11 dicembre 2020 – #saronnosiprotegge: AVVIATO ALL’EX-BOCCIODROMO ANCHE L’HOTSPOT COVID

VVIATO ALL’EX-BOCCIODROMO ANCHE L’HOTSPOT COVID


Questa mattina, venerdì 11 dicembre, è partito ufficialmente, sotto il tendone dell’ex-bocciodromo di via Piave, anche l’hot-spot Covid per la diagnosi dei pazienti sospetti. Nella struttura, organizzata sotto delle tende fornite da Protezione Civile e Croce Rossa Italiana e allestite grazie alla collaborazione dell’ufficio tecnico del Comune di Saronno e di Saronno Servizi, verranno indirizzati i pazienti per i quali non è previsto l’invio diretto in Pronto Soccorso, oppure quelli il cui fattore di rischio è tale da poter essere seguiti dal medico di base.


Al paziente verrà fatto inizialmente un tampone, in conseguenza del cui esito potrà essere sottoposto immediatamente a esami più approfonditi come analisi del sangue ed ecografia polmonare. Al termine del processo di triage, si stabilirà se la persona potrà proseguire il proprio percorso di cura a casa o se dovrà essere ricoverata. È stata allestita anche una tenda per l’attesa di quei pazienti che verranno ricoverati direttamente dopo la visita.
A occuparsi di tutto questo sono ASST Valle Olona e ATS Insubria che hanno fornito i macchinari necessari e il personale medico e sanitario USCA per il triage.


«Con la partenza anche di questa attività, la nostra città e il nostro territorio si dotano di un importantissimo presidio nella lotta contro il Covid-19», ha dichiarato il sindaco di Saronno Augusto Airoldi. «Lo scenario che abbiamo davanti preannuncia, purtroppo, un rimbalzo del contagio dopo le feste. Se malauguratamente così sarà, oggi siamo attrezzati per arrivarci nelle migliori condizioni possibili, con una struttura pubblica che permetterà di ridurre i disagi dei saronnesi, diminuire la pressione sugli ospedali – in primis il nostro – e garantire una diagnosi più tempestiva. Un grande grazie a tutti i soggetti coinvolti».


L’accesso alle prestazioni gratuite della struttura, come per il punto tamponi partito ieri, non è libero ma gestito attraverso il proprio medico di base, a cui fare riferimento in caso di sospetti sintomi da Covid-19.
#saronnosiprotegge



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