendono in piazza per presentarsi ai saronnesi e dire NO al referendum costituzionale
Saronno, 3 settembre 2020 – Saremo presenti con il nostro gazebo in Corso Italia nei due prossimi fine settimana (5 e 6, 12 e 13 settembre) per presentarci ai saronnesi. Sarà l’occasione per presentare il programma elettorale elaborato a sostegno della candidatura a Sindaco di Pierluigi Gilli e per rinnovare l’invito a compilare il nostro questionario sui bisogni educativi, forniremo le indicazioni necessarie per iscriversi ad Azione e chiariremo le ragioni del nostro deciso NO al referendum costituzionale.
Il 20 e 21 settembre, infatti, oltre alle elezioni comunali, si terrà la consultazione referendaria sulla riforma costituzionale annunciata che porterebbe alla diminuzione del numero dei parlamentari.
Com’è noto, questa riforma è frutto di una logica populista antipartitica e antiparlamentare, portata avanti con decisione dal Movimento 5S, abile a governare sia con la destra che con la sinistra pur di non rinunciare ai privilegi parlamentari; lo stesso Movimento 5S si è rimangiato intanto, in palese spregio del proprio elettorato, alcune promesse elettorali come il superamento del doppio mandato, a lungo sbandierato come esempio di serietà ed onestà contro la tanto vituperata cosiddetta casta.
Azione non intende assecondare l’onda populista di una riforma che, sviluppata in questi termini, senza il dovuto superamento del bicameralismo perfetto, porterà inevitabilmente a un peggioramento del funzionamento del parlamento italiano: diminuire il numero dei rappresentanti a parità di funzioni potrà solo comportare un rallentamento decisionale all’interno di un parlamento già molto deficitario in merito.
Solo con una seria riforma costituzionale che comporti, accanto alla diminuzione del numero dei parlamentari, anche il superamento della duplicazione di tutte le decisioni nelle due Camere, si potrà ottenere quell’efficienza legislativa da sempre auspicata.
Il risparmio atteso dello 0,007% della spesa pubblica non vale poi certamente il costo ben più alto di diventare il paese europeo con il maggior numero di abitanti per ogni parlamentare eletto e di aumentare la già notevole distanza tra cittadini e rappresentanti. Inoltre, vi è un serio rischio di peggiorare ulteriormente la qualità dei parlamentari, sempre più vincolati alle decisioni delle segreterie politiche.
Diciamo un forte NO a chi attacca la rappresentanza parlamentare auspicando, in fondo, il superamento della democrazia parlamentare stessa, magari a vantaggio di poco trasparenti sistemi di rappresentanza gestiti da privati, come la piattaforma Rousseau.
Diciamo, infine, NO a chi mette a repentaglio la rappresentanza popolare, ignorando anche i minimi correttivi dovuti in termini di legge elettorale.
Il gruppo di Azione Saronno


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