Il
sindaco Augusto Airoldi ha nominato questa mattina Domenico D’Amato
nuovo assessore a Bilancio, Partecipate, Patrimonio, Commercio e
Attività Produttive.
Domenico
D’Amato è un profondo conoscitore del settore pubblico, avendo
ricoperto incarichi dirigenziali in diversi enti, tra cui il Comune
di Milano e la Città Metropolitana di Milano. Avendo collaborato
attivamente alla stesura del programma della coalizione che ha
sostenuto Augusto Airoldi, siamo certi che darà un importante
contributo alla sua realizzazione con una gestione efficace ed
efficiente delle risorse finanziarie del Comune, con un chiaro
indirizzo strategico alle partecipate e con un fattivo supporto al
sostegno delle attività produttive e commerciali della città, che
rappresentano per Saronno Civica un elemento portante del tessuto
economico saronnese.
Nel
ringraziare ancora Giulia Mazzoldi per la positiva azione svolta
durante il suo mandato, formuliamo a Mimmo D’Amato i migliori auguri
di buon lavoro.
Opere
a olio e disegni di Furio Cavallini a dieci anni dalla scomparsa
a
cura di Elisa Favilli e Cristina Renso con l’intervento di Diego
Furgeri
10
– 24 ottobre 2021
Sala
Nevera di Casa Morandi
Ingresso
libero
comunicato
16-09-2021
Nel
700°
anniversario della morte di Dante,
l’Associazione
Flangini,
in collaborazione con l’Assessorato
alla Cultura del Comune di Saronno,
presenta “Purgatorio.
I sospesi”,
mostra di opere a olio e disegni di Furio
Cavallini
a dieci anni dalla scomparsa, dal
10 al 24 ottobre 2021
nella Sala Nevera di Casa
Morandi.
Pittore molto noto alla metà del secolo scorso, Furio Cavallini ha
intensamente lavorato tra Toscana e Lombardia, realizzando numerose
opere, tra cui un’interessante serie di disegni dedicati alla
condizione purgatoriale dei malati mentali.
All’inaugurazione,
in programma sabato
9 ottobre 2021 alle ore 16,
saranno presenti alcuni
ragazzi dell’Accademia del Profondo
per una breve dimostrazione del loro recente lavoro
sull’Inferno
di Dante
e la figlia dell’artista, Giulia
Cavallini,
che offrirà la testimonianza
della singolare esperienza vissuta dal padre nell’ex-manicomio di
Trieste,
dove Franco Basaglia aveva esercitato fino alla chiusura
dell’ospedale. Inoltre, saranno letti alcuni testi degli scrittori
Luciano
Bianciardi, Carlo Cassola e Mauro Furgeri,
amici di Furio Cavallini.
La
mostra, a cura di Elisa Favilli e Cristina Renso, con l’intervento
di Diego Furgeri, offre l’occasione di un “incontro” con Furio
Cavallini, artista provocatorio, che già negli anni sessanta coglie
le contraddizioni di un eccessivo sviluppo economico che porta
all’alienazione dell’uomo e all’estenuazione fisica fino alla
malattia. D’altro canto la malattia, e la condizione di isolamento
che essa comporta, è un’esperienza che l’artista conosce nel
1955-56, quando viene ricoverato al sanatorio di Firenze. Anche in
questa situazione di sofferenza l’artista disegna “furiosamente”:
attraverso rapidi, ma intensi schizzi ritrae gli altri pazienti.
“Descrive senza parole la fugacità del tempo, la bellezza
dell’anima. Firenze apprezza i suoi lavori. Qui realizza una serie
di mostre che premiano il suo punto di vista critico e la sua
capacità di raccontare il tempo sospeso nell’immobilità di un
quotidiano fatto di particolari.” (Elisa Favilli)
Come
nei ritratti, anche nelle nature morte e nelle architetture
(Periferia
di Suzzara)
si avverte un senso di abbandono, che diventa attesa nella
rappresentazione della giacca, “la cui forma – come scrive
Cristina Renso – sembra alludere a un ritorno, a
un’assenza-presenza.”
Dalla
sintonia di pensiero con lo scrittore Luciano Bianciardi e dalla loro
amicizia nasce uno dei temi fondamentali della sua arte. La natura
disabitata diventa un tema morale, che si contrappone alla realtà
milanese contemporanea e all’ottimismo economico di quegli anni,
che vedono “Un oceano di gente che quotidianamente la vive
muovendosi dentro un paesaggio segnato dalla scansione delle case e
dei grattacieli, da un centro che si perde dentro i nuovi quartieri e
le sue numerose periferie. Qui la campagna è inesistente.” (Elisa
Favilli)
A
seguito di una crisi creativa, nel 1987 lascia Milano per rifugiarsi
negli spazi dell’ex-manicomio di Trieste, dove trasferisce il suo
studio. In neanche un anno realizza numerosi dipinti e disegni che
ritraggono gli ultimi ospiti dimenticati della struttura psichiatrica
ormai chiusa, “sospesi tra una vita malata e ‘la vita sana’,
spettatori indifesi e inermi di esistenze altrui.” (Cristina Renso)
La
mostra dedica un’intera sezione ai ritratti dei malati
dell’ex-manicomio del Parco di San Giovanni di Trieste, dove i rami
degli alberi diventano sbarre che li escludono dalla realtà e con
essi l’artista che ne condivide l’esperienza: attraverso le
finestre essi possono solo osservare il mondo e la vita che scorre
poco lontano nel parco divenuto pubblico.
Biografia
Furio
Cavallini è nato a Piombino (Livorno) nel 1929. É il primo di tre
fratelli di una famiglia operaia che nel 1941, a causa della guerra,
si trasferisce a Riparbella (Pisa), paese natale del padre, nelle
colline dell’alta Maremma tra Cecina e Volterra. Lavora con il
padre al taglio del bosco fino al 1945, in periodo drammatico dovuto
allo scontro bellico tra le armate tedesche e americane. Nel 1946 la
famiglia ritorna a Piombino e anche Furio, come il padre, va a fare
l’operaio metalmeccanico nella grande industria.
La
sua visione della realtà si concretizza nel bisogno di ritrarre le
cose e le persone. Inizia così a frequentare saltuariamente
l’Accademia delle Belle Arti di Firenze. Nel 1952 lascia la
fabbrica e si trasferisce a Firenze. Nel 1953 va a vivere a Milano,
frequenta l’Accademia di Brera e partecipa alla vita culturale
dell’epoca.
Nel
1956 è costretto a ricoverarsi in sanatorio a Firenze per una grave
crisi polmonare e contemporaneamente espone con successo le sue opere
del periodo milanese. Ripresosi presto dalla malattia deve però
tornare a Piombino a causa delle gravi difficoltà familiari,
continuando sempre a lavorare come impiegato e a dipingere.
Nel
1960 conosce Deanna, la compagna della sua vita, con cui ha due
figli; nel 1966 decide di andare a vivere con la famiglia a Firenze
dove realizza mostre di successo.
Nel
1967 viene chiamato a insegnare come assistente al liceo artistico.
L’insegnamento e la pittura lo assorbono completamente, ma il
ricordo della metropoli lombarda lo spinge a trasferirsi di nuovo a
Milano nel 1973 con la moglie e i figli, diventando titolare della
cattedra di figura disegnata al Liceo Artistico di Busto Arsizio
(Varese).
Nel
1977 abbandona l’insegnamento dedicandosi completamente alla
pittura allestendo mostre in Italia e all’estero.
A
seguito di una crisi creativa, nel 1987 lascia Milano e trasferisce
il suo studio negli spazi dell’ex-manicomio di Trieste.
Nel
1997 ritorna con la moglie a Riparbella, paese della sua adolescenza.
Nel 2004 si trasferisce a Cecina dove muore nel 2012.
Il Comitato “Fenice” per il Matteotti apre ufficialmente le preiscrizioni per la tanto attesa StraMatteotti che avrà inizio Domenica 10 ottobre ore 10.00 dal Centro Sportivo Matteotti di Via Sampietro.
L’obiettivo della preiscrizione consiste nel prenotare anticipatamente i 250 pettorali disponibili per la gara e di assicurarsi il posto per poter partecipare alla manifestazione.
Il percorso è di circa 4,5 km e apre la partecipazione a tutti i cittadini con anche la possibilità di portare con sè animali di compagnia, ma soprattutto è previsto un ulteriore percorso agevolato senza strade sterrate di minore lunghezza per le persone con disabilità motoria.
L’evento si concluderà con l’arrivo presso l’Oratorio San Giuseppe di Via Torricelli con la premiazione di tutti i partecipanti e riconoscimenti particolari al concorrente più anziano e più giovane, al gruppo più numeroso e al primo animale domestico arrivato.
Per la preiscrizione e informazioni inerenti all’iniziativa ci potrete trovare nel mese di Ottobre nei seguenti punti del Quartiere: – Scuola San Giovanni Bosco: Venerdì , Mercoledì 6 e Venerdì 8 all’uscita dei ragazzi dal plesso (ore 16:20); – Parco di Via Amendola: Sabato 2, Domenica 3 e Sabato 9 dalle ore 10 alle ore 12.
Nel caso vogliate segnalare la vostra partecipazione telematicamente di seguito le possibili procedure: – Via messaggio/whatsapp +39 346 104 3860 – Via mail a vittorio.calzari@libero.it
«Segnalazione
sulla mancata pubblicazione dell’avviso di Referendum su due numeri
de il Saronno Sette»
Saronno
29 Settembre 2021
Informiamo i cittadini che abbiamo
segnalato nuovamente al Prefetto il recente articolo dell’Ufficio
Stampa comunale pubblicato in data 25 settembre 2021 in quanto
contiene una minaccia di querela per diffamazione al responsabile
cittadino della Lega Lombarda e referente del comitato per una
Giustizia Giusta dott. Angelo Veronesi per il fatto di aver segnalato
al Prefetto la pura verità: cioè che il 9 luglio ed il 17 settembre
2021 l’avviso del Referendum non è stato pubblicato, sebbene
Veronesi avesse chiesto a nome della Lega e del Comitato Giustizia
Giusta di pubblicarlo per i mesi di luglio e settembre in accordo con
l’art. 75 della Costituzione della Repubblica. Su questi due
numeri del Saronno Sette l’avviso del Referendum non è stato
pubblicato: questa verità è talmente evidente che chiunque può
verificarla sul sito Internet del Comune o sulla pubblicazione
cartacea di Saronno Sette:
https://www.comune.saronno.va.it/servizi/Menu/dinamica.aspx?idSezione=616&idArea=16662&idCat=16459&ID=35266&TipoElemento=categoria
Riteniamo quanto accaduto estremamente
grave.
Ci chiediamo che senso abbia minacciare
querele per diffamazione contro Veronesi quando il fatto è evidente
tanto da mettere il Comune in una situazione spiacevole, in quanto
qualsiasi richiesta di risarcimento danni andrebbe a pesare sulle
casse comunali. Solo per spirito civico Veronesi ha deciso di
astenersi per il momento dal proseguire, limitandosi ad inoltrare una
ulteriore segnalazione al Prefetto affinchè intervenga, ma Veronesi
si riserva di valutare eventuali azioni nelle sedi più opportune per
difendere il suo nome e la sua onorabilità dichiarando che eventuali
risarcimenti danni verranno devoluti ad opere di bene.
Saronno 27 Settembre 2021
Non bastava il covid, le serrate forzate e la conseguente crisi economica a mettere in difficoltà le attività
commerciali. Purtroppo per gli esercenti saronnesi di Via Roma ci si mette anche l’amministrazione
comunale a frenare la ripartenza.
Il cantiere di Via Roma per la riqualificazione del tratto stradale compreso tra Via Guaragna e Via Manzoni,
è ormai da sei mesi che tiene commercianti e residenti “ostaggi” di transennamenti, chiusure, polvere e
disagi vari, dovuti ai lavori che sono proseguiti a singhiozzo, nemmeno stessero sistemando la Salerno-
Reggio Calabria.
Incomprensibile per esempio, il lungo stop di Agosto: da che mondo è mondo, il grosso dei lavori nei
cantieri stradali lo si fa in questo mese, dove le condizioni climatiche favorevoli e le città semi deserte,
garantiscono un servizio continuativo senza impattare pesantemente sulla circolazione e la viabilità
cittadina. Ma a questa amministrazione, probabilmente il mese di Agosto non avrebbe garantito una
grande visibilità, e quindi “i selfie di cantiere” degli assessori, avrebbero avuto più risalto e ottenuto più like
in Settembre.
Purtroppo per i commercianti, la riqualificazione realizzata e che forse sta volgendo al termine, è il frutto di
una battaglia ideologica della sinistra, costruita solo per contrapporsi al precedente progetto.
Tutte le scelte intraprese vanno così a scapito del commercio locale, senza nemmeno aver valutato i rischi
nell’eliminare oltre il 50% dei posti auto, che rappresentavano un vero e proprio punto di forza per le
attività commerciali della zona.
Dispiace constatare che questa tematica non abbia minimamente sensibilizzato l’amministrazione. Ma
questo a dire il vero, non mi sorprende: la sinistra cittadina nel corso degli anni ha dimostrato più volte di
essere sì propositiva e “disposta al rischio”, ma sempre col portafoglio degli altri.
La sezione cittadina della Lega è solidale con i commercianti di Via Roma penalizzati dalle scelte di chi sta
governando oggi la città, e lancia un appello al prossimo Assessore al Bilancio e Commercio: Esentiamo
tutti i commercianti del tratto stradale tra Via Guaragna e Via Manzoni dalle imposte comunali 2021, al
fine di poter dar loro un aiuto concreto per il disagio causato in questi sei mesi di lavori.
Claudio Sala Lega Lombarda Saronno