17 novembre 2020 – QUASI 400 NUOVI CESTINI URBANI PER SARONNO

QUASI 400 NUOVI CESTINI URBANI PER SARONNO
A partire da domani, mercoledì 18 novembre, AMSA – la società appaltatrice del servizio di igiene urbana – provvederà alla progressiva sostituzione dei cestini urbani ammalorati presenti sul territorio di Saronno, posizionando nuovi modelli più moderni ed efficienti. La sostituzione e l’installazione saranno gratuite e a carico di AMSA, costituendo una miglioria rispetto alle condizioni di appalto originariamente concordate.
Saranno quasi 400 nuovi contenitori tra cestini, cestoni e quelli riservati alle deiezioni canine. La loro sostituzione deriva da un’attività di censimento svolta nei mesi scorsi dalla società appaltatrice di concerto con gli Ispettori Ambientali del Servizio Ambiente del Comune, che ha portato a una razionalizzazione dei processi e a un’efficientamento del percorso di raccolta dei rifiuti. L’obiettivo è quello di ottenere svuotamenti più efficaci e di conseguenza una città più pulita in tutti i quartieri e in tutti gli ambiti. Sarà aumentata, per esempio, la dotazione di contenitori per le deiezioni canine nelle aree cani cittadine. Inoltre, una particolare tipologia di cestino (brevetto AMSA), che verrà posizionata nei punti più critici, presenta l’innovativa caratteristica di inviare automaticamente agli uffici un segnale quando é prossima al riempimento, permettendo così il tempestivo intervento degli operatori.
I nuovi cestini, infine, saranno dotati di una griglia posacenere che impedirà il deposito di rifiuti ingombranti, evitando così di compromettere la funzione di “raccolta leggera” per la quale sono stati progettati e posizionati. Un’etichetta ricorderà i tipi di rifiuti che potranno esservi conferiti, definizione che verrà rinforzata attraverso un’apposita campagna di manifesti.
Questo rinnovamento del parco cittadino dei cestini deriva dalla volontà di avere una città non solo più pulita, ma anche più gradevole alla vista; il nuovo design e l’efficientamento nello svuotamento contribuiranno infatti a migliorare anche la qualità del paesaggio urbano.
Dr. Franco Casali – Assessore Ambiente, Mobilità, Politiche Energetiche, Partecipazione


LEGA LOMBARDA SARONNO: Raffaele Fagioli “La Lega appoggia la petizione online per riapertura dei parchi”

«La Lega appoggia la petizione online per riapertura dei parchi»
Raffaele Fagioli motiva l’appoggio della Lega alla petizione online per riaprire i parchi saronnesi
Saronno, 16 Novembre 2020
La scelta dell’amministrazione comunale è sicuramente mossa dai migliori intenti, lo riconosciamo e siamo i
primi ad essere solidali con chi si è trovato a gestire una situazione tutt’altro che facile. D’altro canto però
non possiamo ignorare quando un provvedimento è di scarsa utilità pratica e causa di un malessere
aggiuntivo alla cittadinanza.
Il Sindaco, sicuramente impegnato nella gestione dell’emergenza, può aver perso di vista le criticità che
stanno affrontando le famiglie in questo periodo: i bambini in età scolare stanno vivendo una situazione
che gli impone la frequentazione delle lezioni spesso con l’obbligo di mascherina, le lezioni di ginnastica
sono spesso ferme e in alcuni casi l’intervallo viene fatto passare in classe. La difficoltà di relazione con
compagni di classe ed insegnanti si sommano al precedente lock down e naturalmente vivono il periodo
con particolare senso di oppressione. I genitori di riflesso oltre a gestire la situazione già di per sé difficile
dal punto di vista lavorativo, devono confrontarsi e gestire al meglio i figli spesso comprensibilmente
insofferenti.
In questo quadro le aree verdi sono veramente una soluzione possibile per venire incontro alle esigenze sia
dei genitori che dei figli, i quali, rispettosi delle indicazioni governative, non possono spostarsi oltre 200m
dalla propria abitazione.
Giusto per fare chiarezza anche riguardo ad alcune esternazioni di altri colleghi consiglieri comunali, con il
precedente lock down la chiusura parchi era un obbligo imposto dal DPCM di riferimento e la scelta non era
a discrezione dell’amministrazione comunale. Ora invece sì, e la responsabilità a riguardo sono unicamente
dell’amministrazione Airoldi, che sicuri agisca nell’interesse collettivo, ma ribadiamo che lo sta facendo nel
modo sbagliato.
Senza perdere lo spirito collaborativo, ci uniamo quindi alla petizione online per chiedere
all’amministrazione di ritornare sui suoi passi.
Raffele Fagioli, consigliere comunale Lega Lombarda Sarònn

La petizione si trova qui:


 
https://www.change.org/p/
sindaco-saronno-riaprire-i-
parchi-chiusi-per-i-bambini?
utm_source=share_petition&utm_
medium=custom_url&recruited_
by_id=404295c0-2812-11eb-8012-c78618bf9bb2



 

 
Cordiali saluti,

Ufficio Stampa Lega Lombarda Sarònn

 
I




14 novembre 2020 – Depalo “Airoldi si dimentica dei disabili”

Lega Lombarda
Lega Salvini Premier
Sezione di Saronno

Comunicato Stampa n. 74/2020:

«Airoldi si dimentica dei disabili»Andrea Depalo riapre la questione parcheggi, ponendo l’accento riguardo gli stalli riservati ai disabili,dimenticati dal Sindaco Airoldi

Saronno, 14 Novembre 2020
Apprendo con dispiacere che il Sindaco Airoldi, attraverso un’ordinanza già ritenutain sufficiente dal
Consigliere Guzzetti, si sia dimenticato, purtroppo già in uno dei suoi primi atti, dellepersone con disabilità.
Non è infatti chiaro se i mezzi appartenenti alle persone con disabilità, muniti di apposito permesso,
possano fruire della sosta negli stalli a loro riservati, senza incorrere in contravvenzioni, anche durante la
pulizia strade.
Come già avvenuto in diversi Comuni un’ordinanza potrebbe finalmente chiarire che, la sosta sarebbe
comunque permessa negli appositi spazi, evitando a persone con disabilità di essere multate per divieto di
sosta in una via soggetta al lavaggio strade.
Questo chiarimento, già utile di suo, avrebbe un’utilità maggiore “ai tempi del covid”.
Si eviterebbe, infatti, a persone chiuse in casa a causa del loro stato di fragilità, di dover uscire più volte per
spostare la macchina, contravvenendo di fatto alla necessaria sorveglianza sanitaria, che la loro condizione
impone.
Un piccolo gesto di attenzione, che avrebbe potuto far fare “bella figura” al Sindaco Airoldi. Purtroppo ciò
non è avvenuto nel grande classico “non ci avevo pensato”, un atteggiamento che non ti aspetteresti da chi
si è proclamato “Sindaco di tutti”, quindi anche di chi ha il “contrassegno invalidi” in macchina.

Andrea Depalo Responsabile disabilità Lega Saronno

13 novembre 2020 -TURBA (REGIONE LOMBARDIA)_“I RITARDI DI ARCURI BLOCCANO 225 MILIONI DI EURO PER IL SISTEMA SANITARIO LOMBARDO”

COMUNICATO STAMPA

Comunicato Stampa SOTTOSEGRETARIO CON DELEGA AI RAPPORTI CON IL CONSIGLIO REGIONALE – FABRIZIO TURBA

(Milano, 13 novembre 2020) “La Lombardia avrebbe potuto usufruire di 225 milioni di euro per l’emergenza sanitaria ma questo non è avvenuto a causa dei ritardi del Commissario straordinario Domenico Arcuri”. È la denuncia lanciata dal sottosegretario di Regione Lombardia con delega ai Rapporti con il Consiglio regionale, Fabrizio Turba.
“Il Governo – ha spiegato – aveva stanziato tali risorse in estate ed erano state inserite nel Piano di riordino della rete ospedaliere; come previsto dal DL 34/2020 le risorse non sono state trasferite alle Regioni ma stanziate al Commissario.
Sarebbero servite per 235 interventi presso le aziende sanitarie pubbliche con dotazione di attrezzature e mezzi di soccorso mobili, che certamente avrebbero contribuito a una migliore gestione dell’emergenza, come l’aumento di nuovi posti di terapie intensive e di respiratori polmonari per gli ospedali lombardi, tra cui quello in Fiera. In questi mesi le Regioni hanno più volte sollecitato il Commissario per avere informazioni sulle modalità di attuazione del piano ma non sono mai arrivate risposte concrete e certe con una clamorosa perdita di tempo”.
“A metà ottobre – ha spiegato ancora l’esponente regionale – il Commissario non aveva ancora completato le gare per l’acquisto delle attrezzature e solo a fine ottobre rendeva disponibili gli elenchi delle imprese da assoggettare a successiva procedura da parte delle aziende sanitarie.
Ancora ritardi fino al 2 novembre, giorno in cui arrivano le indicazioni per poter progettare e realizzare gli interventi, quando però ormai la situazione in Lombardia era diventata drammatica. Inoltre, nuovi ritardi vengono registrati per l’acquisto delle apparecchiature, con l’ulteriore aggravante di escludere la possibilità di acquisire autonomamente ventilatori polmonari per i quali la Regione aveva espresso massima urgenza”.
“La gestione dell’emergenza da parte di Arcuri – ha sottolineato il sottosegretario – è totalmente fallimentare con un danno enorme per i Lombardi. È importante che in un momento così delicato tutti si assumano la propria responsabilità senza accusare sempre e solo Regione Lombardia, che con tantissime difficoltà sta cercando di gestire al meglio anche questo periodo di sofferenza”.

13 novembre 2020 – L’Amministrazione Comunale, visto il minor traffico veicolare dovuto alle chiusure volute dal DPCM del 3 Novembre 2020, ha valutato di attivare due cantieri in due diverse vie della città

L’Amministrazione Comunale, visto il minor traffico veicolare dovuto alle chiusure volute dal DPCM
del 3 Novembre 2020, ha valutato di attivare due cantieri in due diverse vie della città, al fine di
risolvere problemi di rilevante importanza per i cittadini che li hanno da tempo segnalati.
Per consentire lavori di sostituzione di chiusini,
Lunedì 16 Novembre 2020, dalle ore 8.30 alle ore 17.00, Via MARCONI sarà
chiusa al traffico veicolare nel tratto compreso fra via Manzoni e Via XXV Aprile;
Sarà consentito il transito dei soli residenti in uscita dai passi carrai.
Al traffico veicolare proveniente da Via Manzoni è comunque consentita la svolta
verso est;
DEVIAZIONI del TRAFFICO
Il traffico veicolare proveniente da Via Caduti Liberazione è deviato in Via
Milano, eccetto transito locale, che potrà accedere da Via Cesati, Via IV
Novembre in direzione Via Stampa Soncino/Leopardi/Antici;
I Bus extraurbani sono deviati su Via Piave/Lombardia/Varese e Via
Milano/Lombardia;
Per i Bus urbani sono modificate le linee di percorrenza;
Per consentire lavori di apertura caditoia per il deflusso dell’acqua piovana e collegamento
della stessa a quella esistente più vicina,
i giorni 17, 18, 19 Novembre 2020, dalle ore 8.30 alle ore 17.30, Via VARESE,
nella sola direzione SUD, sarà chiusa al traffico veicolare nel tratto compreso fra
Via Padre Giuliani e via Pacinotti; sarà consentito il transito dei soli residenti in
uscita dai passi carrai.
DEVIAZIONI del TRAFFICO
Il traffico veicolare proveniente da Via Varese (nord) è deviato in Via Padre
Giuliani.
Bus extraurbani sono deviati sull’asse Via Padre Giuliani/Sampietro.
Ing. Novella Ciceroni 
Assessore con deleghe ai Lavori Pubblici, Decoro Urbano, Innovazione
Comune di Saronno (VA)

11 novembre 2020 – «Peccato per l’ordinanza sui parcheggi. Un’occasione sprecata» Riccardo Guzzetti replica all’ordinanza dei parcheggi del Sindaco Airoldi

Comunicato Stampa n. 73/2020:
«Peccato per l’ordinanza sui parcheggi. Un’occasione sprecata»
Riccardo Guzzetti replica all’ordinanza dei parcheggi del Sindaco Airoldi
Saronno, 11 Novembre 2020
A seguito della richiesta del Consigliere della Lega Riccardo Guzzetti al sindaco Airoldi con l’ordinanza 6/11 il sindaco ordina che fino al 20 novembre prevede:
• Nessuna limitazione oraria nelle zone a disco orario;
• Restano confermate, soste a pagamento, divieti nelle aree residenti, divieti nelle aree soggette a pulizia strade nei giorni ed orari previsti dalla segnaletica stradale ed in tutte le aree destinate a particolari veicoli ed utilizzatori (Bus, invalidi, carico/scarico, taxi, mezzi di soccorso).
• In considerazione dell’impossibilità di modificare la segnaletica orizzontale e verticale in essere, la presente ordinanza ha valore dalla pubblicazione e portata a conoscenza dei cittadini residenti mediante il sito comunale e gli organi di informazione.
“Apprendo con dispiacere” commenta Guzzetti “che il sindaco abbia declinato la nostra disponibilità a collaborare nel bene della città e dei cittadini, attraverso un’ordinanza e senza nemmeno rispondere alla mia interrogazione, che chiedeva proprio delucidazioni nel merito della questione. Ritengo che la scelta di eliminare le limitazioni solo nelle zone a disco orario sia insufficiente e non tiene conto del fatto che i residenti oggi si spostano a Saronno in auto per fare anche dei piccoli acquisti, garantire gli stalli blu gratuitamente potrebbe spingere molti saronnesi a usufruire del commercio offerto dalle nostre botteghe cittadine, già oggi provate da semichiusure e fortissime limitazioni. Prendiamo esempio da comuni vicino a noi come Monza e Milano, che hanno sospeso il pagamento dei parcheggi delineati da strisce blu e hanno anche sospeso le multe alle auto per il lavaggio stradale, perché è ovvio come i cittadini in quarantena obbligatoria non possano uscire di casa per spostare l’auto. Il consigliere leghista però è ottimista “la nostra voglia di proporre, collaborare e aiutare Saronno e i saronnesi non si ferma davanti al silenzio dell’amministrazione, continueremo anzi a confrontarci con i cittadini e con le categorie per proporre soluzioni utili alla città. Sperando di essere ascoltati.”
Riccardo Francesco Guzzetti consigliere comunale e coordinatore Lega Giovani Varesotto

11 novembre 2020 – «Lodevole l’intento, ma la chiusura parchi è inutile» Lucia Castelli sull’ordinanza che chiude al pubblico alcuni parchi cittadini

Comunicato Stampa n. 72/2020:
«Lodevole l’intento, ma la chiusura parchi è inutile»
Lucia Castelli sull’ordinanza che chiude al pubblico alcuni parchi cittadini
Saronno, 11 Novembre 2020
Abbiamo appreso che l’Amministrazione Comunale ha deciso di chiudere al pubblico alcuni parchi cittadini, allo scopo di inibire una delle possibilità di creare assembramenti, quindi per prevenire il numero di contagi.
Comprendiamo che la situazione sia difficile e le pressioni tante, per tanto riconosciamo il meritevole intento dell’amministrazione nel cercare di contenere il possibile diffondersi del virus, tuttavia la formula così considerata ci induce a fare alcune considerazioni di carattere strettamente pratico.
In primo luogo è probabile che in questi giorni i parchi cittadini siano frequentati da ragazzi e studenti durante le ore di libertà dalle lezioni scolastiche, e certamente la chiusura di alcuni parchi non scoraggerebbero i giovani dall’incontrarsi. Troverebbero altri parchi aperti, piazzette o luoghi dove trascorrere qualche ora tutti insieme, come è anche comprensibile che i ragazzi facciano. Se una parte del target fosse stato individuato nei ragazzi e negli studenti, non è quindi la chiusura di alcune aree verdi a disincentivarne i ritrovi dei giovani.
In secondo luogo i parchi sono spesso luoghi di passeggio e chiacchiera per le persone anziane. Costoro, una volta reso inaccessibile il parco più vicino a casa, si accontenterebbero di una panchina lungo la strada per ritrovarsi e farsi un po’ di compagnia. Anche in questo caso verrebbe vanificato l’intento dell’Amministrazione Comunale di evitare possibili assembramenti chiudendo i parchi pubblici.
Se poi si considera che le ore di luce in questo periodo sono poche e diminuiranno con il passare dei giorni e le temperature presumibilmente si irrigidiranno, la tendenza a stare fuori casa per più tempo si verificherebbe sempre meno, quindi è evidente che il provvedimento risulti grossomodo inutile.
Peraltro questa decisione, ribadiamo a fronte di un lodevole intento, priva la città di un momento di svago per i cittadini, tra cui famiglie e bambini che sentono il parco come luogo di divertimento e normalità in un momento difficile e di forte pressione per tutti, senza andare a risolvere empiricamente la diffusione del virus.
Chiosa il consigliere comunale Raffaele Fagioli, “Nella stragrande maggioranza dei casi i cittadini hanno usato gli spazi verdi limitrofi alle proprie abitazioni, con cura e responsabilità, in ottemperanza alle indicazioni espresse nel DPCM, quindi a fronte di queste considerazioni interrogheremo il Sindaco su quali siano le reali intenzioni a sostegno di tale ordinanza.”
Lucia Castelli. Lega Lombarda Sarónn

11 novembre 2020 – l PD insiste su difesa dell’Ospedale e migliore organizzazione dell’emergenza: Più medicina di base, più presidi ospedalieri sui territori, più assunzioni. di Mauro Rotondi, consigliere Comunale Saronno, assemblea regionale PD

Il PD insiste su difesa dell’Ospedale e migliore organizzazione dell’emergenza: Più medicina di base, più presidi ospedalieri sui territori, più assunzioni.
di Mauro Rotondi, consigliere Comunale Saronno, assemblea regionale PD
La recente dichiarazione del Presidente della Commissione Sanità di Regione Lombardia sull’ospedale di Saronno ci stupisce e ci dà modo di approfondire alcune questioni.
Per la cronaca il Presidente della Comm Sanità ha invitato il Sindaco Airoldi a farsi vivo in Regione per sostenere l’Ospedale di Saronno. Orbene, la dichiarazione ci sembra la solita provocazione così come l’uso dell’ironia. Che c’entra l’attuale Sindaco? E se vogliamo essere precisi, qualcuno ricorda forse risultati eclatanti della precedente amministrazione in materia di gestione emergenza Covid e difesa dell’Ospedale?
A volte distogliere l’attenzione dal problema è spesso un modo efficace per nasconde le proprie responsabilità. Si dà il caso infatti che la competenza in materia di sanità è di Regione Lombardia così come ogni regione è responsabile della propria sanità. La nostra regione, eccellenza nel campo della ricerca e delle specializzazioni, durante la pandemia ha tuttavia mostrato pesanti inadeguatezze nella medicina di base e di prossimità, al contrario di altre regioni, capaci di impattare meglio sull’emergenza grazie a un sistema più snello e meglio organizzato sul territorio.
Il Covid ha di fatto evidenziato tutte le pecche del sistema lombardo caratterizzato negli anni da tagli e riorganizzazione del sistema con diversi presidi ospedalieri smantellati in favore della sanità privata, indebolimento della medicina di base, scarsa prevenzione delle malattie croniche, mancanza di promozione di stili di vita sani, assenza di ricambio del personale. In uno dei territori più densi e inquinati d’Europa il sistema lombardo è imploso con l’arrivo del Covid. Come evidenziato nell’ultima puntata della trasmissione Report, in questi casi a speculare c’è sempre qualcuno, a perderci sono i cittadini, smarriti e indifesi nell’affrontare la drammatica attualità.
In questo scenario, l’Ospedale di Saronno ha pagato amaramente le conseguenze con diminuzione di personale e cancellazioni di reparti e servizi. L’attuale vicenda su vaccini antinfluenzali e assenza di un presidio per tamponi è solo l’ ultima in ordine cronologico. Tali azioni sono andate purtroppo nella direzione di declassare il presidio di Saronno dalla fascia di primo livello, quella con tutti gli standard ospedalieri, qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi previsti dal Decreto Ministeriale n. 70, Aprile 2015. Le lodevoli iniziative del Comitato Ospedale e la recente raccolta firme non sono bastate a fermare il depotenziamento dell’Ospedale, un processo accelerato dalla trasformazione della struttura in presidio Covid. Gli stanziamenti di fondi sbandierati in questi anni non hanno ad oggi cambiato il corso degli eventi. Tali somme, infatti, o non son state mai spese o sono state dirette all’ordinaria manutenzione dei reparti rimasti, rimanendo il ripristino dei reparti smantellati argomento assente dall’agenda.
La situazione non ci lascia pertanto indifferenti. Come PD sproneremo i nostri rappresentanti regionali affinché si battano per riportare il nostro Ospedale a Presidio di primo livello. Non possiamo permetterci distrazioni e saremo fermi sulle questioni: più medicina di base, più presidi ospedalieri sui territori, più assunzioni. I recenti tagli di strutture avvenuti in Valtellina a Morbegno, Chiavenna, Sondalo e in altre località lombarde sembrano tasselli di un disegno preciso e ci obbligano a pensare a una difesa collettiva e condivisa del sistema sanitario lombardo.
Per questi motivi, se la situazione non cambierà, quando ci sarà consentito, non escludiamo di mobilitare al Pirellone i rappresentanti del comune di Saronno e dei paesi vicini a difesa del nostro ospedale. Già da ora chiediamo invece il ripristino della medicina territoriale per una più efficiente organizzazione dell’emergenza. La difesa della sanità pubblica è una battaglia di civiltà in cui tutti i cittadini, a prescindere dal colore politico, devono sentirsi coinvolti. In gioco c’è il futuro e ora anche il presente.
Mauro Rotondi
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