18 giugno 2020 – eri abbiamo assistito, molto perplessi, alla diretta su ilSaronno durante la quale il Presidente leghista della Commissione regionale sulla Sanità, Emanuele Monti, il Sindaco Alessandro Fagioli ed il DG dell’ASST Valle Olona, Eugenio Porfido …







Ieri abbiamo assistito, molto perplessi, alla diretta su ilSaronno durante la quale il Presidente leghista della Commissione regionale sulla Sanità, Emanuele Monti, il Sindaco Alessandro Fagioli ed il DG dell’ASST Valle Olona, Eugenio Porfido, hanno illustrato il nuovo piano d’investimenti per l’Ospedale di Saronno.
E’ evidente che non si può che essere contenti dell’investimento programmato per circa 23 milioni di euro, ma, a ben vedere, il piano tanto trionfalisticamente esposto ieri dai due noti esponenti leghisti rappresenta più ombre che luci per il futuro del nostro Ospedale.
E tali ombre si proiettano nefaste sul futuro dell’Ospedale di Saronno.
Vediamo perché.
Intanto dei 23 milioni, una rilevante quota pari a circa 12 milioni era stata deliberata negli anni scorsi per interventi non più differibili.
In particolare ci sono poco più di 4 milioni di euro per adeguamenti antincendio nelle varie palazzine e, si osserva, l’alternativa al non fare questi lavori, sarebbe stata quella di chiudere le palazzine interessate (DGR 2111/2014 e DGR 1725/2019).
Poi c’è la tanto attesa TAC per euro 650 mila (DGR 770/2018) – spesa non più differibile pena il venir meno delle funzioni diagnostiche del nosocomio
Vi è la rimodulazione percorsi pronto soccorso per € 185.000 (DGR 770/2018), da considerarsi quale spesa tanto più necessaria quanto più si consideri che la gran parte dei contagi nei P.S. sono stati conseguenti alla commistione dei vari percorsi
E’ prevista la spesa di circa 6 milioni per 3 nuove sale operatorie (DGR 6548/2017) ma c’è chiedersi per quali reparti verranno attivate queste nuove unità e se c’è effettivamente una volontà di ripotenziare qualche specialità.
Infine ci sono spese per manutenzione straordinaria per impianti tecnologici per circa 1 milione di Euro – anche qui l’alternativa a non farli sarebbe stata quella di chiudere i reparti serviti dagli impianti in questione.
Quindi, si tratta, per la rilevante quota di circa 12 milioni di Euro, di spese già deliberate da tanti anni e per interventi non più differibili, pena la chiusura dell’Ospedale.
Quanto ai nuovi investimenti pari ad € 11 milioni non c’è da stare affatto allegri.
Ben 11 milioni verranno destinati ad interventi sulla palazzina marrone per realizzare un reparto “covid” con attrezzature da terapia intensiva e sub intensiva. Tempi di realizzazione 28 mesi… cioè 2 anni e mezzo quasi.
Quindi in poche parole un ospedale da costruire sul modello di quello realizzato in pompa magna a Milano Fiera: 21 milioni di Euro spesi per i pochissimi pazienti (per fortuna) dispersi negli ampi e magnifici spazi!
Si vuole fare una cosa simile anche a a Saronno. Il tutto tra due anni e mezzo quando, si spera, il covid sarà solo un tragico ricordo.
Altri soldi dei contribuenti gettati via dalla finestra con l’aggravante che, stante il grandioso progetto Fagioli-Monti-Gallera, altre risorse difficilmente verranno destinate al nostro Ospedale che, a questo punto, è destinato a morire.
#riprendiamociilnostroospedale
Partito Democratico Saronno

18 giugno 2020 – Saronno ha bisogno di visione e progettualità innovative





Saronno ha bisogno di visione e progettualità innovative


Il futuro di Saronno è legato alla soluzione di tre grandi temi di politica locale: lo sviluppo socio – economico sostenibile, la valorizzazione dei giovani e del capitale umano, la promozione di un tessuto sociale inclusivo e aperto. Sono temi ricorrenti nelle agende politiche. La differenza tra buone e cattive politiche è determinata dalla visione e dalle progettualità. La nostra visione è orientata all’innovazione.


La collocazione geografica di Saronno è invidiabile ed oggi largamente sotto utilizzata.
Saronno ha tutte le caratteristiche per essere una Città di medie dimensioni di stampo europeo, per qualità della vita ed opportunità.


In campo socio – economico immaginiamo una Città delle nuove tecnologie, della manifattura digitale, dei servizi di connettività, delle opportunità professionali capaci di soddisfare anche le più esigenti aspettative e, per tale ragione, ampie e diffuse. Vediamo una Città avanzata che aggancia i trend di crescita europei attraverso lo sviluppo delle imprese del territorio, la forte connessione col sistema infrastrutturale circostante e la città metropolitana di Milano. Per fare questo è necessario investire in politiche di sviluppo, creare condizioni di contesto favorevoli allo sviluppo di attività ad elevato contenuto tecnologico, nel manifatturiero e nei servizi, che stimolano opportunità occupazionali e di crescita per l’intero territorio.


In una società “tecnologica” la valorizzazione del “capitale umano” assume un rilievo dominante nella necessità e volontà di conferire allo sviluppo un volto “sostenibile” e, appunto, “umano”.
Saronno è circondata dalle migliori e più importanti università a livello internazionale. La sua collocazione geografica, ancora una volta, le consente di avere una visione ampia e di allacciare relazioni funzionali sia con gli atenei Milanesi, sia con le sedi universitarie di Varese, Como, Novara e la LIUC di Castellanza.
Immaginiamo una Saronno capace di attrarre giovani studenti e di proporre loro percorsi formativi e di crescita convergenti e sinergici alla ricca e qualificata offerta accademica del territorio, ma anche un luogo dove abitare a prezzi più contenuti rispetto a Milano, Varese, Como. Immaginiamo Saronno Città degli Studenti, della formazione qualificata e della collaborazione virtuosa tra Scuola e Impresa per offrire ai giovani un backgorund formativo più completo e ricco. Vediamo, ad esempio, un Istituto Tecnico Superiore (corsi di elevata specializzazione post diploma) in Città nel quale formare figure specializzate in modo coordinato col tessuto produttivo ed accademico.


L’inclusione sociale passa attraverso la valorizzazione delle reti di sostegno ed accompagnamento dei soggetti più esposti alla condizione di fragilità sociale. La complessità delle situazioni di fragilità impone un approccio “sistemico”, nel quale la cabina di regia è affidata all’Amministrazione Comunale, ma che deve arricchirsi e completarsi con il qualificato coinvolgimento dei corpi intermedi che esercitano istituzionalmente le funzioni di rappresentanza. Associazioni di volontariato, istituzioni locali, associazioni datoriali e sindacali, devono tornare ad essere interlocutori diretti e quotidiani dell’Amministrazione Comunale nella continua azione di intercettazione di istanze, bisogni, aree di intervento e di co – progettazione di politiche e servizi.


Noi siamo convinti sia giunto il momento storico per Saronno di passare da una amministrazione priva di progettualità e di visione ad una nuova fase di sviluppo ed innovazione sostenibili.


Per la Lista civica Augusto Airoldi Sindaco
Pietro Insinnamo

18 giugno 2020 – RISPOSTA ASSESSORE VANZULLI al consigliere BANFI





OGGETTO:
RISPOSTA ASSESSORE VANZULLI
Mi richiedono un commento sull’articolo del Consigliere Banfi che ha come titolo “Il mistero del porcellino leghista” relativo a come la sottoscritta sia riuscita a mettere da parte 1 milione di euro in 2 anni per partecipare al bando di cofinanziamento Statale circa la nuova scuola Rodari.
Le domande che vennero poste si riferiscono al “dove sarà il porcellino di Fagioli e Vanzulli?” e “ come sia stato possibile da un lato “mettere via” dei soldi per un progetto che forse avrebbe potuto non essere finanziato e dall’altro non aiutare i saronnesi in difficoltà”.
Prima di tutto occorre chiarire che per quanto riguarda questo bando si stà parlando di investimenti e non di spesa corrente che per liturgia di Bilancio finanzia tutte le spese che l’Ente Comune sostiene per le esigenze dei cittadini compresi gli interventi dei Servizi Sociali.
Quindi i soldi che secondo Banfi noi abbiamo “messo via” per questo progetto non potevano essere utilizzati per aiutare i saronnesi in difficoltà.
Mi si faccia poi credito nel pensare che la nostra Amministrazione, che elargisce in interventi di vario tipo per il Sociale la somma di più di 6 milioni di euro all’anno, non sarebbe stata così miope da “blindare” su un progetto che dipendeva dal aggiudicarsi il bando, delle risorse che potevano servire per i cittadini in difficoltà.
Quindi le somme accantonate per poter cofinanziare il progetto derivano da mutui che , lo ripeto, per liturgie di bilancio, non possono essere utilizzati per spese correnti.
Circa il Bando della Rodari, abbiamo effettuato varie riunioni per capire il da farsi ed abbiamo variato il piano delle opere pubbliche utilizzando i mutui a copertura di detta operazione perché ho fatto alcune considerazione che mi portavano ad affermare che fosse il mezzo più snello con cui operare.
In più se non fossimo stati aggiudicatari del bando poco male non avremmo acceso i mutui , nel contempo non avremmo neppure tenute ferme delle risorse disponibili per altre opere pubbliche “necessarie e certe”.
L’Assessore al Bilancio si occupa anche di strategie non solo di “trovare i soldi” affinchè Sindaco ed Assessori possano portare avanti il Programma di questa Amministrazione.
Per esempio, è sempre stato mio imperativo categorico insistere sul rimpinguare il Fondo Crediti di dubbia esigibilità anche oltre la percentuale prevista dalla Legge.
Ad oggi è proprio attingendo al Fondo, come ci permette il Decreto Salva Italia, Fondo di più di 4 milioni di euro (ecco il mio salvagente!) che possiamo non tagliare delle spese che equivalgono a servizi ai Cittadini.
L’emergenza Covid ha determinato delle minori entrate secche per il Comune che copriremo con parte del Fondo evitando così un drastico taglio delle spese che, lo sottolineo, equivarrebbe a minori servizi ai Saronnesi.
Tornando alla nuova Rodari, per poter partecipare al bando prevedemmo una variazione di Bilancio che ci permise di mettere a disposizione la prima parte di nostra competenza già nell’anno di presentazione del progetto.
Se non avessimo partecipato sicuramente ci avrebbero tacciato di negligenza per non aver tentato di usufruire di una opportunità così importante che ci permetteva di avere un scuola nuova e funzionale.
Non c’è alcun mistero, gli atti sono pubblici e dagli stessi si evincono i passaggi effettuati.
In più le variazioni ci permettono durante l’esercizio di modificare i finanziamenti delle opere e svincolare le cifre per altri interventi che si reputano più urgenti e necessari.

17/06/2020n – VIA LEONARDO DA VINCI AL MATTEOTTI: E’ DOVEROSO FARE CHIAREZZA E RISTABILIRE LA VERITA’




17/06/2020n – VIA LEONARDO DA VINCI AL MATTEOTTI: E’ DOVEROSO FARE CHIAREZZA E RISTABILIRE LA VERITA’
Si rimane basiti nel leggere il comunicato del Consigliere leghista Sala sulla grave situazione di degrado, di violenza, di inciviltà presente da tempo nel quartiere Matteotti in Via Leonardo da Vinci, che preoccupa i residenti e non permette loro di dormire e recentemente di nuovo esplosa.


Sala ammette che il problema nella via persiste da “decenni” e nonostante questo, in questi cinque anni, l’amministrazione non ha mosso un dito. Solo pochi giorni fa, visto che siamo alle porte della campagna elettorale, il Primo cittadino ha incontrato i residenti della zona. Apparenza o desiderio concreto di affrontare e risolvere? A seguito della sua comparsa ha emesso l’ordinanza urgente n. 82 del 08/06/2020 in materia di igiene e sanità pubblica con la quale ha ordinato la chiusura delle aree con recinzioni, il taglio di siepi e il trasferimento dello skate park in un’altra zona. Il Sindaco è convinto di risolvere efficacemente i problemi di inciviltà, violenza e criminalità con queste azioni “di privazione e chiusura”?
Le recinzioni posizionate da poco sono state danneggiate e l’Amministrazione rimane “sorpresa” per questo atto che viene definito uno “strano episodio improvviso”. Ovvero, questo secondo Sala sarebbe un fulmine a ciel sereno? In un quartiere che subisce questi episodi di violenza da tempo, come ci si può aspettare una reazione diversa? L’amministrazione ha una visione distorta della realtà e tenta di confondere i cittadini. Non si ferma e ci mette il carico: “il danno alle recinzioni è la conseguenza di un preciso disegno messo in atto per destabilizzare l’amministrazione e influenzare l’opinione pubblica”. Rimaniamo senza parole per questa dichiarazione che, in modo tutt’altro che velato, pare essere una chiara strategia di rivoltare la frittata offendendo l’intelligenza dei cittadini. Siamo convinti, invece, che le persone siano in grado di giudicare l’operato dell’amministrazione di questi cinque lunghi anni dove ha regnato l’immobilismo.
Obiettivo Saronno affronterebbe la situazione in un altro modo, come già raccontato quasi un anno fa quando fummo addirittura accusati che il problema non esisteva e di esserci inventati tutto. Il primo deterrente sarebbero le telecamere – ora inesistenti – installate nelle zone più critiche, sorvegliate in tempo reale per consentire interventi immediati in caso di situazioni di pericolo, vandalismo e criminalità. Poi progettare e realizzare la riqualificazione delle aree comuni presenti nel quartiere in modo che possano essere vissute serenamente dalle famiglie, dai ragazzi e dai nonni senza trasformarsi in luoghi dove regna la delinquenza a causa della loro posizione nascosta tra gli edifici. Per concretizzare questa proposta pensiamo alla collaborazione con le associazioni sportive e di volontariato presenti sul territorio e con finanziatori privati come già avvenuto in altre realtà della città.
Cara Amministrazione, i cittadini hanno il diritto di vivere la città e non di subirla. Come dice il proverbio “Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine”.

17 giugno 2020 – Il manifesto di Augusto Airoldi Sindaco.





Da oggi i saronnesi potranno vedere i manifesti della campagna con cui lancio la mia candidatura a sindaco della città. Un passo importante perché, dopo mesi in cui – insieme alle persone che mi accompagnano in questo percorso – non ho potuto incontrare i cittadini, con questo evento ci metto letteralmente e per la prima volta “la faccia”.


Vivessimo tempi normali, oggi già sapremmo chi sarebbe stato eletto nuovo Sindaco di Saronno. Ma non viviamo tempi normali e siamo all’inizio della campagna elettorale. La nostra città, il nostro paese, il mondo intero sono stati aggrediti dall’emergenza Covid-19 e i tre mesi appena passati sono stati di grande emergenza invece che di confronti, dibattiti, proposte, incontri con i cittadini.


Nessuno può dire, oggi, se – come tutti speriamo – il periodo peggiore sia alle nostre spalle. Giorni bui che hanno visto ammalarsi e in alcuni casi, purtroppo, morire tanti nostri concittadini. Giorni in cui abbiamo vissuto chiusi in casa senza relazioni sociali dirette, leggendo della grande pressione a alla quale era sottoposto il nostro ospedale, a cui va nuovamente la mia gratitudine. Giorni nei quali, in molti, hanno cercato di dare il proprio contributo per sostenere le grandi fragilità che l’emergenza Covid-19 ha portato in città: chi ha perso un parente o un amico senza neppure potergli essere accanto, chi ha perso il posto di lavoro, chi si è trovato a gestire i figli a casa da scuola, chi ha sofferto psicologicamente l’isolamento e ancora oggi fatica a uscirne.

Tutto questo, purtroppo, l’abbiamo vissuto sulla nostra pelle e il nostro mondo, la nostra normalità – serve dirlo – non sarà più quella di prima.


Una cosa abbiamo imparato: nessuno può farcela da solo. Abbiamo capito che ci serve tornare a una parola da sempre cara ai saronnesi, ma che forse ci illudevamo fosse superata: insieme. Sentirsi parte dell’unica comunità dei saronnesi per affrontare i difficili mesi che ci attendono e farne un’occasione di riscatto per l’intera città.


Ecco perché, sui manifesti della mia campagna, abbiamo scelto di lanciare un solo, incisivo invito: “Ripartiamo insieme”.


Il mio impegno, da Sindaco, sarà quello di creare le condizioni ottimali perché Saronno valorizzi tanto le risorse sociali, economiche, associative e di volontariato di cui è storicamente ricca, quanto la sua invidiabile collocazione geografica che ne fa polo naturale di attrazione per un ampio territorio. E i saronnesi possano finalmente contare su una amministrazione amica.


“Ripartiamo insieme”, questo il messaggio che lanciamo a tutti i saronnesi, perché mai come ora, nella nostra storia recente, abbiamo bisogno di sentirci una comunità.




#saronnosiamonoi. Tutti noi!


Augusto Airoldi

17 giugno 2020 – Le Stanze della Musica apre le preiscrizioni ai corsi 2020/2021

PREISCRIZIONI AI CORSI 2020/2021

È tempo di pensare al nuovo anno!
Finalmente la scuola avrà il piacere di riaprire le porte a settembre
per allievi, genitori e soci dell’associazione culturale!

Sono aperte le preiscrizioni fino al 30 giugno
per fissare il proprio giorno di lezione per i corsi di
strumento, canto, propedeutica,
coro, musica d’insieme e digital recording.

Fissa la tua lezione di prova gratuita – ANCHE ONLINE –

Tel. 366 59 80 980

info@lestanzedellamusica.org

www.lestanzedellamusica.org

Translate »