
EVENTI CONSIGLIATI: Conoscere Saronno tra ottocento e novecento. Relatore Prof. Sergio Beato




Comunicato Stampa n. 009/2022:
«Esercizio provvisorio: la peggiore sciagura che possa accadere? È accaduto»
Saronno 3 febbraio 2022
Brevissimo riassunto delle puntate precedenti.
L’amministrazione Airoldi si insediò ad ottobre 2020 e non ebbe il tempo di predisporre un bilancio previsionale che perseguisse i propri obiettivi programmatici. Arrivato in fretta il mese di dicembre 2020, la “giunta dei migliori” pensò di fare proprio il bilancio predisposto con largo anticipo dall’amministrazione Lega ed approvarlo un freddo 29 dicembre definendolo “tecnico”. Airoldi approvò il bilancio politico della precedente amministrazione spacciandolo per “tecnico”. Quale fu la giustificazione? Il sindaco dalla sua pagina Facebook esternò trionfalmente “abbiamo approvato un bilancio tecnico che ha evitato una delle peggiori sciagure che possano abbattersi sull’erogazione dei servizi ai cittadini: l’esercizio provvisorio”.
Novembre 2021. Con ansia e una certa dose di curiosità attendiamo i documenti del bilancio previsionale che sicuramente sarà portato in approvazione entro dicembre per “evitare una delle peggiori sciagure per i saronnesi: l’esercizio provvisorio”. Finisce novembre: nulla. Arriviamo a metà dicembre: nulla. Ormai non ci sono più i tempi tecnici per l’approvazione entro il 31/12.
La frittata è fatta! L’amministrazione Airoldi, rinvigorita dalla nomina del nuovo assessore al Bilancio D’Amato ha comunque fallito per il secondo anno consecutivo. Al primo tentativo ha approvato il bilancio dell’amministrazione Lega, al secondo tentativo non è stata in grado di svolgere il compitino. Non avevano a disposizione un’altra preziosa eredità lasciata dal sindaco Fagioli. Non hanno chiesto aiuto, arroccati all’interno del Municipio; li avremmo aiutati volentieri per “evitare una delle peggiori sciagure per i saronnesi: l’esercizio provvisorio”.
Ci hanno provato, una volta, ad approvare in Giunta il DUP nel mese di dicembre: mancavano 25 pagine. Non se ne sono accorti ed hanno dovuto riapprovarlo a metà gennaio. Finalmente a metà febbraio il consiglio comunale potrà riunirsi per approvare il previsionale 2022 ed uscire dall’esercizio provvisorio?
Colpo di scena! Il primo febbraio, in riunione della conferenza capigruppo, il Presidente deve rinviare a data da destinarsi l’adunanza del consiglio in quanto i documenti del Bilancio non sono ancora pronti!
lun 10:11
Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno
Comunicato Stampa n. 007/2022:
«Perseverare negli errori: lo sport preferito di Airoldi»
Saronno 31 Gennaio 2022
A
Saronno non c’è veramente limite al peggio. La giunta guidata dal
sindaco Airoldi, in quindici mesi, è riuscita a far pentire molti
dei suoi elettori.
Per quella che doveva essere la giunta
illuminata dei (presunti) migliori, il primo anno solare è stato un
bagno di sangue a livello di gestione degli impianti sportivi e
promozione dello sport locale: proclami, sprechi e
null’altro.
Andando in ordine cronologico, abbiamo prima la
dilettantesca gestione del problema al manto erboso dello Stadio
Comunale. Prima non è stato verificato lo stato in cui l’impianto
si trovava dopo più di un anno di inattività, poi i tempi
dell’intervento totalmente sbagliati, con conseguente spreco di
soldi, dato che il problema, a tutt’oggi, non pare aver trovato
soluzione. Sarebbe bastato un po’ di buon senso e tempi opportuni
per non buttare al vento fondi pubblici: questo pare essere, però,
lo sport prediletto del Sindaco Airoldi e i suoi (si veda la gestione
del progetto Rodari…)
Poi viene il fiore all’occhiello in
campo sportivo di questa pessima amministrazione: la versione
saronnese della coppa Cobram, il Criterium. Dire che ha scontentato
praticamente tutti, è un eufemismo: disagi per il traffico, viste le
strade chiuse per il circuito, centro deserto, con nota molto seccata
da parte dei commercianti, che hanno visto calare le presenze nel
giorno di punta, inquinamento alle stelle. Probabilmente nemmeno le
poche vittime, pardon, i pochi spettatori presenti saranno stati così
entusiasti: è probabile fossero amici e parenti di membri della
giunta obbligati ad assistere al fiasco.
Che è passato
inosservato solo agli occhi del Sindaco Airoldi, al punto che la
competizione si rifarà. Purtroppo non abbiamo, però, avuto l’onore
di avere la notizia dall’amministrazione: la comunicazione, in
sordina, è arrivata quando la comunicazione è apparsa nel
calendario della Italian Fixed Cup. È stato un tale successo che, in
due settimane dalla notizia, nemmeno una nota, un fiato,
dall’amministrazione.
Consci del fiasco, meglio non dire nulla.
Acqua in bocca anche visto che, l’ultimo, non è nemmeno stato un
fiasco a buon mercato.
Già
perché l’esborso per il comune è stato di quasi quattordici mila
euro. Dopo mesi di piagnistei per i costi della tanto vituperata Tre
Valli: trentamila euro. Ricapitolando siamo passati da una
competizione centenaria, con un parterre di iscritti di primissimo
livello a un evento di quartiere, con un parterre di sconosciuti (non
ce ne vogliano, sono giovani e speriamo si faranno, partecipando a
competizioni ben più blasonate e prestigiose) spendendo la metà:
non mi pare che l’ordine di grandezza sia esattamente rispettato. I
sostenitori della disgraziata amministrazione Airoldi, con un
tentativo di arrampicata sui vetri, hanno portato un servizio sul Tg3
regionale come risultato positivo: e dire che bastava lasciare
continuare la pessima politica in materia di sicurezza del Sindaco
Airoldi, per avere un servizio sul telegiornale, magari anche
nazionale: bastava solo aspettare!
Vorrei poi far notare, per
l’ennesima volta, l’assordante silenzio dell’assessore
competente. Visti gli ultimi sviluppi nella giunta, non sarebbe però
una sorpresa che all’assessore allo sport, dott. Musarò, venga
imposto il silenzio assoluto, per poi scaricare su di lui i
fallimenti di Airoldi e i suoi alleati più stretti, così da
condividere le colpe della peggiore amministrazione di sempre a
Saronno e trascinarlo nel fallimento annunciato di un’amministrazione
che si è impegnata solo in promesse da marinaio. Come quelle della
partecipazione e trasparenza, lettera morta da due secondi dopo
l’elezione.
Non una parola in campo sportivo, solo comunicati che poi si sono rivelati dei boomerang alla luce dei fallimenti costanti ed evidenti da cui questa giunta non vuole saperne di imparare.
lun 10:11
Stefano Morandin – Lega Lombarda Saronno
|
Milano, 2
febbraio 2022
DUEMILA TRENI E -40% DI CLIENTI, ECCO I (VERI) NUMERI DI TRENORD Gentile cliente, nell’ultimo mese Trenord s’è vista costretta a rimodulare il servizio per il rilevante numero di assenze del personale dovute al Covid. Ora, fortunatamente, l’emergenza sta rientrando e il servizio può progressivamente tornare alla normalità. Nonostante l’evidente dimensione di questa ultima ondata di contagi e il suo impatto sulla vita di tutti noi e di molti servizi essenziali (ospedali, scuole, …), Trenord è stata pesantemente criticata: si è detto che la pandemia sarebbe l’alibi dietro il quale si nascondono problemi irrisolti da anni e che è in atto una sorta di progressiva riduzione del servizio ferroviario regionale. Nei confronti di Trenord sono state usate espressioni violente come “disastro, incubo, degrado, punizione”. Abbiamo sempre rispettato le opinioni di tutti, ma dinanzi a tanta accanita disinformazione, crediamo doveroso rivolgerci direttamente a voi, clienti e viaggiatori, per darvi i dati reali di quanto accaduto ed offrirvi le corrette spiegazioni. Per Trenord lavorano 2250 tra macchinisti e capitreno che, in periodi normali, permettono di effettuare circa 2200 treni al giorno nei giorni feriali, 1900 il sabato e 1600 nei festivi per 365 giorni l’anno. Prima del picco pandemico, e cioè in condizioni di normalità, tra il personale viaggiante si registravano mediamente 130/150 assenze al giorno per malattie, permessi, ferie, agibilità sindacali, inidoneità temporanee. All’inasprirsi dei contagi le assenze sono raddoppiate fino a raggiungere quota 300, con 150/170 ferrovieri indisponibili per contagio/quarantene. Trenord che, come ogni azienda, è ovviamente strutturata per poter assorbire fino un certo numero di assenze (8% nel nostro caso, percentuale già alta comparata ad altri settori) si è invece trovata a fare i conti con punte del 15%. Impensabile avere riserve di personale in grado di coprire un tale gap. S’è parlato molto e fuori luogo del numero dei lavoratori necessari per effettuare il servizio. Tra il 2018 e il 2021 Trenord ha assunto in totale 1147 persone, tra cui 308 macchinisti, 308 capitreno e 171 manutentori. Oggi abbiamo 23 macchinisti, 32 manutentori e 102 capitreno in più di tre anni fa. La programmazione c’è e risponde alle esigenze reali del servizio. Certo, come noto, durante il lockdown del 2020 le attività di formazione sono state sospese (per tutti, non solo per Trenord) e questo ha portato a uno slittamento dei piani di assunzione che si sta recuperando attraverso un programma straordinario di formazione avviato nel settembre 2021. E, nonostante la pandemia, nel 2021 Trenord ha formato e assunto 59 capitreno e 65 macchinisti. In totale: 124 entrati a fronte di 111 usciti. Tra il 2022 e il primo semestre 2023 saranno effettuate 280 assunzioni nel personale viaggiante, circa il 13% dell’attuale forza lavoro. Val la pena ricordare che un equipaggio non si acquista a catalogo. La formazione di un macchinista richiede non meno di 12 mesi e quella di un capotreno almeno 6. E a chi sostiene che la soluzione a ogni problema sono solo le assunzioni – cioè più persone -, ci permettiamo sommessamente di ricordare che esiste anche un problema di produttività, che richiede di essere puntigliosamente affrontato con la collaborazione del sindacato. L’impennata dei contagi ha contratto drasticamente la domanda di trasporto. Oggi i viaggiatori giornalieri raggiungono a stento i 375mila, ben lontani dagli 800mila pre-Covid. Trenord offre ogni giorno circa 2000 treni (erano 1800 durante le festività natalizie) e oltre 950mila sedili “circolanti”: un’offerta che soddisfa ampiamente la domanda. Non risultano criticità neppure sul fronte degli assembramenti: nessun treno ha mai raggiunto riempimenti oltre il livello dell’80% prescritto dalle disposizioni anti-Covid. E forse, quando si discute di livello e quantità di servizi, sarebbe opportuno porre il tema delle risorse economiche necessarie (tema che non vediamo mai sollevato; come se non esistesse): oggi Trenord fa circolare un numero di treni che senza la limitazione all’80% della capacità sarebbe in grado di trasportare lo stesso numero di passeggeri pre-Covid, mentre ne trasporta circa il 40%! E veniamo a quanto accaduto nelle ultime settimane: l’offerta di Trenord, a causa dei contagi, è stata ridotta del 12% durante le festività natalizie e del 10% durante il mese di gennaio. I più disinformati hanno scritto che in nessun’altra regione le corse sono state ridotte come in Lombardia: niente di più falso. Quelle a noi più vicine hanno tagliato il servizio tra il 9% dell’Emilia Romagna e il 17% della Liguria, passando per l’11% del Piemonte e il 12% del Veneto. A livello nazionale spicca il taglio del 29% del servizio nelle Marche. In Lombardia, dunque, è accaduto quello che è successo in tutta Italia e, in ogni caso, nel fare il confronto, è opportuno ricordare che nessuna regione italiana (e del sud Europa) può vantare i volumi produttivi di Trenord. Nella sola Lombardia, Trenord effettua il 32,4% dell’intera produzione ferroviaria nazionale. C’è inoltre chi ha azzardato paragoni con il trasporto pubblico urbano, dove però mezzi come metropolitane, bus e tram non “promettono” orari e, soprattutto, non hanno bisogno di equipaggi complessi; basta un autista per garantire la corsa. Eppure, anche il trasporto pubblico urbano ha subito pesanti riduzioni, le cronache erano piene. C’è stato, infine, chi ha reclamato il ritorno alla produzione del 2018, quando circolavano oltre 2300 treni al giorno. Lo abbiamo detto allora e lo ribadiamo oggi: si trattava di un record effimero. Un così elevato numero di treni non è sostenibile e non consente di garantire un servizio di qualità adeguata: in Lombardia le infrastrutture sono sature, i binari non possono reggere tanto traffico ferroviario. Il 53% delle linee lombarde è a binario unico, come fossero strade a senso alternato. La Lombardia ha un deficit infrastrutturale rispetto alle potenzialità della domanda. Sui binari regionali, in particolare, nel nodo di Milano, oltre a Trenord, circolano l’Alta Velocità, la lunga percorrenza anche internazionale e le merci. Rivendicare ancora più treni è velleitario: la capacità del sistema non è infinita, come qualche sedicente rappresentate dei viaggiatori vorrebbe far credere. Ne è prova la puntualità che Trenord ha raggiunto nei mesi in cui i treni Alta Velocità sono stati ridotti in modo significativo: è migliorata di 7-8 punti percentuali. Tre anni fa abbiamo indicato un percorso, dicendo in totale trasparenza che avrebbe richiesto 4-5 anni per essere completato: nuovi treni, ridefinizione del servizio, recupero di efficienza ed efficacia aziendale. Evidenziando che la ferrovia è un sistema fatto non solo dal treno (ci sono i binari, le stazioni, la gestione della circolazione che sono in capo alle società delle infrastrutture) e che per fare il salto di qualità occorre che lo faccia l’intero sistema. Ebbene cosa è accaduto, pur in presenza di questa pandemia che ha sconvolto la vita di tutti? Nel 2018 solo il 78% dei treni arrivò puntuale; nel 2019 furono l’80%; nel 2021 l’84%. Le soppressioni sono passate da una media di 102 al giorno del 2018 a 63 del 2021 di cui soltanto 26 per cause attribuibili a Trenord. Insomma, un po’ di strada si è fatta. Manca ancora molto per garantire la qualità che questa regione merita ma la direzione è quella giusta. E certamente non siamo in presenza di nessun “degrado, incubo, disastro”. Tra il 2020 e il 2021 inoltre sono entrati in servizio i primi 39 treni dei 222 acquistati da Regione Lombardia. Nel 2022 è previsto l’ingresso in servizio di altri 57 nuovi treni: 96 treni, tanti! Ma ne devono arrivare da qui al 2024 altri 126, per consentire il rinnovo di circa metà della flotta di Trenord. Si tratta del più grande programma di rinnovo mai realizzato, che richiede tempo per essere completato, anche per quanto riguarda il personale: abbiamo già abilitato più di 1300 macchinisti e capitreno alla conduzione dei nuovi Caravaggio e Donizetti; altri 900 saranno formati nel 2022. Proseguiremo quindi su questa strada anche investendo nella modernizzazione degli impianti di manutenzione che stiamo dotando di tecnologie all’avanguardia e nei sistemi digitali sia per la gestione operativa sia per la relazione con i clienti. Continueremo sulla strada del miglioramento continuo, mentre qualcuno si ostinerà a sostenere che Trenord non è stata neppure capace di prevedere la pandemia. Vedremo di attrezzarci anche per questo, ma non possiamo prometterlo. Paolo Garavaglia Direttore Comunicazione e Relazioni Esterne Trenord |



Comunicato Stampa n. 006/2022:
«Silighini esci da questo film»
Saronno 31 Gennaio 2022
Silighini pensa di essere in uno dei suoi film.
La sceneggiatura sembra essere buona, avvincente e suggestiva al punto giusto per provare a riproporre lo schema elettorale di un anno e mezzo fa: raccontare con forza, vigore e piglio autorevole una Saronno totalmente diversa rispetto a quella della realtà, addossando colpe e responsabilità inesistenti alla passata amministrazione, per proporsi come nuovi salvatori della patria.
Nella strategia è presente ora un difetto abbastanza importante: l’amministrazione è malauguratamente cambiata e governa Saronno da un anno e mezzo, con risultati evidenti sotto gli occhi di tutti.
Adesso che i Saronnesi hanno sotto gli occhi la nuova realtà quotidiana, è bene fare chiarezza tra la storia raccontata da Silighini e i fatti, documentati.
Capisco che la deformazione professionale di Silighini lo porti inevitabilmente a dar sfoggio delle sue abilità cinematografiche, ma riscrivere il passato per scaricare le responsabilità di Airoldi sulla passata amministrazione è veramente troppo, anche per un professionista come lui.
Angelo Veronesi –Responsabile Lega Lombarda Saronno
Marco Castelli – Lega Lombarda Saronno
Comunicato Stampa n. 005/2022:
«Sicurezza e decoro: le “percezioni” di Airoldi»
Saronno 30 Gennaio 2022
Siamo alle solite. Bottigliate tra ubriachi alle 4.30 del mattino in zona stazione, baby gang che dalla stazione a via Varese importunano e aggrediscono gli studenti e aggressione con coltello a ridosso del centro cittadino ai danni di un quattordicenne. A tutto questo si aggiunge il ritorno dei senza tetto in ospedale.
Nulla di nuovo dal fronte saronnese magistralmente guidato dalla giunta dei “competenti”, e dal loro capitano Augusto Airoldi: quelli del “fact checking”, della “Saronno più vivibile”, del “fallimento Fagioli sul fronte sicurezza”, ormai non rispondono nemmeno più delle voragini amministrative e politiche di cui sono responsabili.
Caso vuole tutti i fatti di cronaca che si apprendono dalla stampa, si concentrano in quelle zone maggiormente attenzionate dalla passata amministrazione, che con costanza aveva riscosso sostanziali successi in cinque anni. Ma per i “competenti” tutto questo era solo uno spot per telecamere e vigilanza. Così abbiamo sotto gli occhi i risultati del loro modello di sicurezza: aggressioni, risse e rapine, principalmente in stazione e in centro.
Curioso anche il capitolo “senzatetto”: dal 29 dicembre 2018, l’amministrazione Fagioli aveva messo a disposizione dei senzatetto l’ex sede dei vigili di quartiere al Prealpi, al fine di far trovar loro riparo, giaciglio, servizi igienici, calore e acqua corrente per la notte. Airoldi invece, in perfetta coerenza con la sua estrazione politica, preferisce farsi fotografare di fianco ai meritevoli volontari della Casa di Marta e della cooperativa Intrecci, che dal primo dicembre scorso forniscono il servizio per i senzatetto. Senza dubbio l’iniziativa è meritevole e rafforza le sinergie tra il sindaco e il prevosto, ma non è evidentemente sufficiente a risolvere la problematica cittadina, che, ricordiamolo, è responsabilità del Comune e non può dipendere unicamente dal buon Cuore delle Associazioni.
Vista la situazione di assoluta precarietà politica e amministrativa in cui versa la Giunta, mentre Airoldi spulcia I CV degli eventuali assessori che vorranno imbarcarsi nella sua personale avventura, stringe qualche mano su qualche santissimo sagrato e sorride plasticamente a qualche fotografo, può pensare di assumere provvisoriamente Alessandro Fagioli per gestire concretamente la città. Magari potrebbe trovarsi miracolosamente una città un po’ più sicura e decorosa. Fact Checking alla mano!
Marco Castelli –Lega Lombarda Saronno