26 giugno 2020 – COMUNICATO STAMPA – CITTA’ DI SARONNO RIAPERTURA SERALE DEI NEGOZI AL GIOVEDI’ CON VARIAZIONE ORARIO ESPOSIZIONE RIFIUTI PER LA ZONA 1

26 giugno 2020 – COMUNICATO STAMPA – CITTA’ DI SARONNO
RIAPERTURA SERALE DEI NEGOZI AL GIOVEDI’ CON
VARIAZIONE ORARIO ESPOSIZIONE RIFIUTI PER LA ZONA 1
(Saronno, 26 giugno 2020) Si comunica che in seguito alla ripartenza dello “Shopping Night Saronno 2020”, in cui sarà garantita la riapertura serale dei negozi ogni giovedì fino alle 23, sono state istituite variazioni in merito all’orario di esposizione dei rifiuti per alcune vie interessate. Tutti gli indirizzi appartenenti alla ZONA 1 della raccolta rifiuti dovranno esporre umido, carte e cartone, plastica e lattine tutti i giovedì fino al 6 agosto 2020 secondo le modalità ivi descritte. Le utenze commerciali che aderiscono all’iniziativa dell’apertura serale, dovranno esporre i rifiuti dalle ore 23.30 di giovedì entro le ore 6 di venerdì, al contrario delle attività commerciali che invece non aderiscono all’iniziativa e che dovranno esporre i rifiuti dalle ore 12.30 alle 14 di ogni giovedì. Le utenze civili, invece, dovranno rispettare i seguenti orari: giovedì dalle 12.30 alle 14 oppure tra le 23.30 di giovedì e le ore 6 di venerdì. Per maggiori dettagli e per verificare l’elenco delle vie interessate, si consiglia di consultare l’avviso in allegato.
“L’apertura dei negozi serali quest’anno è un leggermente diversa rispetto agli altri anni. Infatti, a causa dell’emergenza sanitaria, non ci saranno manifestazioni in piazza per evitare assembramenti. Sono fiducioso però che i saronnesi sfrutteranno lo stesso l’iniziativa per uscire, anche solo per una passeggiata fra le vetrine dei nostri negozi o per bere una bevanda seduti all’aperto. L’Amministrazione, in accordo con il Distretto Urbano del Commercio, ha dato l’opportunità alle diverse attività commerciali di rimanere aperte ogni giovedì sera. Ognuno sarà libero di decide come gestire il proprio esercizio.” Spiega l’assessore al Commercio, Artigianato e Attività Produttive Paolo Strano.
Un abile investigatore saronnese.
24 giugno 2020 – Ospedale di Saronno, un pezzo di cuore dei Saronnesi: da salvare, sviluppare e innovare

Ospedale di Saronno, un pezzo di cuore dei Saronnesi: da salvare, sviluppare e innovare
Stiamo organizzando una raccolta firme per l’Ospedale di Saronno, che coinvolga tutti i Cittadini di Saronno e del Saronnese, affinché la struttura possa tornare a essere un vero, efficace ed efficiente
Presidio di Primo Livello
con il ripristino degli standard ospedalieri, qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi previsti dal Decreto Ministeriale n. 70, Aprile 2015 di seguito esplicitati
[1]
.
Durante l’emergenza sanitaria l’Ospedale è stato interamente convertito per gestire i casi Covid-19, trasferendo a Busto Arsizio diverse specialità come Ostetricia e Ginecologia, Pediatria e l’intera Oncologia. Le altre specialità sono rimaste attive solo per le urgenze o attività ambulatoriali urgenti.
Le domande che rivolgiamo al Sindaco di Saronno, Alessandro Fagioli, al Presidente della Commissione Sanità della Regione Lombardia, Emanuele Monti e al Direttore Generale dell’ASST Valle Olona, Eugenio Porfido, sono le seguenti:
quando
i reparti, attivi prima del coronavirus, torneranno operativi a Saronno?
Perché
non si indicono bandi di concorso per la sostituzione del
personale
prossimo alla pensione e del personale dimissionario?
I proclami di cifre sempre più sfacciate stanziate da Regione Lombardia non ci impressionano più, se il loro utilizzo non persegue l’obiettivo di
garantire
e
riconoscere
il nostro Ospedale come
Presidio di Primo Livello
. In una recente comparsa sui social, Emanuele Monti, affiancato dal Primo Cittadino e dal Direttore Generale dell’ASST, ha dichiarato investimenti strutturali e impiantistici per l’Ospedale di Saronno per un importo complessivo di 23 milioni di euro. 12 milioni di euro, stanziati in passato e mai spesi, sarebbero ora destinati a una nuova TAC, ai percorsi del Pronto Soccorso, a tre nuove sale operatorie e alla ristrutturazione del 7° piano nel Padiglione Verde. I restanti 11 milioni, quasi la metà dei finanziamenti citati, sarebbero dedicati al Covid-19 in particolare al riordino del PS, delle Terapie intensive e semintensive con un intervento di ristrutturazione previsto nel Padiglione Marrone. Questo intervento, in caso di realizzazione, ridurrà le potenzialità di alcune specialità per lasciare spazio alla gestione del coronavirus. Per ora questa è una richiesta di finanziamento in attesa del decreto di assegnazione che, in caso positivo, dovrebbe essere realizzata in 2 anni e 4 mesi. Siamo certi che
“andrà tutto bene”
? Si concretizzeranno realmente questi interventi? Quali sono le reali intenzioni di chi ora ha il compito di decidere le sorti del nostro Ospedale? Abbiamo qualche dubbio perché la situazione attuale del nosocomio fa pensare a un futuro non proprio allineato alle ultime dichiarazioni di investimenti.
Mai come ora, in un clima di incertezza generale, le percezioni del Cittadino sono quelle di abbandono e mancanza di tutela. Grande è il desiderio di avere risposte chiare e certe.
Nota [1]: I presidi ospedalieri di I livello, con bacino di utenza compreso tra 150.000 e 300.000 abitanti, sono strutture sede di Dipartimento di Emergenza Accettazione (DEA) di I livello, dotate delle seguenti specialità: Medicina Interna, Chirurgia Generale, Anestesia e Rianimazione, Ortopedia e Traumatologia, Ostetricia e Ginecologia (se prevista per numero di parti/anno), Pediatria, Cardiologia con Unità di Terapia Intensiva Cardiologica (U.T.I.C.), Neurologia, Psichiatria, Oncologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Urologia, con servizio medico di guardia attiva e/o di reperibilità oppure in rete per le patologie che la prevedono. Devono essere presenti o disponibili in rete h. 24 i Servizi di Radiologia almeno con Tomografia assiale computerizzata (T.A.C.) ed Ecografia, Laboratorio, Servizio Immunotrasfusionale. Per le patologie complesse (quali i traumi, quelle cardiovascolari, lo stroke) devono essere previste forme di consultazione, di trasferimento delle immagini e protocolli concordati di trasferimento dei pazienti presso i Centri di II livello. Devono essere dotati, inoltre, di letti di “Osservazione Breve Intensiva” e di letti per la Terapia Subintensiva (anche a carattere multidisciplinare)”.
Cinema Sotto le Stelle – Prima proiezione dell’era COVID 19
Era il 2012.Centenario del Salone Teatro Silvio Pellico
21 giugno 2020 – Consigli per Videomaker e Montatori
21 giugno 2020 – Disarmare le banche … è possibile ?
LINK x DIRETTA https://www.youtube.com/watch?v=Ka83TAGAa1U&feature=youtu.be

A.D. 2006 – Saronno C5 vs Carioca.
19 giugno 2020 – Franco Casali : Consiglio Comunale in videoconferenza: é ora di tornare in Sala Vanelli

Consiglio Comunale in videoconferenza: é ora di tornare in Sala Vanelli
Anche i Consigli del 30 giugno e 1 luglio si terranno, per precisa scelta del presidente Raffaele Fagioli, in videoconferenza. Non sono servite le argomentazioni dei capigruppo dell’opposizione favorevoli ad un ritorno alla quasi “normalità” del Consiglio, mantenendo ovviamente distanze e i presidi sanitari previsti. Quando eravamo in piena emergenza Covid la Lega voleva tenere il Consiglio in Sala Vanelli, contrarie le opposizioni che avevano chiesto un rinvio o una diversa modalità di gestione, a tutela della salute di consiglieri, giunta, dipendenti dell’amministrazione e pubblico. Ora che si é tornati ad una situazione più gestibile, con la riapertura di moltissime attività incluse quelle parlamentari, riteniamo opportuno che il dibattito ritorni nella sede deputata, con eventuale collegamento in videoconferenza per chi non si sentisse di partecipare fisicamente. Il Governo ha stabilito che é possibile fare i consigli in remoto, non anche che si devono fare con questa modalità. Forse che la Lega si sia accorta che é più facile silenziare le opposizioni schiacciando un bottone, piuttosto che procedere con i richiami verbali di rito e l’eventuale allontanamento fisico come successo anche nell’ultima Commissione Urbanistica?