22 maggio 2021 – Next Generation Eu, Evento del PD. L’Europa dopo la Pandemia, di Mauro Rotondi





Next Generation Eu, Evento del PD. L’Europa dopo la Pandemia, di Mauro Rotondi

L’evento di Giovedì 20.5 organizzato in diretta facebook dal Partito Democratico di Saronno ha visto protagonista l’Europa. Un dibattito moderato da Mauro Rotondi, consigliere Comunale, con il sindaco Augusto Airoldi, il segretario del circolo Rino Cataneo e Marialuisa Cremonesi del direttivo. Ospiti d’eccezione Brando Benifei, Eurodeputato del Gruppo Socialisti Europei e Capo delegazione dei Parlamentari Pd e Carmine Pacente, Consigliere Comunale a Milano e responsabile delle politiche Europee per Anci Lombardia. La serata ci ha permesso di approfondire un tema di stretta attualità come quello dei Fondi europei, grande opportunità di rilancio per il futuro dell’Europa e di riflesso per l’Italia e per gli enti locali. Brando e Carmine sono interlocutori non da poco e artefici in prima linea del cambiamento; Brando è stato ed è protagonista a Bruxelles nella creazione di Next Generation Eu oltre a essere in prima linea sui temi dei diritti e della solidarietà, Carmine si occupa da anni di intercettare e trasferire agli Enti locali le risorse europee per i vari progetti; Milano, in questi anni, ha avuto un boom importante anche grazie al suo prezioso contributo.
La possibilità di una manovra espansiva di bilancio varata dalla Commissione Europea con emissione di titoli europei spinge oggi l’Europa verso la tanto auspicata riforma del funzionamento delle istituzioni comuni. Bilancio Europeo, Politica fiscale comune, unione politica sono giocoforza obiettivi da porsi. L’ingente quantità di risorse in arrivo è un gesto obbligato di sopravvivenza e allo stesso tempo diventa anche un segnale di rottura nei confronti della mai amata Europa del patto di stabilità e dell’austerità.
Next Generation Eu diventa oggi una scommessa politica per confermare la bontà del progetto Europeo e dei principi comunitari. L’iniezione straordinaria di denaro, circa 750 miliardi di Euro, è la più importante linea di credito della storia dell’UE. Come spiegato da Brando e Carmine, Next Gen Eu si traduce in vari piani di intervento per diversi settori (digitale, transizione Ecologica, infrastrutture, inclusione e Coesione sociale) e si affianca ad altre importanti linee di intervento come Sure (cassa integrazione europea), Mes (Sanità), Bei (sostegno alle PMI) oltre agli investimenti ordinari già previsti dal piano settennale europeo e dagli investimenti dei governi nazionali già previsti dai bilanci. Crediti in parte a fondo perduto e in parte a prestiti agevolati con termini di restituzione spostati di 20 anni. Una somma imponente di risorse.
La Pandemia, con gli ingenti Fondi, ci offre oggi l’opportunità di creare posti di lavoro in nuovi settori e di Risocializzare la ricchezza pubblica pianificando un’Economia fondata su nuovi valori. Nell’auspicio di tornare ai valori del manifesto di Ventotene, quando i fondatori unirono i popoli Europei sulla base della Solidarietà, dei diritti, della visone comune e della valorizzazione dei territori secondo i principi federali. Superare definitivamente i meccanismi decisionali paralizzanti (vedi il sistema dei veti usati in Consiglio Europeo da Polonia e Ungheria) e il Fiscal Compact (ora temporaneamente sospeso) sembra una strada senza ritorno.
Oggi l’Italia, prima beneficiaria per quantità di risorse, ha una grande occasione. Se l’Italia non riparte il problema sarà di tutti gli altri paesi. Per alcuni paesi, vedi Germania, siamo fornitori, per altri rappresentiamo un mercato. Sarà dunque importante creare progetti sostenibili per ottenere i sospirati fondi. Il PNRR nazionale detterà la linea e i criteri ma è chiaro fin da ora: i Fondi verranno concessi non una tantum ma ad avanzamento lavori e qui starà la bravura di progettisti e attuatori nel redigere ma anche nel seguire e rendicontare i progetti.
Per gli Enti locali e per Saronno si apre ora un nuovo scenario di possibilità da cogliere per progettare il futuro con scelte da compiere oggi per i prossimi anni. Per il PD si apre invece l’opportunità di diventare riferimento di Comuni ed enti locali per i fondi europei. Fare formazione su Next Generation Eu e favorire la diffusione del tema sui territori è oggi una strada da percorrere.

20 maggio 2021 – GUIDESI SCRIVE ALLE CAMERE DI COMMERCIO ESTERE: NUOVO STRUMENTO PER ACCOGLIERE I PROGETTI DEGLI INVESTITORI

COMUNICATO STAMPA

GUIDO GUIDESI – ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO

GUIDESI SCRIVE ALLE CAMERE DI COMMERCIO ESTERE: NUOVO STRUMENTO PER ACCOGLIERE I PROGETTI DEGLI INVESTITORI

(Milano, 20 maggio 2021) Regione Lombardia dà il via ad un nuovo servizio per facilitare gli investitori esteri che vogliono aprire impianti produttivi nel territorio regionale. Ad annunciarlo in una lettera inviata alle Camere di Commercio estere è l’assessore allo Sviluppo Economico Guido Guidesi.GUIDESI: CREATO UN RIFERIMENTO PER TUTTI GLI INVESTITORI ESTERI – “E’ un servizio di supporto operativo di presa in carico dei progetti di investimento e di coordinamento delle procedure info@investinlombardy.it

scrive Guidesi. “Le imprese e gli investitori potranno così avere un unico punto di riferimento e ricevere un supporto su misura e continuativo, sia nella fase iniziale sia nella fase di maturazione del progetto”.

CON GRUPPO DI LAVORO INTERDIREZIONALE MIGLIORE COORDINAMENTO – Una decisione – ricorda l’assessore lombardo – che fa direttamente seguito alla creazione del ‘Gruppo di Lavoro Interdirezionale – Attrazione degli investimenti e internazionalizzazione per la ripresa economica’”. “L’obiettivo del Gruppo di Lavoro, che si configura come struttura interna a Regione Lombardia, – appunta ancora il responsabile dello Sviluppo Economico lombardo – è quello di garantire un efficace e maggior coordinamento tra le diverse Direzioni regionali e tutte le Pubbliche Amministrazioni competenti nei procedimenti autorizzativi, al fine di ridurre le tempistiche delle procedure, snellire i processi e creare un contesto più favorevole agli investimenti in Lombardia, cercando di rispettare i tempi dei piani economici degli investitori”.

RISPOSTA CONCRETA ALLE RICHIESTE PERVENUTE – Già nel mese di marzo, Guidesi incontrando, con il sottosegretario Alan Christian Rizzi con delega ai Rapporti con le delegazioni internazionali, i rappresentanti degli 90 consolati presenti a Milano e le Camere di Commercio miste ed estere aveva annunciato la messa a punto di strumenti a loro dedicati. Proprio in quella circostanza Guidesi aveva sottolineato che tra le principali azioni di Regione Lombardia sul versante economico c’è quello della “promozione delle nostre imprese sui mercati esteri, nonché l’attrazione delle aziende straniere per investimenti sul territorio lombardo”. Il nuovo strumento va nella direzione richiesta. 

20 maggio 2021 – «L’On. Tarantino presente al Gazebo Lega di Sabato 22 Maggio»





Comunicato Stampa n. 64/2021:

«L’On. Tarantino presente al Gazebo Lega di Sabato 22 Maggio»

Saronno 19 Maggio 2021
Nei prossimi due fine settimana, quello del 22-23 maggio e il successivo 29-30 maggio, la Lega sarà presente in piazza Volontari del Sangue con un gazebo, per quattro giornate dedicate all’ascolto e al confronto con i cittadini e allo stesso tempo al tesseramento per l’anno 2021 per la Lega Salvini Premier.
Sabato 22 Maggio sarà presente con noi l’Onorevole Leonardo Tarantino, per incontrare la cittadinanza, ascoltare le opinioni dei cittadini e rispondere alle loro domande
Ti aspettiamo Sabato in piazza Volontari del Sangue dalle 15 alle 18.


Angelo Veronesi
Responsabile Lega Lombarda Saronno

20 maggio 2021 – Lega Lombarda inerente alla posizione espressa da Angelo Veronesi sui diritti dei bambini e della famiglie, messi in dubbio dal DDL Zan




Comunicato Stampa n. 63/2021:

«I diritti dei bambini di avere un papà e una mamma devono venire prima di qualsiasi altro diritto»
Saronno 19 Maggio 2021


“I diritti dei bambini di avere un papà e una mamma devono venire prima di qualsiasi altro diritto.” Angelo Veronesi responsabile cittadino della Lega Lombarda torna sul tema.
“Le leggi devono garantire diritti per tutti, ma i diritti personali devono finire dove iniziano quelli altrui. Nessuno sembra stia pensando ai diritti dei bambini, forse perché non votano o forse perché le famiglie con bambini non vanno in piazza a fare sentire la propria voce come invece fanno quelli che guardano solo ai propri diritti. Invitiamo tutti a guardare la questione dal punto di vista dei bambini. Non esiste che a scuola si debba insegnare la teoria gender senza poter scegliere. Si può scegliere l’insegnamento della religione cattolica, non si vede come non si possa scegliere anche per questa teoria tutt’altro che scientifica. Ricordiamoci che secondo la Costituzione l’educazione è in capo alla famiglia, per cui è aberrante che le famiglie non possano scegliere. Detto questo nessuno vuole limitare la libertà sessuale. La Libertà che da sempre guida le nostre scelte non vuole che lo Stato entri nelle case dei cittadini e che possa interferire su questioni di letto. Tutti dobbiamo essere tutelati e le leggi anti discriminazione che però già esistono e vanno fatte rispettare. Non vogliamo nemmeno che lo Stato imponga ai bambini e alle famiglie un modello di educazione tutt’altro che scientifica, che molti non condividono e dovrebbero essere liberi di continuare a non condividere. La Libertà è di tutti e non appartiene solo a una parte della popolazione più capace di farsi pubblicità. La maggioranza silente delle famiglie è ancora una volta tacitata dal main stream mediatico.”
Angelo Veronesi,
Responsabile Lega Lombarda Saronno


Marco Castelli
Lega Lombarda Saronno

19 maggio 2021 – Riparte l’attività culturale a Saronno con Dante e con il cinema

Riparte l’attività culturale a Saronno con Dante e con il cinema (SARONNO – 19 maggio 2021)

– Oggi in Villa Gianetti è stata presentata la riapertura dell’attività culturale a Saronno dopo la lunga fase di chiusura agli eventi a causa della pandemia. L’evento che ha guidato la conferenza stampa è il concerto di SABATO 19 GIUGNO nei giardini di Villa Gianetti alle 21.15, il concerto della Celtic Harp Orchestra “Tutte quelle vive luci” nell’ambito del progetto Dante’s dream ideato dal Maestro Fabius Constable: una suggestiva interpretazione in chiave musicale delle più evocative terzine dell’Inferno di Dante. Le musiche spaziano in vari generi, dalla musica barocca al tango, al minimal e sono scelte in virtù dell’argomento affrontato. Accompagnate da un gioco di luci renderanno la coreografia coinvolgente per lo spettatore che sarà reso in questo modo parte vivente ed integrante dello spettacolo stesso.

L’ingresso è libero con prenotazione obbligatoria (alla mail: cultura@comune.saronno.va.it oppure telefonando allo 02.96710261) per 300 posti disponibili secondo le norme anticovid. “Oggi possiamo dire con le parole di Dante – ha affermato il Sindaco Augusto Airoldi – che cominciamo “a riveder le stelle” durante una pandemia non ancora conclusa ma che oggi ci consente di organizzare e realizzare finalmente nuovi eventi culturali. Iniziamo da Dante C e da questo evento straordinario legato alla celebrazione dei 700 anni del grande poeta, ma che proseguirà con molti altri eventi sempre legati alle tematiche dantesche e su un campo più largo. Ed è importante che questo segnale della ripresa di una vita culturale lo si possa dare la settimana dopo che abbiamo deliberato la convenzione don l’Accademia di Brera, che proietta la nostra città in un futuro in cui la cultura sarà sia un servizio e un piacere per i saronnesi sia un fattore di attrazione per lo sviluppo economico e turistico della città”.

“E’ un piacere suonare a Saronno – ha detto il Maestro Fabius Constable – in una città che è un hub per il territorio e per la cultura. Sarà uno spettacolo che dimostrerà la potenza che ha Dante nel farci provare emozioni, musicando le parole. E le emozioni le daremo anche guardando alle stelle che sono il nostro orizzonte perché abbiamo passato tanto tempo chiusi in casa per la pandemia.” “Insieme a questo spettacolo straordinario – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Laura Succi – abbiamo costruito una prima parte del nostro programma di attività culturali dopo il blocco da pandemia e in particolare tutte quelle legate a Dante con tanti approcci diversi. Insieme a U.F.O e Associazione Flangini abbiamo organizzato tre incontri on line per gli studenti delle Scuole Superiori con gli scrittori Daniele Mencarelli, Davide Rondoni e Andrea Tarabbia. Sempre con loro abbiamo organizzato per OTTOBRE in Sala Nevera una mostra di opere, disegni e manufatti dei detenuti di San Vittore sul tema dell’Inferno e presso lo spazio UFO in viale Santuario, uno spettacolo di teatro di figura. SABATO 12 GIUGNO inauguriamo il Cinema sotto le stelle con la proiezione del film L’Inferno film muto del 1911”.CITTA’ DI SARONNO Staff Sindaco ufficiostampa@comune.saronno.va.it 3357105574 3472521822 DOMENICA 13 GIUGNO alle 20.30 nel cortile di Casa Morandi (Biblioteca Comunale) realizziamo la conferenza “Dante e la discesa agli inferi. Viaggio nell’abisso del cuore umano” del prof. Paolo Gulisano (Vicepresidente della Società Chestertoniana italiana, uno dei maggiori esperti di J.R.R. Tolkien”.

L’assessore alla Cultura Laura Succi Il Sindaco Augusto Airoldi

19 maggio 2021 – Mattia Cattaneo: Il dibattito politico, anche cittadino, si è animato intorno al disegno di legge Zan, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020 ed ora all’esame del Senato.





Il dibattito politico, anche cittadino, si è animato intorno al disegno di legge Zan, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020 ed ora all’esame del Senato.
Un dibattito dai toni a nostro avviso eccessivamente accesi ed, in alcuni casi, lontani dal merito della questione. Proprio per questo riteniamo utile partire da un’analisi del contenuto del ddl approvato alla Camera: il ddl modifica, in particolare, due articoli del codice penale, l’articolo 604 bis e l’articolo 604 ter. L’articolo 604 bis, nella versione attualmente in vigore, punisce (comma 1, lettera a) “
chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico”, ovvero “
istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”,
e (comma 1, lettera b) “
chi istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi
” e vieta (comma 2) “
ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.
L’articolo 604 ter prevede una specifica aggravante di reato “
per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso
”.
La ratio della norma in vigore è quella di: a) prevedere una tutela rafforzata per le vittime di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso e b) porre un limite alla libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, per evitare che alcuni soggetti propagandino idee fondate sull’odio razziale o etnico e/o commettano o istighino a commettere atti di discriminazione o atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi.
Il legislatore ha voluto, in sostanza, fornire una speciale tutela ad alcune “minoranze”, arrivando anche a limitare un diritto costituzionalmente garantito, quale quello di libera espressione. E lo ha fatto perché, evidentemente, il concetto di libertà non può mai essere assolutizzato; siamo una società di persone, in relazione gli uni con gli altri, non una somma di individui: l’ampiezza del perimetro della libertà individuale è da valutare in relazione al perimetro della libertà altrui.
Il ddl Zan interviene, quindi, su un impianto normativo già esistente, ampliando le fattispecie già oggi oggetto di specifica tutela giuridica ad altre ulteriori, ovvero alle fattispecie degli atti di discriminazione e/o violenza “
fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”.
La prima domanda da porsi, quindi, è: assistiamo nel nostro Paese ad atti di discriminazione o violenza fondati sul sesso, sull’orientamento sessuale o sulla condizione di disabilità delle vittime, in ragione delle quali è opportuno prevedere una specifica tutela giuridica delle vittime stesse? Le cronache si incaricano di rispondere, purtroppo, affermativamente: sono frequenti gli episodi di discriminazione e violenza fondati non su ciò che le vittime compiono, ma su ciò che le vittime sono; proprio l’altro ieri il Presidente Mattarella, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ha ricordato che “
non sono pochi gli episodi di violenza, morale e fisica che, colpendo le vittime, oltraggiano l’intera società
” e che “
le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica.
Parole nelle quali ci riconosciamo appieno e, crediamo, si debbano riconoscere tutti.
La seconda domanda da porsi, rispetto al dibattito in corso sul disegno di legge Zan, è: il testo del disegno di legge raggiunge l’obiettivo di tutelare dalla discriminazione e dalla violenza alcune “minoranze” senza conculcare il diritto, costituzionalmente garantito, alla libertà di opinione e di espressione? La preoccupazione di una eccessiva limitazione della libertà di espressione va naturalmente affrontata con attenzione, dato che la libertà di opinione ed espressione è un bene garantito dalla Costituzione. Il disegno di legge Zan prevede all’articolo 4 che “sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti
”. Alcuni giuristi ritengono tale formulazione sufficientemente chiara, altri, e noi con loro, preferirebbero un testo più esplicito nel definire con precisione gli ambiti in cui la libertà di espressione sconfina nella discriminazione; sul punto non servono contrapposizioni preconcette, ma un confronto serio e rigoroso che auspichiamo possa svolgersi in occasione del dibattito parlamentare al Senato.
Infine, ma non ultima per importanza, l’ultima questione da porsi riguarda l’articolo 1, che contiene le definizioni dei concetti di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. Nei testi di legge le definizioni sono di solito finalizzate a chiarire l’articolato normativo limitando gli spazi di soggettiva interpretazione. Molti, pur esprimendo la ferma convinzione della necessità di un provvedimento di legge che contrasti l’omotransfobia, evidenziano come, nel caso del ddl Zan, le definizioni in realtà non solo non chiariscano, ma, al contrario, favoriscano una indeterminatezza interpretativa che male si concilia con l’esigenza di certezza del perimetro di applicazione che una norma penale deve avere.
Attendiamo, quindi, serenamente che i senatori discutano, dopo mesi di insensato ostruzionismo, il disegno di legge, con l’obiettivo di approvare una norma ispirata ai principi di “
solidarietà, rispetto ed inclusione
”, evocati l’altro ieri dal Presidente Mattarella e ricercando, nel confronto parlamentare, un consenso il più ampio possibile, perché il contrasto alle discriminazioni non può che essere un patrimonio condiviso, in Parlamento e nella società.
Contrasto contro ogni forma di discriminazione che rappresenta il principio guida della scelta condivisa e positiva operata dall’Amministrazione di Saronno di aderire alla rete RE.A.D.Y., quale primo passo di un percorso di iniziative finalizzate alla promozione nella nostra città di una cultura del rispetto e dell’inclusione.


Saronno Civica con Airoldi Sindaco

19 maggio 2021 – Marco Castelli (Lega Lombarda):«Il PD conferma le ragioni delle critiche al DDL Zan»

Comunicato Stampa n. 62/2021:
«Il PD conferma le ragioni delle critiche al DDL Zan»
Saronno 18 Maggio 2021
La spiegazione offerta dal PD Saronnese, è preziosa ed educata, ma non solo non smentisce le motivazioni
addotte nel mio comunicato precedente, ma addirittura le conferma.
Infatti la sezione Dem risponde, da manuale, dicendo che “Se uno viene picchiato, il reato non sarà più o
meno grave a seconda delle preferenze sessuali della persona offesa, ma sarà più o meno grave se quella
aggressione, quella violenza fisica sono impartite per umiliare il ragazzo omosessuale o la persona disabile.”
Quindi se un delinquente, perchè quello resta, volesse pestare un soggetto per umiliarlo in quanto
omosessuale o disabile, avrebbe un’aggravante specifica che non sarebbe prevista se il soggetto aggredito e
umiliato per altre stupide e perverse ragioni, fosse eterosessuale. In questo il disegno di legge è molto
chiaro. E confermo la lettura dicendo che concretamente va a creare una differenza, o sperequazione se
preferite, se la vittima in questione è omosessuale o eterosessuale, disabile o normo dotato.
Al pari dell’ art. 4, che la sezione saronnese PD spiega molto bene dicendo che “Il DDL Zan non persegue
l’opinione in sé che taluno possa avere su transgender, omosessuali o disabili ma se tali “parole” siano
usate per incitare all’odio, alla discriminazione e alla violenza.”
Ancora grazie, per la conferma. Infatti, probabilmente nel mio precedente comunicato ho dato per
scontato questo passaggio: il punto è che la discrezionalità per quel che riguarda la nuova legittimità di
espressione è nelle mani dei giudici che dovranno decidere se un’opinione espressa sia o meno
discriminatoria. Quindi già di per sè questa eventualità aggiunge un limite alla libertà di espressione. Fatto
salvo per gli eccessi, già normati dai reati di calunnia, ingiuria, minaccia o istigazione a delinquere, il
problema si aprirebbe per tutte quelle posizioni molto dibattute, come ad esempio poter affermare che
“Esistono solo maschi e femmine”, oppure poter ribadire la propria contrarietà all’adozione per le coppie
omosessuali, o dichiarare che “l’unica famiglia è quella tradizionale” e via discorrendo.
E a sostegno di tali tesi vi sono numerosissimi casi registrati nei paesi “progressisti”, alcuni dei quali citati
nel mio precedente comunicato.
Ringrazio la sezione del PD saronnese per continuare il dibattito nello specifico, mentre per quel che
concerne I giudizi alla Fedez espressi nei confronti della Lega non mi sembra il caso di commentare. Forse la
serenità che tanto vedono mancante in noi, faticano a trovarla loro stessi perchè troppo impegnati a
cercare di ingraziarsi a fine elettorale la comunità LGBT, a cui evidentemente sono ancora troppo debitori
per potersi permettere di correggere un DDL che si conferma essere un bavaglio ideologico, altrimenti
ingiustificato.
Marco Castelli Lega Lombarda
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