7 luglio 2021 – Comunicato stampa dell’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi, in cui si annuncia l’apertura del bando più importante messo in campo per le PMI. La Lombardia è la prima Regione italiana a introdurre una misura sulla patrimonializzazione.

PATRIMONIALIZZAZIONE IMPRESE. DA GIOVEDI’ 8 LUGLIO AL VIA LA MISURA DA 140 MILIONI DI EURO, GUIDESI: PRIMI IN ITALIA AD APPROVARE UNO STRUMENTO COSÌ IMPORTANTE

Patrimonializzazione delle imprese: giovedì 8 luglio 2021 alle ore 12 sarà possibile presentare domanda al bando che resterà aperto fino all’esaurimento della dotazione finanziaria del contributo a fondo perduto, con una prima finestra di chiusura l’8 novembre 2021 alle ore 17. L’assegnazione dell’agevolazione sarà a sportello valutativo, secondo l’ordine cronologico di presentazione delle domande sulla piattaforma Bandi online. Ciascuna impresa potrà essere beneficiaria di un solo intervento finanziario.
Il provvedimento è stato voluto fortemente dall’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi ed è funzionale a sostenere le imprese che vogliono rafforzare la propria struttura patrimoniale e rilanciare la propria attività.
GUIDESI – Siamo la prima Regione in Italia – ha spiegato l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia Guido Guidesi – ad approvare una misura così importante anche in termini di dotazione finanziaria a favore delle micro, piccole, medie imprese. Questo strumento ci consentirà di sostenere le imprese lombarde che vogliono rafforzarsi e stabilizzarsi e che intendono investire sul proprio sviluppo e rilancio. Mi aspetto altresì che grazie a questa misura di rafforzamento la filiera del credito si attivi per sostenere ulteriormente gli investimenti delle nostre aziende.
CHI PUÒ PARTECIPARE – La misura prevede 2 Linee. Alla Linea 1 possono accedere le MPMI costituite nella forma di impresa individuale ovvero società di persone attive da almeno 12 mesi, liberi professionisti che abbiano avviato l’attività professionale da almeno 12 mesi che decidono di trasformarsi in società di capitali e che prima di presentare la domanda di partecipazione abbiano deliberato un aumento di capitale pari ad almeno 25.000 euro. Ad essi verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’aumento di capitale sottoscritto e versato e con un valore massimo di contributo pari a 25.000 euro per impresa.
Alla Linea 2 possono partecipare le PMI già costituite nella forma di società di capitali che abbiano deliberato un aumento di capitale pari ad almeno 75.000 euro e che sostengono un investimento per lo sviluppo e il rilancio. Anche ad essi verrà riconosciuto un contributo a fondo perduto pari al 30% dell’aumento di capitale deliberato e sottoscritto e comunque fino ad un massimo di 100.000 euro per impresa. Inoltre le PMI che presentano domanda sulla linea 2 possono richiedere anche un finanziamento a medio-lungo termine a FinLombarda spa finalizzato a sostenere il programma di investimenti e assistito da una garanzia regionale fino all’80% per ogni singolo finanziamento.
Queste le finalità del programma di investimento volto a sostenere lo sviluppo aziendale: attrazione investimenti, reshoring e back shoring, riconversione e sviluppo aziendale, anche finalizzati alla valorizzazione del capitale umano, transizione digitale e transizione green.
DOTAZIONE FINANZIARIA – La dotazione finanziaria complessiva ammonta a 140 milioni di euro, di cui 15 per il contributo a fondo perduto, 100 per i finanziamenti che possono essere richiesti sulla Linea 2 e 25 per la garanzia regionale su tali finanziamenti.
SPESE PREVISTE– Sono ammissibili le spese sostenute per l’acquisto di: macchinari, impianti di produzione, attrezzature, arredi nuovi di fabbrica necessari per il conseguimento delle finalità produttive (sono inclusi gli automezzi purché non destinati al trasporto merci su strada); software & hardware; marchi, di brevetti e di licenze di produzione; opere murarie, opere di bonifica, impiantistica e costi assimilati, anche finalizzati all’introduzione di criteri di ingegneria antisismica nel limite del 20% delle precedenti categorie solo se direttamente correlate e funzionali all’installazione dei beni oggetto di investimento e consulenze strategiche e tecniche nel limite del 10% delle voci precedenti.

7 luglio 2021 – Amministrazione Comunale : Centro estivo al via: il saluto del Sindaco e degli assessori (SARONNO – 07 luglio 2021) –

Centro estivo al via: il saluto del Sindaco e degli assessori (SARONNO – 07 luglio 2021) –

Erano presenti il Sindaco Augusto Airoldi, e gli assessori Ilaria Pagani e Gabriele Musarò lunedì mattina al momento di avvio ufficiale del centro estivo comunale “Re-state Insieme 2021”. L’iniziativa, messa in campo dall’Amministrazione grazie al contributo indispensabile di diverse realtà locali (Danderion, Rembrandt, La Città Sonora, Must e Sportando), riguarda una cinquantina di bambini, dai sei agli undici anni, per la settimana inaugurale, ma le adesioni per le successive settimane di luglio stanno crescendo, a conferma della fiducia delle famiglie e del desiderio crescente di stare insieme dei bambini. “Le proposte che i bravi educatori, che sono entusiasti di lavorare con voi, metteranno in campo da oggi – ha commentato il Sindaco Airoldi con i bambini, in occasione della visita di questa mattina – sono diversificate e interessanti, e abbracciano vari gusti: attività ludiche e motorie, culturali e artistiche, musicali e di teatro. Sono certo che voi ragazzi tornerete a casa stanchi ma soddisfatti tutte le sere e potrete raccontare quanto è bello poter stare insieme di nuovo, dopo un anno difficile dal punto di vista scolastico e dell’aggregazione”.

Gli assessori Pagani e Musarò Il Sindaco Augusto Airold

7 luglio 2021 – LEGA LOMBARDA SARONNO:

Comunicato Stampa n. 93/2021:

«Mozione ddl Zan: necessario e doveroso un passaggio in commissione prima del consiglio comunale»

Saronno, 6 Luglio 2021

Inutile nascondersi dietro un dito, consigliere Moustafa. La mozione era ben nota alle forze di maggioranza, quindi anche a lei, ben prima che fosse protocollata e inserita all’ordine del giorno del consiglio comunale. E sicuramente è stata ampiamente dibattuta tra le forze di maggioranza tant’è che ne sono derivati emendamenti concordati a tavolino e malamente gestiti in consiglio comunale.

La verità è che avremmo potuto analizzare la mozione in commissione, dove ci sarebbe stata la possibilità di un confronto non vincolato a giochi di forza e tempi ristretti tipici del consiglio comunale. Senza volerle insegnare il lavoro di presidente di commissione, sarebbe bastato indire una riunione convocando i firmatari della mozione per esporre i contenuti e valutare le eventuali modifiche necessarie a soddisfare le sensibilità di tutti. Dal dibattito in commissione sarebbe potuto derivare, forse, un testo migliore e magari anche condiviso da altre forze politiche. Invece il tutto si è risolto, come emerso con forza durante il consiglio comunale, con un braccio di ferro tra pasdaran del DDL Zan: cattolici, laici, moderati e quant’altro compone questa maggioranza arcobaleno che di teste, a quanto pare, ne ha ben più delle tre ipotizzate dall’ex sindaco Alessandro Fagioli.

Raffaele Fagioli, ex presidente della commissione Trasparenza

6 luglio 2021 – Comunicato stampa Lega Lombarda inerente le dichiarazione di PierAngela Vanzulli sulla viariazione sui pasti ai volontari di Protezione Civile e Croce Rossa

Comunicato Stampa n. 91/2021:

«Variazione sui Pasti ai vontari Protezione Civile e Croce Rossa»

Saronno 5 Luglio 2021

Quando si vive un periodo storico come questo, drammatico, carico di dolore, diventa difficile dire certe cose perchè si rischia sempre di essere stonati, ma non si può neppure per questa ragione tacere su situazioni che in altri momenti avrebbero generato accese polemiche.

Mi riferisco alla variazione di bilancio dell’ultimo Consiglio Comunale del 30 Giugno, 2021, in cui si è ratificata una delibera di Giunta del 10 Giugno che metteva a disposizione 4 .680,00 euro per i pasti dei volontari della Protezione Civile coperti con un trasferimento Regionale e 1.800,00 per i volontari della Croce Rossa coperti con un prelievo da Fondo Covid.

Questi volontari prestano il loro servizio all’Hub vaccinale.

Questa delibera prevede una copertura per 10 settimane più o meno fino a fine agosto.

Dato che tale servizio veniva fornito da aprile, ho domandato se i volontari si pagavano i pasti oppure se interveniva anche prima il Comune come era giusto fosse.

Ha risposto direttamente il Sindaco Airoldi dicendo che prima i pasti venivano forniti da dei commercianti di Saronno.

Bellissimo esempio di solidarietà.

In una situazione così delicata fa piacere sapere quanta gente abbia un cuore grande, sia i volontari, che ho sempre elogiato in quanto tali, che gli esercenti per questo loro gesto.

Fino a qui tutto bello, un grande grazie a tutti soprattutto per l’esempio, ma mi si permetta di aggiungere una riflessione.

Sarò sicuramente attaccata e giudicata, visto che è lo sport più in voga, ma sono un consigliere comunale, mio compito non è di raccontare barzellette, ma di stigmatizzare quanto ritengo non in linea con un comportamento amministrativo corretto.

Per questo dico che una Amministrazione che ha a cuore i suoi volontari, predispone un servizio parti, anche attraverso la ditta che fornisce pasti alle scuole, qualora in funzione, o appoggiandosi ad altre realtà, ma lo fa.

Qui si è mancato rispetto a dei volontari.

Non debbo certo essere io a tessere le lodi di una Protezione Civile di alta professionalità e dei volontari della Croce Rossa di pari livello, ribadisco però che una maggiore attenzione amministrativa non era solo auspicabile, ma dovuta.

Sull’onda di questo momento di confronto aggiungo circa la delibera dello spostamento degli Uffici della Saronno Servizi, che sempre nell’ultimo Consiglio Comunale, c’era chi più volte ha sottolineato che tale scelta, imputabile alla precedente Amministrazione, avrebbe determinato per il Comune una mancata entrata di 90.000,00 euro che è la cifra dell’affitto della parte superiore di Villa Gianetti occupata dalla Saronno servizi pagata al Comune.

Per chiudere il percorso di questi uffici, ricordo che una Amministrazione Comunale precedente alla nostra, vendette alla Saronno Servizi un appartamento in Via Roma al secondo piano, bene del patrimonio comunale, che si trova sopra gli sportelli della Saronno Servizi.

Tale vendita determinò una entrata, se non ricordo male, di circa 400.000,00 euro che il Comune utilizzo per dei lavori pubblici, credo al Bruco.

Quell’investimento fu provvidenziale per il Comune, peccato che questo appartamento, sempre se non ricordo male ma i documenti ci sono, fu venduto nel 2019 dopo che ben 5 aste andate deserte, per circa 200,000,00 euro.

Quindi diciamo che le scelte sono tutte sindacabili, ma sicuramente occorre contestualizzarle e gli Uffici della Saronno Servizi in un logo molto più consono rispetto alla tipologia di servizi offerti, rappresentano un indubbio servizio per i cittadini senza contare che Villa Gianetti ora potrà interamente essere dedicata alla cultura.

PierAngela Vanzulli Lega Lombarda Saronno

6 luglio 2021 – Comunicato stampa Lega Lombarda inerente le dichiarazioni di PierAngela Vanzulli sull’aumento delle tariffe tari

Comunicato Stampa n. 92/2021:

«Tariffe Tari in aumento»

Saronno 5 Luglio 2021

Ho letto delle dichiarazioni in cui si diceva che l’Attuale amministrazione avrebbe fatto degli interventi a sostegno delle famiglie e delle varie categorie commerciali, artigianali ed industriali presenti in Saronno.

Nel Consiglio Comunale del 30 Giugno, 2021 si sono portate le nuove tariffe Tari che sono più alte rispetto alle precedenti sia per il nuovo metodo di calcolo della Arera, che per un aumento dei costi del servizio, ma si è anche aggiunto, come in Commissione Bilancio, che si attende un trasferimento Statale che si stima in circa 300.000,00 euro che verrà utilizzato per diminuire con varie percentuali, il costo della Tari.

Entrando nei dettagli, l’Assessore, in Commissione Bilancio, ha detto che la cifra di contributo compensativo che si attende verrà utilizzata per le diminuzioni, ed ha poi descritto le varie percentuali ipotizzate per il 2021 che vanno dal 4% come riduzione per le famiglie, al 15% per le attività di grande distribuzione, per arrivare al 30% per le utenze non domestiche, portate al 55% per le realtà come bar, ristoranti, palestre, centri estetici e parrucchieri.

In soldoni, tutti devono pagare di più in base alle nuove tariffe Arera approvate in Consiglio, e i trasferimenti statali che si attendono il prossimo mese di luglio, verranno utilizzati come contributi per abbassare la Tari, ma in effetti assorbiranno l’aumento 2021.

Nel 2022 invece l’aumento che si calcolerà verrà messo tutto in bolletta a meno di ulteriori interventi statali.

Quindi non è l’Amministrazione che “mette mano al portafoglio” per trovare modi di aiuto per le varie categorie, non è l’Amministrazione che abbasserà la Tari, infatti si sono approvate le tariffe piene in attesa dei trasferimenti Statali.

Se fosse arrivato il trasferimento prima del 30 giugno, data prevista per l’approvazione delle Tariffe, non si sarebbe notato così smarcatamente, anzi magari qualcuno avrebbe potuto pensare che L’Amministrazione stava intervenendo per aiutare i cittadini, ma questo aiuto deriverà da un trasferimento statale mirato, NON E’ UNA SCELTA.

Chiaramente si potrebbe eccepire che comunque con la somma che arriva dallo Stato ci sono delle riduzioni circa le tariffe, ma la mia riflessione va nel senso che se non vi fosse questo trasferimento in arrivo tutti avrebbero pagato la tariffa piena.

Ma dove sono gli aiuti che questa Amministrazione ha promesso?

Vero è che il calcolo della Tari è sottoposto a regole imposte dallo stato e che quanto si spende per tutto il pacchetto (costi fissi e variabli), deve essere coperto dalle entrate pagate dalle utenze domestiche e non domestiche, ma gli aiuti alle attività produttive ed alle famiglie possono derivare anche da altre risorse del bilancio

Nulla vieta di effettuare delle variazioni scegliendo di spostare delle risorse da alcuni capitoli ad altri per dare dei contributi ai cittadini, quindi sia alle famiglie che alle realtà commerciali, artigiane e produttive.

Dopo aver sentito la risposta data dal Sindaco Airoldi sui buoni pasto ai volontari della Protezione Civile e della Croce Rossa impiegati all’Hub vaccinale, potevo non chiedere più nulla.

Praticamente ha detto che dall’apertura della Hub vaccinale al 10 giugno, data in cui il Comune ha portato in Giunta la variazione per trasferire dei contributi regionali e del Fondo statale a pagamento dei pasti dei volontari, gli stessi mangiavano grazie alla generosità di alcuni esercenti di Saronno.

Tutto molto bello, grande solidarietà, ma il Comune non ha predisposto poche migliaia di euro per i pasti di volontari che generosamente operano per il bene di tutti? Da quanto detto e fatto, NO.

Tornando alla Tari, ci saranno delle percentuali di riduzione esigue, che vanno a pioggia su tutti, senza una effettiva verifica circa le produzioni di rifiuti e la reale perdita subita dalle varie attività. Senza alcun criterio.

Così come ci sono state realtà sempre chiuse come le palestre, abbiamo visto invece delle realtà che hanno avuto degli aumenti importanti tipo i grandi magazzini.

Gli aiuti debbono essere giusti, mirati e sostanziali, devono cambiare la situazione di chi li riceve.

Intendiamoci serve anche 1,00 euro, ma questi interventi sono più frutto del desiderio di fare qualcosa, ma il qualcosa non risolve, è più una questiono di forma per avere un gradimento che di sostanza.

A fine Commissione Bilancio, dopo una mia domanda specifica, anche l’Assessore non ha potuto non ribadire che la cifra del 4% di riduzione sulle utenze domestiche “è poco, veramente poco”.

Allora si utilizzino altre somme per degli interventi decisi, ma soprattutto mirati ed efficaci.

Un pochino per tutti non risolve niente per nessuno.

PierAngela Vanzulli Lega Lombarda Saronno

3 luglio 2021 – da Alfonso Indelicato : CHI TACE ACCONSENTE osservazioni sul Consiglio comunale saronnese del 30 giugno

CHI TACE ACCONSENTE

osservazioni sul Consiglio comunale saronnese del 30 giugno

Beninteso non c’è bisogno di essere cattolici osservanti per essere contrari al ddl Zan: sono sufficienti una limpida percezione della realtà e l’ uso della retta ragione per rifiutare la teoria del gender che ne costituisce l’ autentico nocciolo, pur ravvolto nella cortina nebbiogena della lotta alle discriminazioni. Ma è indubbio che essere cattolici suggerisce motivi in più per schierarsi contro un testo che contraddice, oltre che la morale naturale, ciò che è scritto nel testo biblico e che la Chiesa ha sempre insegnato.

Pertanto quanto accaduto nel Consiglio comunale del 30 ripropone la vecchia questione – che in Italia data almeno dal 1919, data di fondazione del Partito Popolare – della  coerenza del politico cattolico rispetto al proprio credo.  Più precisamente si ripropone il tema-problema di quei cattolici che sono cattolici nel foro privato, ma quando ne fuoriescono ed attingono una dimensione pubblica si liberano dei contenuti della loro fede come se costituissero qualcosa di imbarazzante e molesto.

Chi agisce in tal modo si giustifica di solito utilizzando l’argomento della laicità dello Stato, ma è piuttosto una visione laicistica quella cui – magari inconsapevolmente – costoro si rifanno: una visione cioè per la quale il cattolico deve rinunciare a esprimersi in modo coerente con i propri valori, o tutt’al più puntare a tristissimi compromessi fra le sue convinzioni e quelle di chi si colloca in differenti orizzonti.

Sarà per questo, sarà per altro motivo, ma nel Consiglio comunale del 30 i cattolici, a qualunque schieramento, partito o lista appartenessero, hanno taciuto o tutt’al più bisbigliato.
Noi laicissimi ma non laicisti non ci aspettavamo da loro, né desideravamo, toni roboanti e pose declamatorie, piuttosto un sereno e puntuale rispetto del dovere della testimonianza, anche in memoria del biblico “Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato?” (Mt, 5, 13 – 16). Invece abbiamo dovuto prendere atto di imbarazzati mutismi, cauti sussurri, e perfino di esplicite per quanto balbettanti adesioni alla mozione in discussione. Tanto che le uniche critiche al testo sono arrivate da Consiglieri che non risultano essere frequentatori di chiese e oratori.

Così va il mondo; volevamo dire: così vanno i Consigli comunali, quando il sale si fa scipito.

Mariassunta Miglino – Dario Lonardoni – Dario Ceriani – Ernesto Credendino – Silvia Mazzola – Giuseppe Anselmo – Diego Riva – Lucio Bergamaschi – Alfonso Indelicato

3 luglio 2021 – Azione in Corso Italia sabato prossimo per incontrare i Saronnesi e promuovere l’indagine sulla sicurezza Saronno

Azione in Corso Italia sabato prossimo per incontrare i Saronnesi e promuovere l’indagine sulla sicurezza Saronno, 3 luglio 2020 –

Saremo presenti con un nostro gazebo, in Corso Italia, il prossimo sabato 10 luglio, dalle 10:00 alle 18:00 circa, per dialogare con i Saronnesi. Sarà l’occasione per rilanciare la nostra breve indagine relativa alla sicurezza urbana a Saronno (accessibile anche mediante questo link), oltre che per ritornare a confrontarci direttamente con i cittadini dopo mesi di distanza obbligata. L’intento principale dell’iniziativa è raccogliere suggerimenti e impressioni in merito a servizi educativi, servizi alla persona e sicurezza, le 3 aree principali a partire dalle quali vorremmo costruire un’alternativa politica in città, distante da polemiche vuote e da battaglie simboliche, anche alla luce dei fondi stanziati dal PNRR. In merito a questo, porteremo al gazebo anche le proposte di Azione per convertire le risorse del Next Generation EU in reali investimenti per il nostro Paese, a partire dai capitoli dedicati a bambini, giovani e donne Invitiamo tutti i cittadini a venire a trovarci: fare politica sul serio è possibile, anche a Saronno! *** Per maggiori informazioni: Indirizzo e-mail: gruppo@azionesaronno.it Pagina Facebook: Saronno in Azione Pagina Instagram: Azione Saron

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