5 settembre 2020 – Airoldi risponde alla Lega sulla sicurezza

Sommersa di critiche e sfottò per l’incomprensibile comunicato sulla sicurezza di qualche giorno fa, la Lega ha ritenuto necessario farne un’altro per spiegare la surreale tabella che mostrava l’aumento dei reati. La “colpa”, ovviamente, è di chi in malafede si è permesso di dire l’ovvia realtà, ovvero che la città sul tema sicurezza è rimasta più o meno dove stava e gli unici miglioramenti sono quelli che fanno parte della narrazione leghista: se governano loro, la città è sicura; se governano gli altri, no.

Se ne facciano una ragione: ai cittadini non serviva il mio fact-checking per vedere quello che succede ancora oggi in città, gli basta vivere Saronno o leggere la cronaca. Sono solo di pochi giorni fa le notizie di scippi in pieno centro e aggressioni in stazione, eventi rimarcanti anche da membri della coalizione che fa capo a Fagioli. Ci sono aree che stanno diventando preoccupanti, come la zona del supermercato al Prealpi, dove ci hanno detto aver fatto diverse segnalazioni inascoltati. C’è lo zero assoluto di nuovi percorsi ciclabili per la sicurezza delle utenze deboli. C’è il degrado al Matteotti, quartiere ignorato dalla giunta per 5 anni: vadano lì a spiegare ai residenti che “va tutto bene”. Io ci sono andato e ho anche invitato il sindaco, che non si è presentato.

E non si è presentato nemmeno l’altra sera al Santuario, anche se la sua sedia vuota l’aspettava: se l’avesse fatto, avrebbe visto anche lui il fuggi fuggi e le urla degli spacciatori al nostro arrivo, preoccupati dal vedere lo spazio che oggi occupano da tempo “invaso” da comuni cittadini scesi strada per discutere dei problemi del quartiere.

Magari, in un terzo comunicato, la Lega riuscirà a spiegarci anche questo.

Augusto Airoldi – candidato sindaco per Saronno

5 settembre 2020 – Alfonso Indelicato: SARONNO FRA VILLAGGIO POSTMODERNO E SUPERMERCATOPOLI

SARONNO FRA VILLAGGIO POSTMODERNO E SUPERMERCATOPOLI
Riflettendo sui contenuti dei programmi elettorali, sui comunicati e le esternazioni estemporanee di molti candidati, nonché sull’eredità urbanistica che ci lascia l’Amministrazione in scadenza, si possono cogliere due concezioni dell’ habitat  cittadino non solo differenti, ma contrapposte. Sono idee di città a mio avviso alquanto estremistiche, al di là dei toni felpati che caratterizzano in genere la comunicazione politica, e che vado a tratteggiare di seguito utilizzando anch’io, un po’ per celia un po’ per non morire … di noia, qualche innocua iperbole.
La prima è quella che ho definito in epigrafe “villaggio postmoderno”. Alla sua origine vi sono  diverse suggestioni, fra le quali l’ideologia ambientalistica, resistenti residui di anticapitalismo viscerale, la new age, la cosiddetta “decrescita felice” e infine l’uso pervasivo del concetto di sostenibilità. 
Questo ideale si nutre di piste ciclabili, rilevatori di co2, parchi e giardini de-antropizzati, orsi e cinghiali con licenza di uccidere, pannelli solari, pale eoliche, depuratori dell’acqua potabile, domeniche in monopattino, sterminate aree pedonali e feroci misure dissuasive per chi utilizza un’autovettura, massimamente i famigerati SUV, i proprietari dei quali meriterebbero di essere fustigati in piazza, o quanto meno esposti alla gogna.
Storicamente, la più fedele realizzazione di questo ideale si è avuta nel Vietnam del nord ai tempi di Ho Chi Minh, quando l’economia di Hanoi era pressoché cancellata dalla guerra con gli Stati Uniti, l’unico mezzo di locomozione era la bicicletta e l’indumento d’ordinanza per tutta la popolazione  il celebre “pigiama nero” dei Vietcong. Tale prospettiva contava in Italia numerosi affezionati.
La seconda idea di città, affatto diversa come dicevo, si fonda sull’assioma vagamente mussoliniano  “il privato ha sempre ragione”. Questo principio primo ha due  corollari, e precisamente: 1) “Il privato può costruire quello che vuole, basta che paghi gli oneri”, 2) “il privato può costruire dove vuole, e se nell’area che gli interessa c’è qualcosa, la si demolisce”.
Dal primo corollario derivano, ma possiamo ormai dire che sono derivate, tante conseguenze. Per esempio la proliferazione dei supermercati che contribuiscono a sterminare il piccolo commercio, coccolabile sì, ma solo nei programmi elettorali. Per esempio che le nuove edificazioni si possono approvare in Consiglio sulla base di schizzi e cosiddetti rendering i quali poco o nulla hanno a che fare con il manufatto finito, il quale pertanto viene approvato senza sapere come è fatto. Per esempio infine che l’Amministrazione non mette becco sull’aspetto dei manufatti medesimi, respingendo i requisiti di bellezza e armonia dal novero delle proprie competenze.
Dal secondo corollario deriva invece che si possano tranquillamente radere al suolo tutti gli edifici che legano la città al proprio passato, che creano una continuità nel tempo e una memoria comune. Subcorollario di tale corollario è che bisogna ricordarsi di definire “rudere” la costruzione da abbattere, per esorcizzare qualsiasi ipotesi di ristrutturazione conservativa.
Avviandomi verso la conclusione, vorrei dire che entrambe le concezioni urbanistiche – qui richiamate in modo certo caricaturale, ma nemmeno troppo, conoscendo i polli (volevo dire: i candidati) – hanno ragione per quello che affermano, ma torto per quello che negano.
L’esigenza di salvaguardare la natura è naturalmente sacrosanta, a patto che essa non limiti le libertà fondamentali (che sono del singolo, non delle masse) e che  non si faccia della natura stessa un oggetto di idolatria.
Altrettanto sacrosanta è l’esigenza di rinnovare il tessuto urbano: la città non può essere imbalsamata, è piuttosto un organismo che cresce su se stesso, mantenendo integri i suoi edifici storici ma sviluppandosi su di essi, possibilmente in modo armonioso.
Troverà Saronno un sindaco capace di contemperare entrambe le esigenze, entrambe le visioni, ciascuna con la sua anima di verità, senza disumanizzanti estremismi?
Alfonso Indelicato – Consigliere comunale eletto a Saronno

I giovani della coalizione per Augusto Airoldi Sindaco promuovono un incontro con l’Onorevole Lia Quartapelle, membro della camera dei Deputati e della Commissione Parlamentare Affari Esteri e Comunitari, in data 7 settembre 2020, ore 18:00, presso il bar PGreco








I giovani della coalizione per Augusto Airoldi Sindaco promuovono un incontro con l’Onorevole Lia Quartapelle, membro della camera dei Deputati e della Commissione Parlamentare Affari Esteri e Comunitari, in data 7 settembre 2020, ore 18:00, presso il bar PGreco (Piazza Libertà, 3).
 
Sarà un dibattito aperto a tutti, in cui si potrà discutere di vari argomenti, tra cui:
 
–    la Politica Internazionale e le prospettive future del nostro Paese;
–    i lati meno conosciuti della vita del politico e del Parlamento;
–    temi più vicini alla nostra quotidianità, dato che l’On. Quartapelle è stata eletta nella
     circoscrizione Lombardia 1( Milano e Monza Brianza).
 
Siamo sicuri che sarà un’occasione per confrontarsi in maniera diretta e per ampliare le nostre prospettive. Per questo, vi invitiamo a partecipare e a diffondere questo invito.
 
Evento organizzato da: 
– Lorenzo Castronuovo (Tu@Saronno)
– Lucy Sasso (PD)
– Tommaso Valarani (PD)

Dichiarazioni portavoce Lega Lombarda Saronno Sport – collaborazione e dialogo con società ed associazioni

Comunicato Stampa n. 39/2020:
Dichiarazioni portavoce Lega Lombarda Saronno
Sport – collaborazione e dialogo con società ed associazioni
Collaborazione e dialogo con le associazioni e società sportive per avviare allo sport i giovani e svolgere una funzione sociale importante. L’amministrazione deve mettere a disposizione strutture sicure ed adeguate, coordinare e proporre le iniziative e le attività di promozione dello sport
Saronno, 4 settembre 2020
Tra il 2015 e il 2020 l’amministrazione Fagioli si è profusa in un esteso sforzo per riqualificare e, ove possibile, migliorare gli impianti sportivi saronnesi, ereditati in un pessimo stato: praticamente nessuno era considerabile a norma di legge. L’intervento più importante è stato messo in opera allo stadio Colombo-Gianetti, reso nuovamente agibile dopo anni di abbandono.
L’azione di una Amministrazione che sia attenta al bene dei suoi cittadini deve necessariamente passare attraverso lo sport. Per varie ragioni. Partiamo dalla più lampante: lo sport, a tutte le età, è fattore importante che permette alla persona di mantenersi in salute. Inoltre, per i più giovani, può essere una vera e propria scuola di vita. Per andare oltre i propri limiti, è necessario apprendere che è responsabilità individuale, del giovane atleta, prendersi cura di sé stesso: questa presa di coscienza dovrebbe allontanare i nostri giovani da piaghe quali alcol e droga. Portandoli alla consapevolezza che l’impegno e lo spirito di sacrificio portano a dei risultati. Una lezione preziosa nell’arco di una vita intera, applicabile a vari campi, che spetterà agli allenatori, nel ruolo di educatori, dare ai giovani atleti che saranno a loro disposizione.
Cosa può fare un’amministrazione per contribuire al miglioramento delle attività sportive di una Città come Saronno?
Per rispondere a questa domanda serve innanzitutto un’amministrazione che sia disponibile al dialogo e all’ascolto delle necessità delle Associazioni Sportive, oltre che propositiva, mettendo sul tavolo proposte concrete. Anche per eventi, da organizzare in città.
Faccio subito un esempio: in collaborazione con una delle più storiche associazioni sportive della nostra città, il Pedale Saronnese, si potrebbe dare nuova linfa al Gp Città di Saronno, giunto nel 2019 alla cinquantesima edizione. Il comune potrebbe mettere a disposizione le strade cittadine, in modo da variare di anno in anno il percorso. I giovani ciclisti partecipanti potrebbero ad esempio confrontarsi col “pavè” del centro, o con lo sterrato del parco del Lura. Potrebbero per un giorno sentirsi come i professionisti che magari ammirano e stimano.
Ho preso ad esempio il Pedale Saronnese anche perché, sempre nel 2019, esprimeva la necessità di una struttura in cui far allenare i suoi giovani atleti, in totale sicurezza. L’amministrazione potrebbe mettersi a disposizione, cercando una soluzione che salvi capra e cavoli. Premessi i i vincoli di legge (PGT e bilancio su tutti) a cui un’Amministrazione Pubblica è soggetta, con il dialogo con la società, si potrebbe arrivare a una soluzione che aiuti il Pedale Saronnese a far allenare i suoi atleti in totale sicurezza, individuando o (ove la cosa fosse eventualmente possibile) contribuendo alla realizzazione di una struttura atta allo scopo. Permettendo così ai giovani di allenarsi lontano dalla strada, teatro, ahimè, di innumerevoli incidenti che vedono giovani ciclisti sfortunate vittime.
Quello appena portato è un piccolo esempio di possibile collaborazione tra Amministrazione e una delle tante associazioni sportive che popolano il panorama della nostra città. Con cui speriamo, nei prossimi 5 anni, di poter intrattenere una proficua collaborazione, da migliorare di anno in anno e che porti la Città ad essere protagonista nel panorama sportivo del saronnese e, perché no, della provincia intera. Perché le associazioni sportive svolgono un ruolo sociale molto importante, dando vitalità alla città e la possibilità ai nostri giovani di impegnare il proprio tempo in maniera costruttiva ed educativa. Un ruolo che è dovere di un’amministrazione incentivare e rilanciare.
Stefano Morandin
candidato al consiglio comunale
Lega Lombarda Saronno

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