29 giugno 2020 – LA SCUOLA SCONFINATA, PER UNA SARONNO DELLE FAMIGLIE, DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI

LA SCUOLA SCONFINATA, PER UNA SARONNO DELLE FAMIGLIE, DELLE BAMBINE E DEI BAMBINI

L’emergenza sanitaria deve rappresentare un’opportunità per ripensare la scuola nella sua globalità di comunità educante, di promozione della salute e di luogo fisico. In questi mesi l’emergenza ha stravolto soprattutto la vita di quei bambini, quelle bambine, quei ragazzi e quelle ragazze che hanno più bisogno di scuola e che – isolati nella didattica a distanza – hanno pagato un prezzo altissimo, anche nella nostra città.

Il tema centrale della nuova scuola è la sua accessibilità nella sua nuova dimensione sia fisica che virtuale.

Le misure di distanziamento previste dai protocolli ridurranno la capacità ricettiva delle aule. Ciascun plesso scolastico potrà ospitare, contemporaneamente, solo una parte dei bambini che compongono la classe. Nasce un fabbisogno di spazi da recuperare e da individuare in modo urgente.

La complessità ed il carattere dirompente dell’emergenza sanitaria suggerisce l’adozione di un nuovo modo di fare scuola anche a Saronno, attraverso una modalità partecipativa che metta al centro delle politiche il benessere delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi che abitano la nostra città o la frequentano per ragioni di studio. La costituzione di un Tavolo permanente di consultazione e coordinamento, del quale l’ente locale assuma la guida e l’indirizzo a tutela dell’interesse generale, costituirebbe la via concreta per dare contenuto e forma a questa partecipazione.

Il Tavolo potrebbe costituirsi attorno ad un Patto di Comunità attraverso il quale insegnanti, dirigenti, genitori, istituzioni, terzo settore e associazioni definiscono insieme un progetto di scuola del territorio, in un sistema integrato di servizi educativi che tenga al centro il bambino in tutte le sue dimensioni di benessere (fisico, emotivo, culturale, alimentare etc) dalla fascia 0-6, a quella della scuola primaria e secondaria di primo grado.

Il Tavolo di coordinamento potrebbe, in tale contesto, porre al centro dell’attenzione degli stakeholders la promozione della salute a scuola durante e dopo l’emergenza covid, per darle nuova centralità, sia dal punto di vista clinico che sotto il profilo psico – pedagogico, in piena e sinergica collaborazione con l’Istituzione Scolastica e nel rispetto dei reciproci ambiti di competenza

Il post emergenza pandemica, con l’avvio del prossimo anno scolastico, metterà le scuole di fronte alla necessità di riprogettare gli spazi e la didattica, affrontando il tema del distanziamento fisico. Perché questa esperienza diventi opportunità di cambiamento, l’ente locale deve affiancarsi alle scuole con alcuni interventi.

La necessità di una azione di sistema, integrata e coordinata, di tutti i soggetti e gli attori del comparto educativo e scolastico, ha in fatti una natura strutturale che traguarda e trascende il solo periodo dell’emergenza sanitaria.

Il Patto di Comunità assumerebbe, in tale prospettiva, una valenza fondativa di una nuova impostazione della politica socio – educativa dalla quale potrebbero derivare diverse proposte: anzitutto una revisione e rimodulazione delle finalità e dei progetti già esistenti sulla scuola in ordine ad un rinnovato ed attualizzato elenco delle priorità, una rideterminazione dei criteri di allocazione delle risorse economiche e di personale nella direzione della promozione di nuovi servizi socio – educativi coerenti con una scuola nuova, la previsione nel bilancio comunale di fondi ad hoc eventualmente derivanti da partecipazione a progetti europei, regionali o di fondazioni, attraverso partenariati pubblico/privato.

La necessità di rinnovare le modalità di coordinamento e interazione tra Comune e ufficio scolastico è del tutto evidente e, tra l’altro, da una interazione più efficacie trarrebbe beneficio la qualità dell’offerta scolastica per i bambini e le famiglie (si pensi, ad esempio, al mantenimento delle classi a tempo pieno e dell’organico adeguato).

Il Tavolo di consultazione e coordinamento avrebbe la possibilità di agire ad ampio spettro, estendendo attraverso i partecipanti la propria azione a dimensioni e servizi paralleli a quelli didattici e scolastici in senso stretto. Ad esempio potrebbe intervenire sulla questione del trasporto casa-scuola, attivando percorsi che consentano un’accessibilità ciclopedonale, realizzando una mirata pedonalizzazione (anche a tempo) delle strade davanti alle scuole, anche per favorire l’autonomia di spostamento e prevedere spazi per le bicilette, organizzando i Pedibus cittadini per raggiungere in sicurezza le diverse sedi scolastiche.

Un ulteriore tema è il potenziamento dell’accessibilità a contenuti e strumenti tecnologici per superare il tema della povertà tecnologica e del digital divide, per garantire a tutti di avere accesso a strumenti e copertura di rete adeguata, eventualmente con hotspot gratuiti, forme di device-sharing e, ove necessario, di supporto formativo per l’uso delle tecnologie.

per la Lista Civica Airoldi Sindaco Sabina Banfi

29 giugno 2020 – Viste le dichiarazioni della Signora Novella Ciceroni che auspicano un possibile riuso privato della struttura dell’ex Asilo Vittorio Emanuele

Viste le dichiarazioni della Signora Novella Ciceroni che auspicano un possibile riuso privato della struttura dell’ex Asilo Vittorio Emanuele II, invitiamo la Signora Ciceroni a visitare la pagina FB del Comitato e, tra le altre sezioni presenti, quella relativa alla Informazioni che è disponibile al link

https://www.facebook.com/comitatoexasiloviamanzoni/?modal=admin_todo_tour&notif_id=1568663818297530&notif_t=page_invite

Non ci si attiva – come ha fatto il Comitato cittadino per l’ex Asilo V.E. II per impedire la svendita di questa struttura storica, e la sua verosimile distruzione per costruirvi l’ennesimo palazzo – per poi proporne un uso privato. La struttura è pubblica e deve continuare ad avere un uso pubblico, con una destinazione proposta dalla prossima amministrazione, visto che questa aveva ben altri obiettivi, dopo avere magari consultato i cittadini su quali siano per loro le migliori alternative di riuso.

Saronno ha fame di spazi pubblici attrezzati, di aree verdi, di piste ciclabili, di cultura, di spazi per i giovani, e in genere di quanto la possa trasformare in una città proiettata nel futuro, ma con il dovuto rispetto e attenzione verso il proprio passato. Non c’è mai stata competizione con Palazzo Visconti, ci mancherebbe altro. Abbiamo assegnato priorità di intervento all’ex Asilo perché questo, al contrario di Palazzo Visconti, non era tutelato da alcun vincolo da parte della Sovrintendenza ed era a rischio.

Ora, grazie agli sforzi del nostro Comitato, il vincolo è stato ottenuto e qualsiasi destinazione pubblica possa avere in futuro, il disegno architettonico e la struttura dell’edificio saranno preservati. Se ne facciano una ragione chi aveva altre idee o interesse sull’area.

Comitato ex Asilo via Manzoni

Franco Casali, presidente

Alessandro Papa, vice presidente

27 giugno 2020 – LA SCUOLA, QUESTA SCONOSCIUTA





LA SCUOLA, QUESTA SCONOSCIUTA


È notizia di queste ore la proposta del governo di riaprire le scuole, di ogni ordine e grado, il 14 Settembre. Siamo pronti? Confrontandoci con diverse insegnanti delle scuole di Saronno, abbiamo saputo che i plessi ad oggi non sarebbero pronti alla riapertura. Il Ministero dell’Istruzione ha divulgato alcune linee guida con l’intento di fornire indicazioni sull’organizzazione degli spazi  e della didattica. Spesso in questo documento viene citato l’Ente locale come soggetto con cui dialogare e collaborare per la realizzazione della riorganizzazione scolastica necessaria a causa del coronavirus.
A Saronno, l’ente locale in questione per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, la scuola primaria e la scuola secondaria di primo grado, è l’Amministrazione Comunale.
Il Comune di Saronno è presente? È disponibile al dialogo e alla collaborazione? Per ora, come ci dicono le insegnanti, tutto tace, in accordo allo stile di questi ultimi cinque anni. I bambini e i ragazzi hanno dovuto adattarsi ad una nuova realtà di vita scolastica da un giorno all’altro senza avere nemmeno il tempo di salutare gli amici e le insegnanti. Sono trascorsi quattro mesi da allora, i bambini/e e i ragazzi/e hanno proseguito il loro percorso con tutte le difficoltà emerse e nella maggior parte dei casi ce l’hanno fatta nonostante siano stati dimenticati dalle istituzioni centrali; anche il campionato di calcio è stato un tema più importante. Gli esperti dicono che potrebbero comunque esserci delle ripercussioni psicologiche dovute allo stato di isolamento sociale. Come dire, i bambini sono stati bravi ma non chiediamogli troppo.
Settembre è come se fosse domani e nonostante questo le scuole sono ancora in alto mare e le insegnanti lasciate sole nella progettazione e realizzazione di questo necessario cambiamento. Se Obiettivo Saronno fosse ora alla guida della città avrebbe un atteggiamento diverso rispetto all’attuale amministrazione: i bambini e i ragazzi sono la nostra risorsa per il futuro e abbiamo il dovere di essere parte attiva nel garantire il diritto alla formazione e allo studio di qualità.
Per questo attiveremmo canali di comunicazione e tavoli di lavoro con le scuole che permetterebbero il confronto di idee e la pianificazione di interventi strutturali efficaci in base alle esigenze. Ad esempio, siamo venuti a conoscenza che la scuola primaria Pizzigoni, in zona piscina, non ha la possibilità di aprire le finestre delle aule perché c’è il rischio che crollino. Come possono le insegnanti di questa scuola garantire l’aerazione e il ricambio d’aria, fondamentale con il covid-19? L’attuale amministrazione potrebbe replicare che non ci sono fondi disponibili per la sostituzione degli infissi.
Ebbene, stante il fatto che a parità di risorse esistenti è bene che una amministrazione decida quali siano le priorità di spesa/investimenti , e che, per Obiettivo Saronno, i nostri ragazzi e il loro diritto all’istruzione sono ai primi posti della classifica , suggeriamo al Comune di informarsi e di partecipare al bando europeo PON FESR asse II “
Adeguamento spazi e aule” la cui finalità è “aumentare
la propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi, attraverso il miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici”. Info al link:
https://www.istruzione.it/pon/avviso_adeguamento-spazi-e-aule.html

Il Comune di Saronno è a conoscenza di questa opportunità?
Le risorse disponibili per gli Enti Comunali negli ultimi anni si sono sempre più ridotte: ecco perché si rende necessaria la creazione , all’interno del Comune, di un team di persone opportunamente formate che si occupino di individuare i bandi regionali, nazionali ed europei, essere capaci di interpretare i requisiti di partecipazione, saper proporre una progettazione adeguata e, una volta vinto, saper gestire bando e annessa rendicontazione al fine di realizzare progetti di rilievo per la città.
L’”Ufficio Bandi” del Comune di Saronno metterebbe le proprie competenze a disposizione anche dei singoli cittadini, delle associazioni, dei commercianti, dei professionisti e delle PMI, rendendo note le opportunità di finanziamento e le agevolazioni esistenti per tutti e aiutando nella gestione del bando individuato.
Obiettivo Saronno crede che un Comune, con le nostre dimensioni e potenzialità, non possa più permettersi di ignorare l’esistenza dei bandi europei e di esimersi dal partecipare ai bandi pubblici per la realizzazione di progetti di una certa entità. L’alternativa è continuare a gestire il quotidiano e a rincorrere le emergenze senza l’obiettivo di dare alla città la svolta che si merita.

27 giugno 2020 – Un nuovo futuro per l’ex Asilo di via Manzoni








Un nuovo futuro per l’ex Asilo di via Manzoni
Ci fa molto piacere che la dichiarazione di interesse culturale per l’ex-asilo di via Manzoni abbia suscitato un vivace dibattito in città. Un’attenzione che in passato non c’è stata, al punto che nessuno – a parte il nostro consigliere comunale Franco Casali che ne aveva discusso in consiglio Comunale e aveva fatto un’Interpellanza in proposito nel maggio 2019 – si era preoccupato che l’amministrazione Fagioli ne avesse previsto la vendita a bilancio, a fine 2018: 1.400.000 euro con cui fare cassa, ammesso che si fosse venduto a quella cifra. Da questo allarme è nato poi il Comitato a difesa dell’ex-asilo, che nelle scorse settimane ha potuto vedere conclusi – per fortuna positivamente – i propri sforzi.
 
Tu@Saronno
si é impegnata sin dalla sua nascita, nell’ormai lontano 2009, a tutelare ambiente, territorio, sostenibilità, sociale, trasparenza e beni comuni e a lavorare per assicurare la comunicazione coi cittadini e soprattutto la loro partecipazione alle scelte importanti per la vita della città.
Per questi motivi ci siamo battuti per un riuso sostenibile della ex ferrovia Saronno-Seregno, per collegare la stazione FNM di Saronno con Ceriano Laghetto e Solaro e i parchi del Lura e delle Groane con un percorso ciclopedonale sicuro e immerso nel verde. Un percorso che potesse essere un’alternativa all’auto e che portasse, un domani, magari sino all’interno dell’area ex Isotta Fraschini e del suo futuro campus, immaginato con lungimiranza e visione da Beppe Gorla e Angelo Proserpio. Per gli stessi motivi abbiamo collaborato con il Comitato #Salvaviaroma che si è opposto, inascoltato dall’amministrazione, all’abbattimento dei bagolari, sostenendo la strada di una proposta alternativa – le opzioni non mancano – che potesse garantire anche la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Quest’ultima vicenda dell’ex-Asilo Vittorio E. II di via Manzoni, dichiarato di “interesse culturale” dal Ministero, ci ha reso felicissimi, dato che lo ha di fatto sottratto a una quasi certa demolizione che avrebbe visto sorgere in centro l’ennesimo condominio. È un luogo che molti saronnesi hanno nel cuore, visto che fino a pochi anni fa ha avuto delle destinazioni d’uso che hanno portato molti a frequentarlo. Chi la pensa diversamente, proponendo interventi privati, forse lo fa perché è saronnese da troppo poco tempo per saperlo, oppure perché lo ritiene – a nostro parere sbagliando – un bene “sacrificabile” al punto da poter essere messo a bilancio, anziché mantenuto nella disponibilità pubblica.
Noi, invece, ci congratuliamo con il Comitato e chi l’ha promosso e sostenuto, proponendo sin d’ora alla prossima amministrazione la sua valorizzazione per un nuovo uso nell’interesse della città. Anche se abbiamo molte idee in propositoaule in centro per gli studenti della biblioteca comunale, spazi per co-working, aule scolastiche attrezzate con PC di ultima generazione per le scuole che non ne dispongono, aule di emergenza per Covid, ecc. riteniamo che un concorso d’idee aperto alla partecipazione dei cittadini possa essere un buon metodo per capire cosa farne.

Ivonne una vita da partigiana – PARTE 1 –

Presentazione all’ auditorium Aldo Moro di Saronno del libro “Ivonne una vita da Partigiana. Presenti Ivonne Trebbi, i coautori (Andrea Favia, Claudio Castiglioni, Claudio Favia, Eleonora Taglia, Giordana Basile, Mariella Misdea), Nicoletta Bigatti e Renato Franchi con il coro. Numeroso il pubblico

28 giugno 2020 – CONSEGNA DELLA TARGA ONORARIA A DON ALDO CERIANI PER I SUOI 40 ANNI DI SACERDOZIO




COMUNICATO STAMPA – CITTA’ DI SARONNO
CONSEGNA DELLA TARGA ONORARIA A DON ALDO CERIANI PER I SUOI 40 ANNI DI SACERDOZIO




(Saronno, 28 giugno 2020) Si comunica che questa mattina alle ore 10 in Prepositurale in Piazza Libertà, è stata celebrata l’Eucaristia solenne presieduta da don Aldo Ceriani. In occasione della preziosa ricorrenza della festa Patronale della Parrocchia, erano presenti alla cerimonia anche il Sindaco Alessandro Fagioli e la Giunta, accompagnati dal Gonfalone. Il Sindaco, al termine della Cerimonia Eucaristica, ha inoltre avuto il piacere di consegnare al Sacerdote la targa onoraria della Città di Saronno per il suo 40esimo anno di Ordinazione Sacerdotale.
“Poter celebrare i 40 anni di don Aldo Ceriani in concomitanza con la S. Messa della festa patronale è un’occasione per ringraziarlo del suo impegno ed operato a favore delle persone. Ci stringiamo attorno a lui con un abbraccio corale da parte di tutta la città.” Commenta il sindaco Alessandro Fagioli.

Da Solomno a Saronno

Da Solomno a Saronno. Presentazione del 3° e 4° volume della serie: “L’istruzione a Saronno – la scuola ieri ed oggi ” e “La vita a Saronno – Dalle corti urbane ad oggi”.

27 giugno 2020 – Che futuro per l’ex Asilo di via Manzoni?






Che futuro per l’ex Asilo di via Manzoni?


Tu@Saronno si é impegnata sin dalla sua nascita nell’ormai lontano 2009 a tutelare ambiente, territorio, sostenibilità, sociale, trasparenza e beni comuni, e a lavorare per assicurare la comunicazione coi cittadini e soprattutto la loro partecipazione alle scelte importanti per la vita della città. Abbiamo creduto e crediamo in maniera convinta che questi siano obiettivi fondamentali su cui lavorare e da perseguire nell’interesse di tutti.
Per questi motivi ci siamo battuti per un riuso sostenibile della ex ferrovia Saronno-Seregno. Per collegare la stazione FNM di Saronno con Ceriano Laghetto e Solaro e i parchi del Lura e delle Groane in un percorso ciclopedonale sicuro ed immerso nel verde. Un percorso che porti chi studia, lavora o si muove per diporto, in sicurezza dove deve andare. Che contribuisca a collegare Comuni e luoghi diversi, magari sino all’interno dell’area ex Isotta Fraschini, nell’interesse del territorio. Per gli stessi motivi abbiamo collaborato con il Comitato di via Roma che intendeva proporre, inascoltato dall’amministrazione, la tutela dei bagolari coniugandola con la sicurezza di pedoni e ciclisti.
Ultimo, ma non meno importante, siamo contentissimi che l’ex Asilo Vittorio E. II di via Manzoni sia stato dichiarato di “interesse culturale” dal Ministero, sottraendolo così a una quasi certa demolizione che avrebbe visto sorgere in centro l’ennesimo condominio.
Ci congratuliamo con il Comitato e chi l’ha promosso e sostenuto, proponendo sin d’ora alla prossima amministrazione la sua valorizzazione per un nuovo uso nell’interesse della città.


Tu@Saronno
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