COMUNICATO STAMPA LEGA LOMBARDA SARONNO: Veronesi “Sì al bikesharing ma non a spese del commercio”

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«Sì al Bikesharing ma non a spese del commercio»

Il vicesegretario cittadino sul bikesharing.

Saronno, 17 Dicembre 2020
Siamo favorevoli al bike sharing e crediamo che i cittadini di Saronno ne usufruirebbero su larga scala,
anche considerato che molti saronnesi abitano lontano dalle mete più frequentate come la stazione
centrale, raggiungibile pedalando in una decina di minuti anche dai quartieri più lontani, come ad esempio
Cassina Ferrara.
Per incentivare il trasporto in bici però servono anche piste ciclabili protette, e tanta educazione stradale. A
Saronno purtroppo non abbiamo strade larghe dove predisporre marciapiedi, piste ciclabili e parcheggi,
come sarebbe opportuno e consigliabile fare. Se l’amministrazione decidesse di predisporre piste ciclabili
ovunque, dovrebbe sacrificare i parcheggi e ciò sarebbe deleterio sia per i residenti che per il commercio di
vicinato, in particolare per le zone come in via Roma, in cui per intenderci, l’Amministrazione non ha
nemmeno predisposto le luci natalizie rispetto ad altre vie commerciali.
Vigileremo sul fatto che vengano mantenuti i parcheggi in via Roma e che le esigenze dei negozi di vicinato
non vengano sacrificate per salvaguardare fittiziamente i bagolari: sono decenni che in via Roma e in via
Manzoni le piante vengono tagliate e sostituite con altre più piccole, giusto una pianta ogni tanto per non
destare le polemiche. Il destino di quelle piante è segnato, e con l’andare del tempo dovranno essere
sostituite. Il destino dei commercianti invece è ancora da scrivere, e nonostante il periodo sicuramente
difficile, il futuro e la ripresa economica può essere ancora favorita, cominciando dalle scelte responsabili di
questa Amministrazione.
L’assessore Franco Casali è persona responsabile e non possiamo che apprezzare il suo cambio di rotta:
quando si sedeva dall’altra parte del consiglio comunale era abile a pontificare sulla necessità di piste
ciclabili da fare con immediatezza per rispondere alle nuove esigenze di mobilità del covid-19. Nei suoi
accorati appelli le piste ciclabili erano indispensabili e sembrava fosse solo una questione di volontà politica
quella di poterle congiungerle insieme creando una rete ciclabile saronnese, mentre ora si accorge che
servono i soldi per poter realizzare i progetti, e che la coperta del bilancio è troppo corta e non può coprire
tutto.
Angelo Veronesi Vice segretario Lega Lombarda Saronno

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16 dicembre 2020 – Lega Lombarda di Saronno : Relazione della serata con Marco Bussetti, ex Ministro dell’Istruzione dell’Università e della ricerca

«Un nuovo umanesimo per la scuola»

Relazione della serata con Marco Bussetti, ex Ministro dell’Istruzione dell’Università e della ricerca
Saronno, 16 Dicembre 2020
La Lega Lombarda di Saronno il 14 dicembre 2020 ha ospitato il dott. Marco Bussetti, ex Ministro
dell’Istruzione dell’Università e della ricerca per discutere insieme del sistema scuola e di quello che
potrebbe diventare in futuro. Bussetti ha guardato alla pandemia non solo come ad una emergenza ma
anche come ad una sfida per la scuola. Partendo dall’analisi della scuola attuale e dei suoi problemi è
approdato a sviluppare un ragionamento su come dovrebbe essere la scuola del futuro. Questa situazione
difficoltosa per l’insegnamento si è trasformata in una opportunità nuova per ragionare insieme senza
critiche pretestuose, ma attraverso tanta positività e proposte concrete sul futuro dei nostri giovani, futuro
che passa attraverso la scuola.
Le riforme scolastiche si sono sempre focalizzate sulle competenze da far raggiungere agli studenti, Bussetti
invece pensa che la vera rivoluzione sia quella di insegnare agli studenti a capire quali sono le proprie
inclinazioni, cioè le proprie attitudini. Solo in questi termini lo studente può sviluppare le proprie
potenzialità e acquisire delle competenze.
La scuola per Bussetti è il luogo in cui si promuovono valori ed uno stile di vita sano. Bussetti ha parlato di
una vera e propria rivoluzione delle attitudini. La scuola deve educare, non deve solo insegnare. La scuola
non deve essere vista come un imbuto per inculcare conoscenze all’interno della testa degli studenti, ma
deve essere un luogo per sviluppare le attitudini degli studenti. La scuola deve fornire gli strumenti affinché
lo studente impari non solo nozioni utili, ma impari a ragionare come cittadino responsabile. La scuola deve
fornire gli strumenti allo studente per capire sé stesso, le proprie attitudini, cioè le proprie inclinazioni, in
modo che lo studio sia davvero una esperienza di vita formativa e non solo un mezzo per ottenere un
certificato di istruzione stampato su un foglio di carta. Ad esempio bisogna aiutare gli studenti a scoprire la
musica prima di dare degli obiettivi scolastici da raggiungere e per tale motivo la musica dovrebbe essere
materia già dalle scuole primarie. Questo vale anche per altre discipline come la matematica, la letteratura,
le scienze, ecc… Non è scontato che uno studente scopra quello che gli piace fare, tant’è vero che si sente
spesso sospirare sul fatto che se avessimo saputo per tempo che una cosa ci sarebbe piaciuta, allora
avremmo fatto scelte differenti nella vita.

Lega Lombarda
Lega Salvini Premier
Sezione di Saronno

1
La scuola deve educare lo studente ad essere parte attiva di una comunità, condividendone i valori. La
scuola fa parte di una dinamica che organizza il futuro della nostra comunità. La scuola è il punto di
riferimento per le famiglie e per i bisogni degli alunni. La scuola deve diventare una vera e propria comunità
educante insieme alle famiglie e agli studenti. Per permettere alla scuola di svilupparsi come comunità
educante è importante che le autonomie scolastiche, gli enti locali e lo Stato sottoscrivano un nuovo patto
per una “governance” del futuro della nostra comunità. Questo deve passare attraverso una partecipazione
alle politiche della scuola coinvolgendo nei ragionamenti anche le famiglie, i cittadini, le istituzioni, gli attori
del territorio e le imprese del territorio, affinché la scuola risponda ai bisogni della comunità nella quale è
insediata. La scuola deve essere attenta all’orientamento degli studenti ed avere una scuola attenta ai
bisogni degli studenti e delle comunità locali. La scuola non deve essere statica, ma dinamica. Le esigenze
dei territori cambiano nel tempo e quindi l’autonomia politica serve per sapersi adattare a questi
cambiamenti anche la scuola.
Il ruolo degli insegnanti è strategico. L’insegnante educa, porta alla luce le attitudini degli alunni.
L’insegnante acquisisce un ruolo al centro dell’azione educativa quando lavora sullo studente. Serve un
nuovo umanesimo. Gli insegnanti devono essere dei devianti positivi per lavorare all’interno dello spirito
degli studenti. Per insegnare l’insegnante deve essere messo nelle condizioni per farlo e queste condizioni
sono in capo ad una buona amministrazione statale. La buona amministrazione deve consentire di avere
tutti gli insegnanti in classe a partire da settembre, in modo che le classi siano ben organizzate e le scuole
possano essere un servizio efficiente per chi vuole imparare e per chi vuole insegnare. L’amministrazione
dello Stato non si deve sostituire agli insegnanti, ma deve dare dei servizi alla scuola. Prendendo ad
esempio un teatro, lo Stato deve organizzare la struttura teatrale, il palco, le luci, le musiche e gli impianti,
organizzare il cartellone, in modo che poi gli attori possano recitare senza preoccupazioni e gli spettatori
possano assistere allo spettacolo traendone beneficio.
Quale è la proposta.
Dobbiamo tenere alcune cose di quello che c’è nella scuola: internazionalizzazione, conoscere le lingue, ma
non perdere le proprie traduzioni e le proprie culture. Sostegno alla disabilità. Necessità di insegnanti di
sostegno: 40 mila insegnanti di sostegno in 3 anni grazie al ministro Bussetti. Innovazione: la metodologia e
la didattica devono stare al passo con le nuove tecnologie. La scuola deve essere stellare: temi che vanno
sempre messi in luce all’interno delle scuole. Importantissimi anche sport e musica.

Lega Lombarda
Lega Salvini Premier
Sezione di Saronno

1
Servono ITS Istituti tecnici superiori: post diploma per formare tecnici esperti. In Germania gli ITS sono
sviluppati tantissimo. Chi frequenta ITS viene assunto con 85%. Nelle nostre zone ci sono tantissime
aziende che si mettono in fondazione con gli ITS per avere persone altamente qualificate per il mondo reale
del lavoro.
Cosa è migliorabile?
Il ruolo dei dirigenti scolastici: governano scuola in modo autonomo, ma non è vera autonomia perché
mancano i soldi. Vanno dati più soldi alle scuole per potenziare il ruolo dell’autonomia scolastica.
La burocrazia scolastica va smantellata. Testo unico del 1994 che richiama norme obsolete che complica e
rallenta il lavoro. Ad esempio per colpa di regio decreto del 1939 non si possono frequentare due corsi di
laurea in contemporanea. Le aziende hanno bisogno di tecnici che abbiano anche conoscenze umanistiche
per capire i dipendenti.
L’orientamento non si deve ridurre all’ultimo anno delle medie, ma bisogna fare un
Potenziamento dell’istruzione da 0 a 6 anni per dare alle giovani coppie una prospettiva di lavoro e di
famiglia. Bisogna dare la possibilità ai giovani di avere figli ed avere un proprio progetto di vita in giovane
età.
Potenziamento della formazione docenti per elevare la qualità della nostra scuola.
Servono dei percorsi didattici che sappiano creare figure professionali. Serve ad esempio un’accademia
della pubblica amministrazione per far entrare i giovani nell’amministrazione degli enti locali, che siano
persone competenti a cui piaccia fare quel lavoro.
Non servono banchi a rotelle se non cambia la didattica. Servono nuovi strumenti didattici: libri elettronici?
Si ma bisogna saperli usare. La didattica a distanza (DAD) va ripensata. Gli ambienti di apprendimento
devono essere migliorati, sia quelli fisici sia quelli virtuali.
Serve parità di genere: attualmente ancora poche ragazze vengono orientate verso discipline scientifico
tecnologiche.
Angelo Veronesi, Vice segretario Lega Lombarda Saronno

14 dicembre 2020 – LEGA LOMBARDA SARONNO: Lucia Castelli “Rotondi e il PD sono smemorati: i Supermercati sono previsti dal PGT della giunta Porro”

«Rotondi e il PD sono smemorati: i Supermercati sono previsti dal PGTdella giunta Porro»

Le parole di Lucia Castelli in risposta al comunicato del consigliere Rotondi.

Saronno, 14 Dicembre 2020
Ogni città deve essere strutturata per tendere a migliorare la qualità della vita sociale e del territorio, dal
punto di vista ambientale e non solo.
Tale principio ha caratterizzato la formulazione del Piano di Governo del Territorio (PGT) adottato e
approvato dalla Giunta Porro nel 2013. Il PGT dell’amministrazione di centrosinistra (tramite soluzioni non
sempre condivisibili dal punto di vista politico) ha progettato uno sviluppo di Saronno tale da garantire ai
cittadini una serie di servizi che rendessero il territorio attrattivo e piacevolmente vivibile.
In applicazione di questo principio, lo strumento urbanistico vigente struttura i vari ambiti di
trasformazione che caratterizzano Saronno in modo tale da realizzare in essi svariate funzioni tali da
rendere autonomi i quartieri. Ogni ambito prevede una percentuale di volume destinata alla residenza, una
percentuale destinata alla funzione direzionale, alla funzione commerciale e ognuno di essi prevede anche
una notevole quantità di suolo destinata a verde.
Nel rispetto di tale previsione del PGT, l’amministrazione Fagioli ha adottato e approvato numerosi progetti
urbanistici relativi ad ambiti di trasformazione che, per lo più, erano aree dismesse e fortemente inquinate.
Le ragioni che facevano sì che il progetto urbanistico si discostasse dalla previsione del PGT sono da
ricercare nella modificazione del perimetro dell’area interessata, oppure nella modificazione delle
percentuali delle funzioni: le proprietà, a parità di volume, hanno quasi sempre preferito incrementare la
funzione residenziale, sacrificando quella direzionale e commerciale.
Appare assai bizzarro quindi che l’attuale maggioranza (che ha approvato il PGT nel 2013) demonizzi
continuamente i piani urbanistici adottati dall’amministrazione Fagioli: essi non fanno altro che uniformarsi
al PGT vigente, anche per quanto riguarda la previsione della funzione commerciale che, anzi,
frequentemente risulta ridotta rispetto a quanto previsto dallo strumento urbanistico.
L’attuale maggioranza sa bene che la “polpetta avvelenata” è stata cucinata da quella stessa
amministrazione Porro che oggi regge la città, così come i tanto disprezzati supermercati sono stati previsti
a chiare lettere nelle schede del PGT del 2013. È tuttavia più comodo e facile discolparsi scaricando le
responsabilità sugli avversari nel momento in cui ci si è pentiti di una scelta fatta a suo tempo. Per
l’amministrazione in carica sarebbe meglio prendere atto delle grandi superfici restituite alla città
completamente bonificate che permettono di moltiplicare gli spazi verdi da dedicare alla socialità.
Un’ultima precisazione: Consigliere Rotondi, il PGT di Saronno non permette la costruzione delle grandi
superfici di vendita. Il ruolo istituzionale che Lei ricopre Le impone di non trarre in inganno i cittadini che le
hanno dato fiducia
Lucia Castelli Lega Lombarda -Saronno

14 dicembre 2020 – AL VIA GLI AIUTI AI CITTADINI CON I TICKET PER LA SPESA

È partita giovedì 10 dicembre la campagna per il sostegno alimentare e le necessità primarie a favore dei cittadini che stanno attraversando un momento di difficoltà dovuto all’emergenza Covid-19.

La formula scelta dall’Amministrazione è quella di buoni spesa da 20 euro ciascuno, utilizzabili nei principali punti vendita della città di Saronno come se fossero normali ticket aziendali (i dettagli saranno forniti alle persone che usufruiranno di questo tipo di assistenza).

«Abbiamo ritenuto opportuno optare per questa soluzione perché la riteniamo la più adatta per aiutare le persone a superare questo momento di difficoltà», spiega l’Assessore alla Coesione Sociale, ai Servizi alla Persona e alle Politiche per le Famiglie, Ilaria Pagani. «Le conseguenze sul mondo del lavoro dell’emergenza legata al Covid-19 hanno purtroppo portato grandi e inaspettate difficoltà a nuclei familiari che normalmente non avrebbero avuto bisogno dell’aiuto del Comune. Come Amministrazione e comunità abbiamo il dovere di sostenere queste famiglie e queste persone, aiutandole a gestire le esigenze del quotidiano per il tempo strettamente necessario al ritorno a quella normalità lavorativa che tutti speriamo possa avvenire nei primi mesi del 2021. Crediamo che, in questo contesto, un buono spesa a sostegno dei bisogni essenziali sia il modo migliore per dare supporto, anche dal punto di vista psicologico, permettendo a tutti di scegliere personalmente quali siano i bisogni primari propri e dei propri familiari senza andare a modificare in maniera significativa le proprie abitudini».

Per accedere a questo tipo di assistenza è naturalmente necessaria una fase d’istruttoria e confronto da parte degli uffici comunali, come indicato sul sito del Comune, che in un’apposita pagina mette a disposizione tutti i documenti necessari e le linee guida di questo progetto.

«Questa iniziativa va a inserirsi nel quadro delle altre attività di contrasto all’emergenza Covid che abbiamo attivato in questi primi mesi della nuova Amministrazione», conclude Pagani. «Questi buoni sono senz’altro un metodo che ci permette di dare un sostegno efficace in tempi rapidi e anche di capire, attraverso il contatto diretto, quali siano le esigenze più stringenti delle persone che si rivolgono a noi. Naturalmente, invito chi si sente in difficoltà a usufruire di questo tipo di supporto presentando domanda entro il 22 dicembre».

Chi volesse maggiori informazioni riguardo a questo progetto, può contattare gli uffici comunali allo 02 967 101.
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Link ai documenti sulla pagina del comune:
https://www.comune.saronno.va.it/servizi/notizie/notizie_fase02.aspx?ID=17857

14 dicembre 2020 – Lega Lom -barda: Le parole del militante saronnese della Lega, Ayman Samir Yacoub, di origine egiziana, sulla condanna alla sezione cittadina riguardo l’uso del termine clandestini.

«La Lega di Saronno non discrimina nessuno, vuole solo il rispetto della legalità»

Le parole del militante saronnese della Lega, Ayman Samir Yacoub, di origine egiziana, sulla condanna alla sezione cittadina riguardo l’uso del termine clandestini.

Saronno, 14 Dicembre 2020
Mi chiamo Ayman Samir Yacoub, sono stato fino a ottobre consigliere comunale e sono da anni militante
della Lega di Saronno. Ho origini egiziane e sono la testimonianza diretta che nessuno nella Lega di Saronno
ha mai fatto discriminazione in base alla provenienza, anzi, i leghisti di Saronno mi hanno sempre fatto
sentire uno di casa.
Sono arrivato in Italia diversi anni fa attraverso i canali autorizzati, sono sempre stato rispettoso delle Leggi,
dei costumi e delle tradizioni locali. Inutile dire che ho sempre lavorato, e mi sono impegnato per la mia
crescita, e per la comunità. Così, quando l’ho chiesto, ho ottenuto la cittadinanza Italiana, di cui sono fiero.
Noi leghisti siamo il primo partito a Saronno e rappresentiamo un popolo di persone pronte ad aiutare il
nostro prossimo: è un aspetto radicato in noi e ne diamo dimostrazioni continue da sempre, però il giusto
desiderio di aiutare il prossimo non deve essere scambiata per arrendevolezza verso l’illegalità, che
difficilmente produce qualcosa di diverso se non altra illegalità.
So che può essere difficile comprendere la realtà delle cose per chi fortunatamente non le ha mai vissute,
ma esiste una grande differenza tra chi lascia il proprio Paese d’origine illegalmente per motivi economici, e
chi fugge per motivi politici, ad esempio perché perseguitato nel proprio paese, o da situazioni limite come
guerre in corso.
Chi viene nel nostro Paese nel rispetto di leggi e cultura locale, è sempre stato ben accetto, ne sono la
dimostrazione. 
Ayman Samir Yacoub Lega Lombarda Saronno

12 dicembre 2020 – LEGA LOMBARDA SARONNO: Vanzulli “Paiosa: un progetto condiviso con il Parco Lura”

«Paiosa: un progetto condiviso con il Parco Lura »

Le parole del consigliere comunale Pierangela Vanzulli, sul progetto della Cascina della Vigna detta Paiosa
Saronno, 10 Dicembre 2020
La travagliata storia che riguarda la Cascina della Vigna, detta Paiosa, si perde negli anni. Sono numerose le
Delibere che si rincorrono sia per quanto riguarda la progettazione, ma anche per la parte concernente la
gestione. Io mi soffermerò, con abbondanza di citazioni riguardanti gli atti, sulla parte procedurale e sui
finanziamenti entrando nel dettaglio di questi ultimi.
Per dare subito un quadro definitivo del costo della operazione, inizio dicendo che si parla di un
investimento di 375.000,00 euro, di cui 169.000,00 euro ottenuti attraverso un finanziamento da parte
della Fondazione Cariplo e poi 206.000,00 euro derivanti dalla somma di alcune annualità delle quote che si
prevedono nel Bilancio, quote destinate quale partecipazione agli investimenti del Consorzio Parco Lura da
parte del Comune di Saronno in qualità di membro del Consorzio stesso.
A questa cifra vanno poi sommati dei contributi aggiuntivi previsti dall’Amministrazione e finanziati con le
entrate al titolo quarto per gli investimenti. Sottolineo che questo progetto relativo alla Cascina della Vigna
è stato portato avanti dalla nostra Amministrazione per la valenza dello stesso sia dal punto di vista
ambientale che anche come punto di aggregazione, ed anche per dare un ottimo servizio ai fruitori del
Parco ed alla cittadinanza.
Un po di storia. Già con le delibere di Giunta n. 39 del 21.02.2013 e n.113 del 30.05.2013 il Comune di
Saronno approvava il “Bando Fondazione Cariplo – per salvaguardare gli spazi aperti in ambito urbano e
peri-urbano – interventi realizzativi – approvazione progetto pilota di ruralizzazione nella Valle del Torrente
Lura, qualificazione e valorizzazione delle pertinenze della Cascina della Vigna”.
Con un successivo atto di Giunta del 2014 veniva approvata la deliberazione che si riferiva agli Interventi
realizzativi e, nella quale, si approvava “il Progetto Pilota di ruralizzazione nella Valle del Torrente Lura,
qualificazione e valorizzazione delle pertinenze della Cascina della Vigna” ed in più veniva effettuata la
rimodulazione del quadro economico.
Fu poi sottoscritto un accordo di partenariato tra il Comune di Saronno (capofila) ed il Consorzio Parco del
Lura, per regolare le relazioni che intercorrevano tra i soggetti che operavano all’interno del progetto. 


Pierangela Vanzulli consigliere comunale Lega Lombarda Saronno

11 dicembre 2020 – #saronnosiprotegge: AVVIATO ALL’EX-BOCCIODROMO ANCHE L’HOTSPOT COVID

VVIATO ALL’EX-BOCCIODROMO ANCHE L’HOTSPOT COVID


Questa mattina, venerdì 11 dicembre, è partito ufficialmente, sotto il tendone dell’ex-bocciodromo di via Piave, anche l’hot-spot Covid per la diagnosi dei pazienti sospetti. Nella struttura, organizzata sotto delle tende fornite da Protezione Civile e Croce Rossa Italiana e allestite grazie alla collaborazione dell’ufficio tecnico del Comune di Saronno e di Saronno Servizi, verranno indirizzati i pazienti per i quali non è previsto l’invio diretto in Pronto Soccorso, oppure quelli il cui fattore di rischio è tale da poter essere seguiti dal medico di base.


Al paziente verrà fatto inizialmente un tampone, in conseguenza del cui esito potrà essere sottoposto immediatamente a esami più approfonditi come analisi del sangue ed ecografia polmonare. Al termine del processo di triage, si stabilirà se la persona potrà proseguire il proprio percorso di cura a casa o se dovrà essere ricoverata. È stata allestita anche una tenda per l’attesa di quei pazienti che verranno ricoverati direttamente dopo la visita.
A occuparsi di tutto questo sono ASST Valle Olona e ATS Insubria che hanno fornito i macchinari necessari e il personale medico e sanitario USCA per il triage.


«Con la partenza anche di questa attività, la nostra città e il nostro territorio si dotano di un importantissimo presidio nella lotta contro il Covid-19», ha dichiarato il sindaco di Saronno Augusto Airoldi. «Lo scenario che abbiamo davanti preannuncia, purtroppo, un rimbalzo del contagio dopo le feste. Se malauguratamente così sarà, oggi siamo attrezzati per arrivarci nelle migliori condizioni possibili, con una struttura pubblica che permetterà di ridurre i disagi dei saronnesi, diminuire la pressione sugli ospedali – in primis il nostro – e garantire una diagnosi più tempestiva. Un grande grazie a tutti i soggetti coinvolti».


L’accesso alle prestazioni gratuite della struttura, come per il punto tamponi partito ieri, non è libero ma gestito attraverso il proprio medico di base, a cui fare riferimento in caso di sospetti sintomi da Covid-19.
#saronnosiprotegge



10 dicembre 2020 – Lega Lombarda :posizione presa da Lucia Castelli riguardo l’apertura dell’Isotta Fraschini

«Isotta Fraschini: prima le bonifiche »

Per garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente ci aspettiamo che la proprietà adotti una vera e propria campagna di bonifiche del suolo, delle acque e degli edifici industriali

Saronno, 10 Dicembre 2020
E’ una bella notizia apprendere che a breve, forse a brevissimo, l’Ex Isotta Fraschini diverrà parzialmente
accessibile al pubblico. Le dimensioni dell’area sono notevoli, la collocazione è strategica e quindi
sicuramente la riqualificazione di quello spazio urbano darà nuovo slancio alla città.
Sull’area in oggetto è stata svolta attività industriale metalmeccanica per parecchi decenni del secolo
scorso, quando ancora non vi era il senso civico del rispetto dell’ambiente e della salute pubblica. L’attività
industriale, se per un verso ha promosso lo sviluppo economico di Saronno, dall’altro ha fortemente
inquinato il suolo e contribuito, negli ultimi decenni di vita dell’attività, a incrementare la presenza di
amianto usato come copertura delle fabbriche.
L’Ex Isotta Fraschini oggigiorno presenta importanti criticità dal punto di vista ambientale: bene farà
l’attuale proprietà a provvedere alla bonifica dello spazio urbano. E’ infatti obbligo della proprietà adottare
tutte le misure per eliminare i rischi ambientali e sanitari derivanti dalla contaminazione: deve essere
evitato con ogni mezzo che le conseguenze dell’inquinamento ricadano sulla collettività. L’attuale proprietà
dovrà fare di tutto per prevenire o eliminare ogni causa che possa costituire una minaccia imminente
all’ambiente e soprattutto alla salute pubblica.
E non è questo un obiettivo di poco conto. Per tutelare la salute pubblica e l’ambiente non sarà certo
sufficiente mettere in sicurezza (ovvero transennare) gli edifici in rovina o delineare percorsi nel verde
sfrondando i rami pericolosi. Queste precauzioni, seppur necessarie, non tuteleranno la salute dei visitatori
dell’Ex Isotta Fraschini, i quali continueranno a calpestare un suolo probabilmente molto inquinato e a
passeggiare tra edifici con presenza rilevante di amianto.
Per garantire la tutela della salute pubblica e dell’ambiente ci aspettiamo che la proprietà adotti una vera e
propria campagna di bonifiche del suolo, delle acque e degli edifici industriali. L’operazione richiederà
qualche anno ma sarà necessaria affinchè l’area possa essere utilizzata per scopi di edilizia privata o, meglio ancora, per scopi pubblici, culturali o naturalistici.
Lucia Castelli Lega Lombarda Saronno

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