27 dicembre 2021 – da Amministrazione Comunale: Il 28 dicembre 2021 nasce la Saronno Servizi 4.0, un’azienda all’altezza del PNRR. 730 giorni di transizione per un rilancio di 12 anni



23 dicembre 2021 – Da Consorzio Parco Lura – NEWS :Buon Natale e felice Anno Nuovo dal Consorzio Parco del Lura Il Consorzio Parco del Lura augura a grandi e piccini un sereno Natale e un felice anno nuovo. Vi invitiamo a seguirci e a partecipare alle nostre iniziative del 2022! AUGURI A TUTTI! Il Presidente Giuseppe Cairoli

Il Consorzio Parco del Lura augura a grandi e piccini un sereno Natale e un felice anno nuovo.
Vi invitiamo a seguirci e a partecipare alle nostre iniziative del 2022!
AUGURI A TUTTI!
Il Presidente
Giuseppe Cairoli
2021 un anno di educazione ambientale lungo la Valle del Torrente Lura
Nel 2021 le attività proposte alle scuole e alle famiglie del Parco del Lura e del Parco Sorgenti del Lu per ‘Uniti per Natura’ hanno coinvolto oltre 5000 persone in un percorso di conoscenza e fruizione sostenibile dell’ambiente, rafforzando la conoscenza e il senso di appartenenza al territorio che unisce la Valle con l’intento comune di valorizzare la Valle del Torrente Lura e di rafforzare il senso di appartenenza dei suoi abitanti ad un’unica “comunità di valle”.
http://www.parcolura.it/educazione-ambientale.php
http://www.parcosorgentilura.it/educazione-ambientale.php
Nonostante il 2021, primo anno del progetto, sia stato caratterizzato da numerosi cambi nell’organizzazione e nella pianificazione delle attività, dovuti all’emergenza sanitaria, è stato possibile raggiungere scuole, famiglie e cittadinanza dei 20 Comuni dei due Parchi attraverso uscite, laboratori ed eventi.
Negli scorsi mesi di aprile, maggio e giugno e durante il periodo autunnale, che si sta chiudendo, hanno partecipato ai percorsi di educazione ambientale rivolti alle scuole 133 classi e oltre 2700 studenti e 200 insegnanti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, per circa 600 ore di attività. I percorsi, dedicati ai temi delle progettazioni dei due Parchi (torrente, biodiversità, suolo, mobilità sostenibile, servizi ecosistemici, paesaggio e bene culturali, agricoltura e cambiamenti climatici) sono stati sviluppati attraverso incontri di formazione con gli insegnanti, uscite e incontri in classe.
I mesi estivi, invece, hanno visto la partecipazione di numerosi gruppi dei centri estivi e degli oratori dei Comuni dei due Parchi, per un totale di oltre 1200 bambini coinvolti in oltre 340 ore di attività espressamente progettate per l’occasione.
Anche gli eventi, organizzati in occasione di diverse iniziative comunali e delle giornate dedicate all’ambiente, hanno raggiunto le famiglie e la cittadinanza con appuntamenti lungo la Valle. Tra questi camminate, laboratori, stand informativi e giochi itineranti. Tra le giornate dedicate all’ambiente si segnalano il Bioblitz dello scorso giugno, un’iniziativa di “citizen science” organizzata da Regione Lombardia e dedicata al monitoraggio della biodiversità, la Giornata del Verde Pulito, in due fine settimana di settembre e ottobre, e la Giornata nazionale degli alberi, con le piantumazioni nelle scuole nei mesi di novembre e dicembre.
Programma di educazione ambientale
Il Consorzio Parco del Lura e il Parco Sorgenti del Torrente Lura propongono fino al 2023 diversi percorsi educativi rivolti alle scuole del territorio, avvalendosi della collaborazione di Koinè Cooperativa Sociale. Le attività di educazione ambientale sono rivolte alle scuole di ogni ordine e grado e diversificate per scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado.
Il nuovo progetto di educazione ambientale dal titolo “Uniti per Natura”, propone per le scuole dell’infanzia una formazione per le insegnanti dedicata al tema dell’educare in natura, agevolando l’autonomia delle insegnanti stesse nel progettare attività nel Parco per le proprie classi.
Le classi di scuola primaria e secondaria di primo grado sono invece coinvolte in un concorso annuale per la progettazione e realizzazione di un gioco a tema che sviluppi uno degli 8 temi legati alle caratteristiche del territorio del Parco.
Le attività con le classi sono sviluppate in percorsi suddivisi in:
Formazione per gli insegnanti, durante la quale gli insegnanti ricevono le informazioni teoriche, gli strumenti e i materiali per avviare il percorso con la classe.
Uscita nel Parco, momento fondamentale per raccogliere informazioni, suggestioni e dati utili alla realizzazione del prodotto finale.
Incontro in classe, durante il quale la classe è accompagnata alla realizzazione del prodotto finale.
Alle scuole secondarie di secondo grado è invece dedicato un percorso volto alla realizzazione di pannelli informativi sul Parco da posizionare nel territorio dei Comuni della Valle, creando una convergenza di obiettivi coi lavori delle altre scuole, primarie e secondarie di primo grado.
In accordo coi docenti, sarà possibile attivare Percorsi per Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
Modalità di acceso al servizio
Per le scuole dei Comuni Consorziati i percorsi sono gratuiti fino all’esaurimento del monte ore disponibile. Si garantisce un educatore ogni 25 persone e, comunque, un educatore per ogni classe. Le date e gli appuntamenti sono concordati con la segreteria di Koinè, mentre il luogo dell’uscita è concordato durante la formazione.
In caso di pioggia, la mattina stessa dell’uscita gli educatori si metteranno in contatto con l’insegnante per concordare un rinvio o una attività alternativa. In caso di disdetta la comunicazione deve avvenire almeno 24ore prima.
Per informazioni e iscrizioni contattare educazioneambientale@koinecoopsociale.it o 3209572736
CONSORZIO PARCO DEL LURA
PARCO LOCALE D INTERESSE SOVRACOMUNALE
Via IV Novembre 9/a, 22071 Cadorago (CO) – Fraz. Caslino al Piano
Tel. 031.901491 – Fax. 031.8881621
www.parcolura.it
23 dicembre 2021 – da Mauro Rotondi – PD – : E’ Natale, che fine ha fatto l’Ospedale?

E’ Natale, che fine ha fatto l’Ospedale?
Col Natale alle porte una domanda sorge spontanea: che fine ha fatto l’Ospedale di Saronno? Da un po’ non si sa nulla e la situazione preoccupa i cittadini. Da tempo l’Ospedale sembra uno degli agnelli sacrificali immolati in nome della liberalizzazione della sanità, costretto a pagare il prezzo più alto insieme ad altri presidi medio-piccoli in Lombardia.
Comitati, firme portate in Regione in scatoloni, tavoli tecnici, tavoli allargati, commissioni e quant’altro: a nulla sono serviti gli sforzi finora profusi. Poche speranze arrivano anche dalla riforma della Legge 23 in corso al Pirellone riguardante il sistema sanitario lombardo la quale prosegue sulle orme delle Giunte Formigoni e Maroni. Si introdurrà la Medicina di territorio attraverso le Case di Comunità,piccole strutture di integrazione dei servizi socio sanitari (diagnostica e medicina di base) ma ciò rischia di essere un palliativo:per le Case della Comunitàsi riscuoteranno infatti 2,5 miliardi di euro messi sul piatto dal Governo ma in numero limitato rispetto ai veri bisogni. Nel solo territorio di Ats Insubria, per esempio, sarebbero infatti necessarie 73 case della comunità, in realtà se ne apriranno solo 19. E senza i fondi del Governo centrale non ci sarebbe nulla.
La crisi parte da lontano, dagli anni novanta ad oggi il Fondo Sanitario Nazionale ha quasi dimezzato i trasferimenti su indicazione di governi di destra e di sinistra, i numeri di posti letto e addetti ai lavori hanno subito la stessa sorte. Tra le Regioni italiane la Lombardia ha pagato il prezzo più alto: nel nome dell’efficienza si sono erosi i fondi disponibili diminuendo le strutture pubbliche; i tagli di strutture ospedaliere hanno spinto i cittadini nelle mani della sanità privata a svantaggio della medicina di prevenzione sul territorio. Oggi pubblico e privato concorrono nell’offerta di servizi quando in realtà si dovrebbe perseguire l’obiettivo dell’integrazione sotto le direttive del pubblico. La situazione ha fatto esplodere le liste d’attesa, oggi un vero problema: occorrono oltre 400 giorni per alcuni esami diagnostici. E quì si crea il divario: chi ha i soldi prenota subito pagando di tasca propria, gli altri aspettano. Così il sistema diventa iniquo e il diritto alla salute compresso. Noi lombardi spendiamo il triplo in prestazioni private rispetto a tutti gli altri italiani, questa sarebbe l’eccellenza lombarda?
Abbiamo il paradosso di avere gli Ospedali lombardi tra i migliori al mondo e personale medico di alto valore ma non vi è nessuna visione strategica del territorio, incapacità di costruire vere vocazioni ospedaliere, disattenzione per i fragili, prevenzione inesistente. Certo, pochi e grandi ospedali sono di elevata qualità ma non basta a tutelare la vita delle persone. Alcuni dati emblematici: oggi un lombardo su tre è malato cronico (diabetico, iperteso, cardiopatico), sono aumentate le malattie senili, si sono persi importanti servizi come psichiatria, infermieristica di prossimità, consultori, cura delle tossicodipendenze, è mancato un piano di prevenzione contro le malattie infettive. Una situazione peggiorata negli anni, il Covid ha solo messo a nudo il sistema. Le Ats, chiamate a fare programmazione, hanno dimostrato la loro inadeguatezza. La sanità lombarda avrebbe oggi bisogno di professionisti, da aggiungersi a quelli già esistenti, e di programmazione. Dueassessori e tre direttori generali del Welfare cambiati in due anni sono un indice di come è funzionata la macchina organizzativa. Perché le leggi possono essere valide, ma poi devono camminare grazie alle gambe delle persone.
La programmazione della Casa della Comunità a Saronno, annunciata in questi giorni dalla Regione, non deve trarre in inganno: Ben venga la Casa della Comunità ma Casa della Comunità non significa Ospedale. Ma se per avere la Cdc occorre il declassamento definitivo dell’Ospedale non va bene.Oggi lo ribadiamo oggi ancor più forte: l’Ospedale rimanga di I livello, si ripristino tutti i reparti tolti, il diritto alla salute in Lombardia con al centro la persona sia il centro della riforma. A questo non ci rassegneremo.
Buon Natale a tutti
Cittadinanza onoraria al Milite Ignoto
22 dicembre 2021 – da Amministrazione Comunale : Nuove assunzioni per prepararsi alle sfide del prossimo triennio


21 dicembre 2021 – DISCORSO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE PIERLUIGI GILLI IN OCCASIONE DEL CONFERIMENTO DELLA CITTADINANZA ONORARIA AL MILITE IGNOTO (SEDUTA DEL 21 DICEMBRE 2021


21 dicembre 2021 – da LEGA LOMBARDA SARONNO: Intervento cittadinanza onoraria milite ignoto – Raffaele Fagioli in consiglio comunale

Comunicato Stampa n. 156/2021:
«Cittadinanza onoraria al milite ignoto. Intervento di Raffaele Fagioli»
Saronno 21 dicembre 2021
Ho l’onore di intervenire a nome del gruppo Lega Lombarda. Mi sia concesso salutare i rappresentanti delle associazioni d’arma che saranno presenti stasera per la celebrazione solenne al monumento ai caduti e ringraziare tutti gli associati di ieri e di oggi per il costante impegno a favore dei saronnesi.
Il milite ignoto è il simbolo del sacrificio dei giovani mandati a morire per la guerra
.
Il milite ignoto è il figlio di tutte le madri del popolo che hanno pianto il figlio ancora giovane che non è più tornato.
Il milite ignoto è il giovane marito delle giovani mogli e padre dei bambini che non hanno potuto conoscere il proprio papà.
Il milite ignoto rappresenta tutti i giovani che hanno combattuto con coraggio per difendere la loro terra, le loro famiglie ed i loro ideali.
Sono tutti morti per la guerra: è questo il dato oggettivo.
Tutti questi giovani non hanno potuto, e non possono più parlare per raccontarci la loro verità, né per raccontarci i loro sogni.
Avevano una vita davanti e non l’hanno potuta vivere per colpa della guerra
.
• Non importa che cosa la narrativa sabauda avesse raccontato loro;
• Non importa cosa gli storici e la stampa dell’epoca abbiano cucito loro addosso;
• Non importa cosa certa propaganda continui a cucire loro addosso sfruttando il simbolo a proprio tornaconto politico;
• Non importa se qualcuno ci ha raccontato che sono morti per i Savoia, per la patria o per l’Italia come se la Prima guerra mondiale fosse una sorta di rivisitazione di un’ultima guerra di Indipendenza;
• Non importa in cosa ognuno creda o come voglia interpretare i fatti del passato;
• Non importa in cosa ognuno di questi giovani credesse realmente.
Ciò che importa è che questi giovani non ci sono più e che si sono sacrificati.
Importa il sacrificio
:
• il sacrificio di coloro che hanno dovuto rinunciare alla propria vita ed ai propri sogni;
• il sacrificio di coloro che sono sopravvissuti: le madri e le giovani mogli, i loro figli, i genitori.
• Il sacrificio dei soldati sopravvissuti che hanno costruito il Paese con il proprio lavoro e con i propri sogni.
Il milite ignoto rappresenta la generazione di coloro che hanno costruito la casa in cui noi viviamo.
Dobbiamo essere grati a questi giovani perché sono i giganti sopra le cui spalle poggiamo con sicurezza.
Per la prima volta in Europa non furono ricordati i grandi generali come nelle guerre precedenti, ma sono ricordati i soldati normali, i figli del popolo che sono stati mandati a morire in trincea.
Tutta Europa è stata accomunata in un unico dramma comune: il sacrificio di una generazione di giovani.
In tutta Europa sono sorti monumenti per ricordare i troppi giovani scomparsi. Tutti i popoli che hanno combattuto sono stati martiri della guerra.
Il milite ignoto va ricordato affinché questo dramma non possa più avvenire, affinché né noi, né i nostri figli, né i nostri nipoti o pronipoti possano rivivere questo drammatico passato di vite e di sogni spezzati.
Grazie a tutti questi giovani, che sono i nostri antenati.
Grazie ai tanti militi noti e ignoti ed a tutti i sopravvissuti che si sono sacrificati per le generazioni future.
Voteremo con convinzione la cittadinanza al milite ignoto quale rappresentante della generazione di eroi che si sono sacrificati.
Raffaele Fagioli – Lega Lombarda Saronno
