15 febbraio 2022 – “Se non posso ballare…Non è la mia rivoluzione”, Lella Costa in scena al Teatro Giuditta Pasta – Sabato 19 e domenica 20 febbraio (ore 20.30; domenica ore 15.30)









“Se non posso ballare…Non è la mia rivoluzione”, Lella Costa in scena al Teatro Giuditta Pasta

Sabato 19 e domenica 20 febbraio (ore 20.30; domenica ore 15.30), Lella Costa porta in scena al Teatro di Saronno Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione, intenso monologo ispirato a Il catalogo delle donne valorose di Serena Dandini.
Serena Dandini e Lella Costa si trovano a convergere all’interno di uno spettacolo teatrale che ruota attorno a figure di donne intraprendenti, controcorrente, spesso perseguitate, a volte incomprese, che hanno lottato per raggiungere traguardi che sembravano inarrivabili, se non addirittura impensabili.
“Sono tutte donne valorose che seppure hanno segnato la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità, per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tanto meno sono riconosciute come maestre e pioniere – osserva la stessa Lella Costa. Mentre l’umo invisibile è diventato una star del cinema, le donne sono e restano del tutto invisibili, senza che a nessuno venga in mente di accendere i riflettori su di loro. Serena Dandini, nel suo libro, ne ha raccontate 34, io, nel mio spettacolo, arrivo quasi a 100. Praticamente una al minuto. E se per assurdo, il tempo di uno spettacolo teatrale potesse dilatarsi a dismisura, allungarsi senza limiti, nella storia del mondo ci sarebbe comunque una donna valorosa da citare per ogni minuto di questo tempo infinito”.
Nello spettacolo di Lella Costa ci sono Marie Curie, Nobel per la fisica, e Olympe De Gouges che scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina. C’è Tina Anselmi, primo ministro donna della Repubblica italiana. Martha Graham che fece scendere dalle punte e Pina Bausch che descrisse la vita danzando. E poi c’è Maria Callas con la sua voce immortale come immortale è il canto poetico di Emily Dickinson. C’è Angela Davis che lottò per i diritti civili degli afroamericani e c’è la fotoreporter Ilaria Alpi. Le sorelle Bell: Vanessa e naturalmente Virginia, la Woolf. Entrano una dopo l’altra, chiamate a gran voce con una citazione, un accento, una smorfia, un lazzo, una canzone, una strofa, un ricordo, una poesia, un gemito, una risata. O solo col nome, che a volte non serve aggiungere altro. Entrano nel gran salone da ballo ciarlando e muovendo le vesti. Si aggirano come fossero, finalmente, felici tutte, per dirla con Elsa Morante che è lì con loro.
Sono tante, eppure non ancora tutte le valorose nella voce e nei gesti di Lella Costa che, come un gran cerimoniere, le invita a entrare e balla con loro. Perché, come disse magistralmente e per sempre una di loro, Emma Goldman, se non posso ballare questa non è la mia rivoluzione.
Scrive Serena Sinigaglia nelle sue note di regia: “Il Catalogo delle donne valorose di Serena Dandini è un libro intelligente e utile. L’oblio nel quale sono finite tante, troppe, storie di donne valorose è vergognoso. Ci sarebbe da ridere se non fosse da piangere. La “Storia” dell’umanità è stata attraversata da moltissime femmine “valorose” …ma va?! Ma davvero?! Ma pensa…! È imbarazzante. Siamo tutti esseri umani, giusto? E quindi gli esseri umani a volte sanno essere incredibilmente valorosi, maschi o femmine chi se ne frega, no?! No! Perché delle “valorose” ne sappiamo poco quando non addirittura nulla. Le loro storie non sono nei libri di storia né tra i nomi di vie stradali, semplicemente non esistono. Eppure, la Storia l’hanno fatta e l’hanno cambiata. Stimo Lella Costa come artista e come donna. Siamo amiche, affini per gusti e convinzioni. Se non posso ballare…non è la mia rivoluzione nasce da un’intuizione: raccontare una storia di “Valorosa” al minuto, una bella sfida, da guinness dei primati. Un fiume inarrestabile di storie e di gesta, un fiume di donne evocate da Lella e invitate a ballare sul palco accanto a lei ma così tante che sarà chiaro, limpido come l’acqua buona: anche le donne hanno contribuito al progresso e all’innalzamento morale dell’umanità, è normale, no? Visto che le donne esistono dai tempi di Adamo, ovvio, no?! Noooo???!!!”.
Biglietti esauriti.
Si ricorda che come prescritto dalle ultime disposizioni vigenti in materia di contenimento Covid, l’accesso al teatro sarà consentito ai possessori di GreenPass Rafforzato e con mascherina FFP2.
Teatro Giuditta Pasta (via I Maggio, Saronno – VA)
sabato 19 febbraio 2022 | ore 21.00
domenica 20 febbraio 2022 | ore 15.30
SE NON POSSO BALLARE
NON È LA MIA RIVOLUZIONE
Progetto drammaturgico e regia di Serena Sinigaglia
Scrittura scenica di Lella Costa e Gabriele Scotti.
Scene di Maria Spazzi.
Ambientazione sonora di Sandra Zoccolan.
Costumi di Antonio Marras.
Progetto a cura di Mismaonda
prodotto da Centro Teatrale Bresciano e Teatro Carcano Centro d’Arte Contemporanea;
partner The Circle Italia.
 
Durata 1 ora e 40 minuti senza intervallo.
 
YT https://www.youtube.com/watch?v=5sVMKVKn-cs
 
 
Anna Montani
 

 
Fondazione Culturale Giuditta Pasta
via I maggio snc – 21047 Saronno VA
Tel: +39 02.96.70.19.90
Fax: +39 02.96.70.20.09
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14 febbraio 2022 – da LEGA LOMBARDA SARONNO: La Terra di Mezzo è un luogo, non un tempo. Basta scuse, si approvi il bilancio previsionale

Comunicato Stampa n. 017/2022:

«La Terra di Mezzo è un luogo, non un tempo. Basta scuse, si approvi il bilancio previsionale»

Saronno 15 febbraio 2022

Sono arrivati addirittura a scomodare la Terra di Mezzo di Tolkien per giustificare l’inazione dell’amministrazione Airoldi, il quale si esibisce nell’ennesima arrampicata sugli specchi nel tentativo di rassicurare la cittadinanza sul rispetto del termine previsto per l’approvazione del bilancio per il quale non è ancora stato fissato il consiglio comunale.

Il Covid ha di sicuro sconvolto l’andamento delle umane questioni: tra limitazioni, spese impreviste per le amministrazioni e i problemi sociali ed economici scatenati, non deve essere facile essere un amministratore locale di questi tempi. Bisogna però che il Sindaco Airoldi non racconti favole: i problemi non hanno investito solo Saronno. Sarebbe interessante sapere quanti comuni, adducendo le stesse motivazioni, abbiano rinviato l’approvazione del bilancio. Non giriamoci troppo intorno, i motivi del ritardo non hanno troppo a che fare con la pandemia: hanno a che fare con la debolezza di una giunta, che da ormai 16 mesi si nasconde dietro il Covid per giustificare la sua inazione.

Il Sindaco ammette anche che certi problemi ormai sono cronici per gli amministratori locali, nel far quadrare i conti: strano, in campagna elettorale non parlava in questi termini, sostenendo di poter assicurare una migliore amministrazione rispetto a chi lo ha preceduto. Aveva sfruttato anche il primo lockdown, sicuramente peggiore rispetto alle situazioni che lui e la sua giunta hanno dovuto affrontare, per affermare che la presunta giunta dei migliori avrebbe saputo comportarsi meglio.

Visto che cita Tolkien, ci permettiamo di fare altrettanto. Uno dei temi fondamentali dell’opera tolkieniana è la speranza: il sindaco Airoldi invece non perde occasione di ricordare i tempi duri che viviamo. La speranza, però, non è sufficiente per uscire dalla crisi. Qui sta l’altro grande tema che J.R.R. Tolkien sviluppa nelle sue opere. Il coraggio di prendere su di sé le responsabilità, di compiere scelte, smettendo di nascondersi dietro un dito pur di assicurarsi la propria sopravvivenza politica. Perché la Terra di Mezzo (che, caro Sindaco Airoldi, è un luogo e non un tempo) non viene abbandonata, ma salvata dagli uomini.

Segreteria politica – Lega Lombarda Saronno

12 febbraio 2022 – C.S. da Forza Italia : Il Sindaco Airoldi, senza fascia tricolore al Monumento dei Caduti per la commemorazione del Giorno del Ricordo, delude le aspettative.

Il Sindaco Airoldi, senza fascia tricolore al Monumento dei Caduti per la commemorazione del Giorno del Ricordo, delude le aspettative. Ancora una volta la commemorazione dell’eccidio dei popoli istriani viene mortificata da comportamenti che dicono più delle parole e che lasciano spazio a un’ interpretazione riduttiva dei fatti con una palese offesa ai morti e al dolore degli esuli.
Il primo cittadino, non indossando la fascia tricolore, ha offeso i suoi concittadini dimenticando di essere il sindaco di tutti.
Ricordiamo che fu il governo Berlusconi a portare in discussione nel 2004, 18 anni fa, il testo di una proposta di legge la cui struttura embrionale venne presentata per la prima volta nel 1995. Quando l’11 febbraio 2004 ci fu la votazione finale quindici parlamentari di sinistra votarono contro. Da allora ogni anno assistiamo, da parte di una frangia della sinistra, a un penoso tentativo di riduzione storica volto a non riconoscere gravità e colpe nei riguardi dell’eccidio delle foibe.
Ci auguriamo che mai più accada che un sindaco rinneghi la fascia in questo giorno riconosciuto dalla Repubblica Italiana con una legge dello Stato che ne suggella la solennità civile nazionale. Forza Italia auspica che in futuro tutti i sindaci che ricopriranno questo ruolo a Saronno indossino sempre la fascia tricolore in ogni occasione istituzionale senza distinzione di appartenenza e colore.
-Forza Italia, Saronno-

12 febbraio 2022 – da LEGA LOMBARDA SARONNO: Il Presidente si accalora e sposta l’attenzione, ma il problema rimane: il Sindaco è divisivo e solo

Comunicato Stampa n. 016/2022:

«Il Presidente si accalora e sposta l’attenzione, ma il problema rimane: il Sindaco è divisivo e solo»

Saronno 11 febbraio 2022

Egregio Sig. Presidente del Consiglio Comunale Avvocato Pierluigi Gilli, Sindaco Emerito

Il consigliere Raffaele Fagioli è senz’altro pronto a ritirare quella che Lei definisce “infondata illazione”, derivata da una lettura politico-amministrativa della vicenda e non certo volta a screditare la sua persona.

Fa piacere che Lei abbia scritto una nota su Facebook a riguardo del Giorno del Ricordo, ma non è questo il punto della critica mossa nei confronti dell’amministrazione. Un consigliere comunale non è tenuto a frequentare i social per reperire informazioni ufficiali inerenti comunicazioni istituzionali.

Lei abbia la cortesia di spiegare al consiglio comunale, ma prima ancora ai cittadini saronnesi, per quale ragione, ben consapevole di una Sua prevista e programmata assenza, non si è premurato di invitare i Consiglieri Comunali alla celebrazione ufficiale e tanto meno si è premurato di farsi sostituire dal Vice Presidente o da una rappresentanza di consiglieri così come previsto dal Regolamento del Consiglio.

lun 10:11

Segreteria politica – Lega Lombarda Saronno

11 febbraio 2022 – da LEGA LOMBARDA SARONNO: Sindaco divisivo anche nel Giorno del Ricordo

Comunicato Stampa n. 015/2022:

«Sindaco divisivo anche nel Giorno del Ricordo»

Saronno 11 febbraio 2022

Non esistono morti civili di serie A o di serie B, non esistono colori politici quando si tratta di ricordare le vittime di eccidi di massa. Il sindaco Airoldi è riuscito a collezionare l’ennesima figuraccia ai danni della città di Saronno, nonostante fosse fisicamente presente alla cerimonia per il Giorno del Ricordo.

È giusto far notare come la silenziosa e anonima partecipazione di Airoldi abbia lasciato l’amaro in bocca a molti dei presenti. Non una parola spesa come primo cittadino, nessuna fascia tricolore, nessun inno nazionale, solo silenzio e tanta indifferenza.

Quale il significato della fascia tricolore indossata in chiesa e non indossata davanti al cippo dedicato alle vittime delle foibe? È proprio vero che un gesto vale più di mille parole, e per un sindaco normalmente silenzioso ogni gesto è una sentenza. In un momento storico come quello che stiamo attraversando, il Sindaco di una comunità deve essere veramente il Sindaco di tutti, un punto di riferimento che possa unire e non dividere.

A Saronno abbiamo un Sindaco che rappresenta solo il proprio elettorato di sinistra, tutto il resto non conta nulla; d’altronde il suo slogan elettorale “Saronno siamo noi” deve pur essere attuato e applicato in ogni circostanza: non ci stancheremo mai ricordare ai saronnesi questo programmatico atteggiamento divisivo.

L’amministrazione della trasparenza e della partecipazione si rivela ancora una volta per quello che è in realtà: nessun invito ufficiale ai consiglieri comunali, assente anche il Presidente Gilli che forse non ha gradito l’organizzazione della cerimonia.

lun 10:11

Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno

Claudio Sala – Lega Lombarda Saronno

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