24 novembre 2020 – OBIETTIVO SARONNO: NON ABBASSIAMO L’ATTENZIONE SULL’OSPEDALE

OBIETTIVO SARONNO: NON ABBASSIAMO L’ATTENZIONE SULL’OSPEDALE
Cogliamo l’occasione dell’intervista fatta da Il Saronno al dottor Massimo Beneggi – tra i fondatori del
Comitato per la salvaguardia dell’Ospedale – per tornare a parlare di Ospedale di Saronno, un tema che ad
Obiettivo Saronno è stato caro ben prima che iniziasse la campagna elettorale per le amministrative.
Novella Ciceroni -attuale assessore ai Lavori Pubblici nella Giunta del sindaco Airoldi – ha infatti partecipato
alle riunioni del Comitato fin dagli esordi, quando Obiettivo Saronno non era ancora nata come
associazione. È stata proprio questa attenzione al tema che ci ha portato nel mese di maggio a decidere di
lanciare la petizione per chiedere alla Regione che Saronno torni ad essere un presidio di primo livello, con
il ripristino dei reparti e dei servizi chiusi per l’emergenza Covid, ma che in realtà erano già da anni in fase di
costante impoverimento.
I dati elencati con precisione dal dottor Beneggi sono impietosi e non lasciano adito a dubbi su come le
forze politiche che hanno preso decisioni in materia di sanità nella nostra Regione, abbiano
progressivamente depauperato il nostro ospedale. Il dato globale è di 2,6 posti letto ogni 1000 abitanti
senza considerare l’apporto delle strutture private con degenza che, nel nostro territorio, non sono
presenti. Considerando che nel comprensorio del saronnese è presente un bacino d’utenza, stimato in
difetto, di 180.000 abitanti, l’Ospedale dovrebbe avere la disponibilità di 468 posti letto. Qual è invece la
situazione attuale? A seguito della chiusura della maggior parte dei reparti durante la prima ondata del
virus, in epoca estiva sono stati riaperti un totale di 130 posti letto per degenze, con solo 16 di questi e una
sola sala operatoria per le 5 unità operative chirurgiche (Chirurgia generale, Ortopedia, Urologia, Oculistica,
Otorinolaringoiatria). Attualmente l’ospedale ha 155 posti letto di cui l’80% destinato a pazienti covid e il
restante 20% (30 posti letto) destinati alla cura delle altre patologie. Le visite ambulatoriali sono aperte solo
per urgenze e tutta l’attività annullata durante la prima ondata Covid non è stata più recuperata.
Anche gli ormai famigerati 22,5 milioni di euro più volte sventolati come bandiera nella campagna
elettorale per le amministrative dalla Lega, ammontano in realtà a 12 milioni di euro stanziati nel 2014, da
allora mai spesi, mentre i restanti sono fondi governativi destinati anche questi a fronteggiare il
Coronavirus. Nessun nuovo investimento è stato quindi destinato all’ospedale di Saronno dalla Regione,
nella prospettiva di farlo tornare ad essere l’ospedale di primo livello che è stato per tanti anni, servendo
egregiamente il proprio territorio. Proprio questo tema è al centro della petizione promossa da Obiettivo
Saronno, che ha superato le 3000 firme ed è ancora in corso, purtroppo al momento solo in alcune
farmacie, data la situazione contingente. La raccolta proseguirà fino a quando il sindaco Airoldi non sarà
ricevuto in Regione per discutere concretamente del futuro dell’ospedale. Siamo fiduciosi che il tema
dell’ospedale tornerà al centro delle azioni istituzionali non appena si placherà l’emergenza e che il sindaco
fisserà una nuova data per l’incontro pubblico con il Comitato, purtroppo annullato nel mese di ottobre.
Concordiamo con il dottor Beneggi che il territorio si dovrà muovere insieme – con Saronno come capofila –
a prescindere dai colori politici delle diverse amministrazioni dei comuni limitrofi per chiedere che vengano
spesi i soldi stanziati per la messa a norma della struttura e che vengano assunti medici e infermieri,
attirando nuovamente a Saronno delle eccellenze.
L’ospedale è un bene di tutti, come abbiamo sempre ripetuto e come ci dimostra anche in questi giorni il
sacrificio incessante di tutti gli operatori sanitari, che lavorano in una situazione estrema e sfiancante con
gravi carenze di organico per la salvaguardia della nostra salute. A tutti loro va ancora una volta il nostro
GRAZIE e la promessa che continueremo a combattere questa battaglia.
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