Il dibattito politico, anche cittadino, si è animato intorno al disegno di legge Zan, approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati il 4 novembre 2020 ed ora all’esame del Senato. Un dibattito dai toni a nostro avviso eccessivamente accesi ed, in alcuni casi, lontani dal merito della questione. Proprio per questo riteniamo utile partire da un’analisi del contenuto del ddl approvato alla Camera: il ddl modifica, in particolare, due articoli del codice penale, l’articolo 604 bis e l’articolo 604 ter. L’articolo 604 bis, nella versione attualmente in vigore, punisce (comma 1, lettera a) “ chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico”, ovvero “ istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”, e (comma 1, lettera b) “ chi istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi ” e vieta (comma 2) “ ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”. L’articolo 604 ter prevede una specifica aggravante di reato “ per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso ”. La ratio della norma in vigore è quella di: a) prevedere una tutela rafforzata per le vittime di reati commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso e b) porre un limite alla libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione, per evitare che alcuni soggetti propagandino idee fondate sull’odio razziale o etnico e/o commettano o istighino a commettere atti di discriminazione o atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Il legislatore ha voluto, in sostanza, fornire una speciale tutela ad alcune “minoranze”, arrivando anche a limitare un diritto costituzionalmente garantito, quale quello di libera espressione. E lo ha fatto perché, evidentemente, il concetto di libertà non può mai essere assolutizzato; siamo una società di persone, in relazione gli uni con gli altri, non una somma di individui: l’ampiezza del perimetro della libertà individuale è da valutare in relazione al perimetro della libertà altrui. Il ddl Zan interviene, quindi, su un impianto normativo già esistente, ampliando le fattispecie già oggi oggetto di specifica tutela giuridica ad altre ulteriori, ovvero alle fattispecie degli atti di discriminazione e/o violenza “ fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità”. La prima domanda da porsi, quindi, è: assistiamo nel nostro Paese ad atti di discriminazione o violenza fondati sul sesso, sull’orientamento sessuale o sulla condizione di disabilità delle vittime, in ragione delle quali è opportuno prevedere una specifica tutela giuridica delle vittime stesse? Le cronache si incaricano di rispondere, purtroppo, affermativamente: sono frequenti gli episodi di discriminazione e violenza fondati non su ciò che le vittime compiono, ma su ciò che le vittime sono; proprio l’altro ieri il Presidente Mattarella, in occasione della giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, ha ricordato che “ non sono pochi gli episodi di violenza, morale e fisica che, colpendo le vittime, oltraggiano l’intera società ” e che “ le attitudini personali e l’orientamento sessuale non possono costituire motivo per aggredire, schernire, negare il rispetto dovuto alla dignità umana, perché laddove ciò accade vengono minacciati i valori morali su cui si fonda la stessa convivenza democratica.” Parole nelle quali ci riconosciamo appieno e, crediamo, si debbano riconoscere tutti. La seconda domanda da porsi, rispetto al dibattito in corso sul disegno di legge Zan, è: il testo del disegno di legge raggiunge l’obiettivo di tutelare dalla discriminazione e dalla violenza alcune “minoranze” senza conculcare il diritto, costituzionalmente garantito, alla libertà di opinione e di espressione? La preoccupazione di una eccessiva limitazione della libertà di espressione va naturalmente affrontata con attenzione, dato che la libertà di opinione ed espressione è un bene garantito dalla Costituzione. Il disegno di legge Zan prevede all’articolo 4 che “sono fatte salve la libera espressione di convincimenti od opinioni nonché le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee o alla libertà delle scelte, purché non idonee a determinare il concreto pericolo del compimento di atti discriminatori o violenti ”. Alcuni giuristi ritengono tale formulazione sufficientemente chiara, altri, e noi con loro, preferirebbero un testo più esplicito nel definire con precisione gli ambiti in cui la libertà di espressione sconfina nella discriminazione; sul punto non servono contrapposizioni preconcette, ma un confronto serio e rigoroso che auspichiamo possa svolgersi in occasione del dibattito parlamentare al Senato. Infine, ma non ultima per importanza, l’ultima questione da porsi riguarda l’articolo 1, che contiene le definizioni dei concetti di sesso, genere, orientamento sessuale e identità di genere. Nei testi di legge le definizioni sono di solito finalizzate a chiarire l’articolato normativo limitando gli spazi di soggettiva interpretazione. Molti, pur esprimendo la ferma convinzione della necessità di un provvedimento di legge che contrasti l’omotransfobia, evidenziano come, nel caso del ddl Zan, le definizioni in realtà non solo non chiariscano, ma, al contrario, favoriscano una indeterminatezza interpretativa che male si concilia con l’esigenza di certezza del perimetro di applicazione che una norma penale deve avere. Attendiamo, quindi, serenamente che i senatori discutano, dopo mesi di insensato ostruzionismo, il disegno di legge, con l’obiettivo di approvare una norma ispirata ai principi di “ solidarietà, rispetto ed inclusione ”, evocati l’altro ieri dal Presidente Mattarella e ricercando, nel confronto parlamentare, un consenso il più ampio possibile, perché il contrasto alle discriminazioni non può che essere un patrimonio condiviso, in Parlamento e nella società. Contrasto contro ogni forma di discriminazione che rappresenta il principio guida della scelta condivisa e positiva operata dall’Amministrazione di Saronno di aderire alla rete RE.A.D.Y., quale primo passo di un percorso di iniziative finalizzate alla promozione nella nostra città di una cultura del rispetto e dell’inclusione.
Comunicato Stampa n. 62/2021: «Il PD conferma le ragioni delle critiche al DDL Zan» Saronno 18 Maggio 2021 La spiegazione offerta dal PD Saronnese, è preziosa ed educata, ma non solo non smentisce le motivazioni addotte nel mio comunicato precedente, ma addirittura le conferma. Infatti la sezione Dem risponde, da manuale, dicendo che “Se uno viene picchiato, il reato non sarà più o meno grave a seconda delle preferenze sessuali della persona offesa, ma sarà più o meno grave se quella aggressione, quella violenza fisica sono impartite per umiliare il ragazzo omosessuale o la persona disabile.” Quindi se un delinquente, perchè quello resta, volesse pestare un soggetto per umiliarlo in quanto omosessuale o disabile, avrebbe un’aggravante specifica che non sarebbe prevista se il soggetto aggredito e umiliato per altre stupide e perverse ragioni, fosse eterosessuale. In questo il disegno di legge è molto chiaro. E confermo la lettura dicendo che concretamente va a creare una differenza, o sperequazione se preferite, se la vittima in questione è omosessuale o eterosessuale, disabile o normo dotato. Al pari dell’ art. 4, che la sezione saronnese PD spiega molto bene dicendo che “Il DDL Zan non persegue l’opinione in sé che taluno possa avere su transgender, omosessuali o disabili ma se tali “parole” siano usate per incitare all’odio, alla discriminazione e alla violenza.” Ancora grazie, per la conferma. Infatti, probabilmente nel mio precedente comunicato ho dato per scontato questo passaggio: il punto è che la discrezionalità per quel che riguarda la nuova legittimità di espressione è nelle mani dei giudici che dovranno decidere se un’opinione espressa sia o meno discriminatoria. Quindi già di per sè questa eventualità aggiunge un limite alla libertà di espressione. Fatto salvo per gli eccessi, già normati dai reati di calunnia, ingiuria, minaccia o istigazione a delinquere, il problema si aprirebbe per tutte quelle posizioni molto dibattute, come ad esempio poter affermare che “Esistono solo maschi e femmine”, oppure poter ribadire la propria contrarietà all’adozione per le coppie omosessuali, o dichiarare che “l’unica famiglia è quella tradizionale” e via discorrendo. E a sostegno di tali tesi vi sono numerosissimi casi registrati nei paesi “progressisti”, alcuni dei quali citati nel mio precedente comunicato. Ringrazio la sezione del PD saronnese per continuare il dibattito nello specifico, mentre per quel che concerne I giudizi alla Fedez espressi nei confronti della Lega non mi sembra il caso di commentare. Forse la serenità che tanto vedono mancante in noi, faticano a trovarla loro stessi perchè troppo impegnati a cercare di ingraziarsi a fine elettorale la comunità LGBT, a cui evidentemente sono ancora troppo debitori per potersi permettere di correggere un DDL che si conferma essere un bavaglio ideologico, altrimenti ingiustificato. Marco Castelli Lega Lombarda
Comunicato Stampa n. 63/2021: «Gazebo Lega nei prossimi fine settimana» Saronno 18 Maggio 2021 Torniamo tra la gente, in strada, in piazza, dopo oltre un anno in cui non abbiamo potuto farlo per le ovvie ragioni dovute alla pandemia. Nei prossimi due fine settimana, quello del 22-23 maggio e il successivo 29-30 maggio, la Lega sarà presente in piazza Volontari del Sangue con un gazebo, per quattro giornate dedicate all’ascolto e al confronto con i cittadini e allo stesso tempo al tesseramento per l’anno 2021 per la Lega Salvini Premier. La Lega è un movimento del popolo, tra il popolo. Torniamo dove dobbiamo essere, dove dobbiamo stare: tra la gente. Con due fine settimana di ascolto, per raccogliere le istanze e le problematiche dei cittadini e dei territori, e di confronto, per spiegare, anche attraverso la distribuzione di materiale divulgativo, quanto stiamo facendo al Governo del Paese con i nostri ministri e in Regione Lombardia con i nostri assessori, per far ripartire l’economia e il lavoro sul nostro territorio, ma anche le infrastrutture e altri progetti che stanno a cuore ai lombardi Sabato 22 e 29 la Lega saronnese sarà in piazza Volontari del Sangue dalle 15 alle 18. Domenica 23 e 30 invece saremo presenti al mattino dalle 9:30 alle 12:30. Informazioni su eventi@legasaronno.com
Due bike-smile per Saronno, città dove la mobilità vuole essere sostenibile (SARONNO – 18 maggio 2021) –
FIAB Onlus ha assegnato al Comune di Saronno due bikesmile (in un intervallo di valori da 1 a 5) nell’ambito del Progetto ComuniCiclabili. Tale valutazione sta ad indicare l’attuale situazione del territorio saronnese in tema di mobilità sostenibile, comunicazione e promozione dell’utilizzo della bicicletta. L’Amministrazione comunale ha aderito – primo Comune della Provincia di Varese – nel marzo scorso all’iniziativa promossa ormai da quattro anni dall’associazione FIAB Onlus (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) allo scopo di far valutare dagli esperti di questa associazione l’attuale offerta a Saronno di mobilità sostenibile in ambito urbano ed extra-urbano. Ora FIAB ha assegnato le prime due bike-smile da apporre alla “bandiera gialla”, già in uso in circa 40 Comuni italiani che partecipano. Alle località e ai loro territori vengono attribuiti punteggi da 1 a 5 sulla base di diversi parametri per le seguenti aree di valutazione: “mobilità urbana” (ciclabili urbane/infrastrutture e moderazione traffico e velocità), “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi), “comunicazione & promozione” ed opzionale nell’area “cicloturismo”.CITTA’ DI SARONNO Staff Sindaco ufficiostampa@comune.saronno.va.it 3357105574 3472521822 “Abbiamo valuto aderire a questa iniziativa, che ci inserisce tra l’altro in un circuito virtuoso di collaborazione a livello nazionale con FIAB e altri Comuni italiani dal punto di vista tecnico e relazionale, sia per disporre di una fotografia dell’attuale situazione, sia per avere, come amministrazione ed uffici, uno stimolo a migliorare la rete di mobilità sostenibile urbana ed extra-urbana negli anni a venire, ed ottenere se possibile ulteriori riconoscimenti per i miglioramenti che cercheremo di attuare – commenta l’assessore alla Mobilità, Franco Casali – FIAB ha considerato positivamente l’esistenza di una ZTL, mentre ha evidenziato che la rete ciclabile risulta in buona parte ancora frammentata, e che le piste ciclopedonali esistenti creano situazioni di conflitto tra pedoni e ciclisti che si devono se possibile evitare”.
L’Assessore all’Ambiente Franco Casali Il Sindaco Augusto Airoldi
Evento del PD Giovedì 20.5 ore 21: Next Generation Eu, Giovani, Lavoro ed Enti Locali con Brando Benifei e Carmine Pacente
Prosegue l’attività formativa e informativa organizzata del Circolo PD di Saronno attraverso le serate tematiche. Serate Online, in attesa degli auspicati eventi in presenza. Dopo l’evento sull’ambiente con la deputata Chiara Braga, Giovedì 20 Maggio alle ore 21 in diretta facebook discuteremo di Europa. Titolo dell’evento: Next Generation Eu, Giovani, Lavoro ed Enti Locali. Ospiti della serata saranno l’ On. Brando Benifei, Eurodeputato del PD e del Gruppo Socialisti Europei e Carmine Pacente, Consigliere Comunale del PD a Milano e responsabile delle Politiche Europee per il Comune.
Una serata per capire la situazione del vecchio continente anche alla luce dell’imminente programma di investimenti e risorse destinato ai territori. Brando e Carmine, già nostri ospiti, oltreché autorevoli esperti in materie Europee sono anche amici del circolo di Saronno e ci aiuteranno a informarci e imparare. Il 9 Maggio, giorno della Festa dell’Europa, ha finalmente segnato il lancio della Conferenza sul Futuro dell’Europa , avvenuto a Strasburgo alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni europee: un momento cruciale per rilanciare il progetto europeo, ripensare gli obiettivi e rivalutare gli strumenti per affrontare le nostre sfide comuni . La speranza e l’obiettivo per le forze progressiste ed europeiste è far sì che la Conferenza svolga un vero e proprio compito storico, ovvero riformare le istituzioni europee per rafforzare i principi fondamentali di libertà e uguaglianza alla base dell’integrazione comunitaria, superando veti e meccanismi che oggi rallentano e indeboliscono l’azione comune. Le risorse imponenti messe in programma sono pertanto un’opportunità da non sprecare. L’invito è esteso a tutti: amministratori locali, consiglieri comunali e attivisti di qualsiasi schieramento, associazioni no profit, imprese. Ma soprattutto ai giovani, ai quali Next Generation EU si rivolge in modo particolare come auspicati protagonisti del rilancio. Modererà Mauro Rotondi, consigliere comunale di Saronno, con la partecipazione di Rino Cataneo, segretario del circolo e Maria Luisa Cremonesi, del direttivo, ingegnere esperta in politiche ambientali. Sarà possibile intervenire. Via spettiamo numerosi
COMUNICATO STAMPA GUIDO GUIDESI – ASSESSORE ALLO SVILUPPO ECONOMICO DIGITALIZZAZIONE: DA REGIONE E CAMERE DI COMMERCIO OLTRE 11 MLN PER PMI
(Milano, 17 maggio 2021) Regione Lombardia, attraverso l’assessorato allo Sviluppo Economico guidato da Guido Guidesi e le Camere di Commercio lombarde con il supporto di Unioncamere Lombardia danno il via a due importanti bandi in tema di digitalizzazione ‘Voucher digitali 4.0’ e a una misura dedicata all’E-commerce come strumento digitale per la ricerca di nuovi mercati. Inseriti nell’accordo per lo sviluppo economico e la competitività del Sistema Lombardo, prevedono un importo finanziario complessivo di 11,713 milioni euro di cui 7.188.000 di euro in voucher digitali e di 4.525.000 euro per il commercio elettronico. Con la misura ‘Digital Business: Interventi per la digitalizzazione, il commercio elettronico e l’innovazione delle imprese’ prendono il via questa settimana due Bandi per promuovere la digitalizzazione e sostenere i processi di innovazione delle imprese lombarde.
GUIDESI – “Si tratta di una misura che dà la possibilità alle imprese Lombarde di rafforzarsi sul digitale e utilizzare completamente i grandi benefici del settore aggiungendo quote di mercato. Durante il lungo periodo di chiusura i nostri imprenditori con caparbietà e l’ingegno che li contraddistingue hanno saputo trovare anche strade alternative per tornare a correre; il digitale e l’e-commerce sono gli esempi più utilizzati ed è per questo motivo che come Regione abbiamo deciso di intervenire con un investimento consistente”.
MAGONI – “Regione Lombardia ancora una volta sostiene concretamente il sistema imprenditoriale locale, per stare al passo con la domanda di servizi e infrastrutture digitali che il mercato post-Covid richiede. Non solo interventi di integrazione degli spazi fisici del commercio con il digitale e la vendita online, ma anche lo sviluppo di nuove soluzioni logistiche, di comunicazione e di formazione. La crisi che stiamo vivendo ci sta insegnando ad esplorare e sviluppare nuovi canali per ampliare le opportunità di business. La crescita esponenziale dell’utilizzo dei grandi portali online per l’acquisto di beni di consumo, di prima necessità e servizi, coinvolge naturalmente settori nevralgici per l’economia lombarda come il turismo, la moda e il design. La misura di Regione Lombardia, in tal senso, intende sostenere quelle realtà economiche e commerciali che rappresentano il fulcro della tradizione e della qualità artigiana dei nostri territori. Realtà che, in un sistema in profonda evoluzione, possono rimanere competitive e concorrenziali grazie all’innovazione, approcciando nuovi ambiti di mercato, mantenendo alto il livello della loro produzione. Solo così potranno rappresentare ancora il ‘Made in Lombardia’ in Italia e nel mondo.” AURICCHIO – Presidente Unioncamere Lombardia – “I Bandi ‘Voucher digitali I4.0 Lombardia 2021’ ed ‘E-commerce’ vanno nella direzione della digitalizzazione tracciata dal nuovo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e si pongono l’obiettivo di sostenere i processi di innovazione e digitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese lombarde e di promuovere la crescita delle imprese attraverso l’integrazione tra produzione, servizi e tecnologia in ottica Impresa 4.0. Quest’iniziativa congiunta, tra Sistema camerale lombardo e Regione Lombardia prosegue un percorso di grande collaborazione a supporto delle imprese del territorio”.
A CHI SONO RIVOLTI – L’obiettivo di Regione e delle Camere di Commercio lombarde è quello di sostenere le Micro, Piccole e Medie imprese, nell’introduzione in azienda di tecnologie digitali I4.0 con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di innovazione e sviluppare e consolidare la propria posizione sui mercati tramite lo strumento dell’E-commerce, incentivando l’accesso a piattaforme cross border (B2B e/o B2C) e/o sistemi e-commerce proprietari (siti e/o app mobile).
I PROGETTI “VOUCHER DIGITALI 4.0” – Per quanto riguarda “Voucher digitali 4.0”, sono ammissibili progetti di adozione/introduzione in azienda di tecnologie digitali 4.0, intese come soluzioni, applicazioni, prodotti/servizi innovativi 4.0 con l’obiettivo di rispondere ai bisogni di innovazione delle MPMI lombarde tramite la digitalizzazione di processi, prodotti e servizi offerti. Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale sul sito http://webtelemaco.infocamere.it d alle ore 14:00 del 17 maggio 2021 fino al 18 giugno 2021.
I PROGETTI E-COMMERCE – Le aziende potranno presentare progetti relativi all’apertura e/o al consolidamento di un canale commerciale per la vendita dei propri prodotti tramite l’accesso a servizi specializzati per la vendita online b2b e/o b2c. Essi potranno essere forniti da terze parti, che siano retailer, marketplace, servizi di vendita privata e/o social e-commerce a condizione che la transazione commerciale avvenga tra l’azienda e l’acquirente finale; o realizzati all’interno del portale aziendale proprietario. In tal caso sarà obbligatorio tradurre il sito in almeno una lingua straniera. Le domande devono essere presentate esclusivamente in modalità telematica con firma digitale sul sito http://webtelemaco.infocamere.it dalle ore 10 del 19 maggio alle ore 12 del 22 giugno 2021.
DOTAZIONE FINANZIARIA – La dotazione finanziaria complessiva dei bandi ammonta a 11.713.000 euro di cui 6.044.000 euro stanziati da Regione Lombardia e 5.669.000 euro stanziati dalle Camere di Commercio lombarde.
CARATTERISTICHE DELL’AGEVOLAZIONE – L’agevolazione consiste in un contributo a fondo perduto a parziale copertura delle spese sostenute (al netto di IVA). Per le Micro 4.000 euro come investimento minimo, 70% delle spese ammissibili per un importo massimo di 5.000 euro. Per le Piccole e Medie 10.000 euro di investimento minimo, 50% delle spese ammissibili e 15.000 euro di importo massimo.
Recentemente numerosi esponenti dell’Amministrazione cittadina, nonché partiti e liste civiche che la sostengono, hanno ritenuto di prendere pubblica posizione a favore del Disegno di Legge Zan. Si è trattato il più delle volte di interventi a titolo personale, e a rigor di logica le prese di posizione di un partito o di una lista non impegnano l’intera Amministrazione. È anche vero, però, che i partiti e le liste che si sono esposti costituiscono gran parte della maggioranza che l’Amministrazione sostiene, e gli esponenti che hanno parlato rivestono un eminente ruolo pubblico. Inoltre un’esponente di spicco di una lista civica ha recentemente reso nota l’intenzione dell’Amministrazione, o almeno di parte di essa, di aderire in quanto comune alla “Rete Nazionale delle Regioni e degli Enti locali per superare l’omotransfobia” (acronimo RE.A.DY). E infine almeno un passo formale in una precisa direzione l’Amministrazione lo ha fatto: ci riferiamo al video girato dalla scuola saronnese di teatro PAV presso i luoghi cittadini più significativi per propagandare lo stesso DdL, iniziativa che, almeno a quanto si ricava da dichiarazioni di stampa, godeva del patrocinio del Comune. Dunque si può, anzi si deve, parlare di una netta, massiccia, esplicita scelta di campo da parte di chi governa la città. Ciò detto, non intendiamo entrare nel merito del Disegno di legge, che preferiamo consegnare alla riflessione di ciascuno, ma ci poniamo e poniamo alla cittadinanza, e soprattutto ai rappresentanti del governo cittadino, alcuni interrogativi. Ci chiediamo, prima di tutto, se un’Amministrazione che prende tale posizione in merito a un testo di legge riguardante la sfera intima della persona, ossia i suoi valori e le sue scelte etiche prima che politiche, possa ancora dirsi un’ Amministrazione di tutti i cittadini o piuttosto debba considerarsi l’Amministrazione di una sola parte di essi. Ciò è tanto più vero in quanto il DdL, per i suoi contenuti, è oggettivamente controverso e divisivo. E lo è non solo in riferimento ai tradizionali schieramenti Destra/Sinistra, ma all’interno stesso della Sinistra, e perfino nello stesso movimento femminista – oggi più variegato di un tempo – dove ha provocato fiere contrarietà soprattutto circa il concetto di “identità di genere”, che del DdL costituisce il cuore. Un altro quesito che ci poniamo è il seguente. Sappiamo che nella maggioranza che governa la città ci sono anche alcuni cattolici. Ora, il mondo cattolico nazionale, in tutte le sue espressioni tra le quali particolarmente autorevole la CEI, ha per una volta trovato una quasi totale unanimità proprio nel criticare a fondo i contenuti del DdL, e ciò ha avuto conferma anche nella gremita manifestazione milanese di sabato15, dove i cattolici erano numerosi. Ci chiediamo dunque se il silenzio degli amministratori cattolici saronnesi circa le assidue dichiarazioni dei loro compagni di governo sia un silenzio-assenso, un silenzio timido, un silenzio politico, un silenzio “a titolo personale”, insomma che genere di silenzio sia. E, in ogni modo, se non sia il caso che proferiscano qualche parola chiarificatrice sul tema, affinché anche i cittadini che non apprezzano il DdL Zan si sentano, nella loro città, rappresentati da qualcuno.
Mariassunta Miglino – Silvia Mazzola – Dario Lonardoni – Lucio Bergamaschi – Dario Ceriani – Giuseppe Anselmo – Diego Riva – Mariagrazia Gasparini – Domenico Musiani – Giuseppe Sgrò – Alfonso Indelicato
Venerdì 21 maggio alle 21.00 on line su Google Meet, per la rassegna L’Isola delle Scienze, conferenza della prof. Silvia Morlotti:
DISCORSO SUGLI URLI BESTIALI – GLI ITALIANI E L’EVOLUZIONISMO
con una introduzione del prof. Giovanni Grieco, docente di Georisorse e Ambiente presso l’Università degli Studi di Milano.
Di seguito una nota introduttiva all’incontro: La storia del pensiero evolutivo e della sua accoglienza presso gli ambienti culturali europei ė un’avventura immensa e complicata come ogni rivoluzione profonda del pensiero. I tratti assunti da questa vicenda in ambito italiano ci dicono molto di chi eravamo e delle contraddizioni che animavano le idee dei nostri avi, vissuti durante il Risorgimento italiano. Anche la vicenda personale di Darwin, uno dei più famosi scienziati al mondo, riflette una storia non priva di paure e tormenti, da cui nacque l’idea di selezione naturale come principale meccanismo dell’evoluzione dei viventi. Nel 1872 comparve per la prima volta, nel Dizionario della Lingua Italiana di Tommaseo e Bellini, la parola selezione, così amabilmente definita: “Voce con cui gli scienziati della bestialità e del pantano, per negare la libertà umana, la affermano consentendola a tutte le cose.” Questa è una storia di ispirazione e rifiuto, di dibattiti accesi e di affermazione culturale che val la pena di conoscere.