3 aprile 2021 – Tu@SARONNO SULLA CAMPAGNA VACCINALE

CAMPAGNA VACCINALE A SARONNO: UNA COMUNITÀ CHE SI MUOVEVenerdì 2 aprile sono state aperte alla fascia di persone tra i 75 e i 79 le prenotazioni per la campagna vaccinale in Lombardia. Dopo mesi di disservizi e situazioni paradossali, che molti degli Over 80 saronnesi e i loro familiari conoscono molto bene, anche la nostra regione si è affidata al sistema di prenotazione di Poste Italiane. Dopo diverse ore dall’apertura del servizio, i feedback sono ampiamente positivi e le prenotazioni sono arrivate rapidamente alla seconda decade di aprile.
La grande novità è che queste vaccinazioni verranno fatte nel nuovo hub predisposto alla ex-scuola Pizzigoni e pronto ormai da qualche giorno, che diventerà attivo a partire dal 12 aprile secondo il piano predisposto da ATS. La presenza di un centro vaccinale a Saronno costituisce un grande valore per i suoi abitanti e per quelli dei paesi limitrofi, data la facilità con la quale è possibile arrivare nella nostra città anche con i mezzi pubblici. Il bacino servito sarà di 115.000 persone, per un totale di 230.000 vaccinazioni nel caso di due dosi: questo dà l’idea della grande portata di questa campagna, che dovrebbe proseguire per diversi mesi, lasciando attivo l’hub della ex-Pizzigoni per molto tempo.
Questo risultato, che eviterà complicate trasferte ai saronnesi, è frutto della visione comunitaria e lungimirante dell’Amministrazione Airoldi, che ha lavorato incessantemente fin da subito e con tutti i soggetti coinvolti per far sì che la campagna vaccinale si potesse svolgere in una struttura presente sul nostro territorio. Quella di agevolare le categorie più fragili è un’esigenza reale, chiaramente espressa nel programma di coalizione. Il percorso sui vaccini rappresenta l’ennesimo passo concreto, oltre agli altri compiuti nell’ambito della protezione dal Covid-19, tra cui l’apertura di un punto Tamponi al PalaExbo.
A questo si aggiunge il lodevole e tempestivo lavoro fatto dagli uffici comunali, in particolare quelli che fanno capo all’assessore Ilaria Pagani, per cercare di aiutare tutti gli Over 80 che sono stati indirizzati a Lurate Caccivio nei giorni scorsi: una scelta che è completamente al di fuori del controllo dell’Amministrazione. In questo caso, è stato messo in campo un piano trasporti che coinvolge diverse realtà associazionistiche locali, con le quali si è trovata una soluzione per permettere a chi non fosse autonomo di raggiungere il centro vaccinale con dei costi contenuti (15 euro per un trasporto che richiede circa un’ora e mezza).
Ci teniamo a ringraziare chi si è messo a disposizione per aiutare i tanti anziani saronnesi in difficoltà e crediamo che questo sia l’approccio giusto per affrontare le complicate questioni che abbiamo davanti e delle quali ci dovremo occupare nei prossimi mesi. Solo ragionando come comunità e mettendo in campo tutte le forze che abbiamo – amministrative, sociali, associazionistiche – possiamo pensare ridurre al minimo gli inevitabili risvolti negativi che purtroppo ci saranno.
Tu@Saronno coglie l’occasione per augurare una serena Pasqua a tutti i saronnesi, nella speranza che sia l’ultima da passare con le restrizioni che tutti viviamo.

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1 aprile 2021 – La Società della Cura – Saronno: VACCINAZIONI OVER80: QUANDO L’INDIGNAZIONE NON BASTA!

VACCINAZIONI OVER80: QUANDO L’INDIGNAZIONE NON BASTA!

Ciao se anche tu hai un genitore/trice o parente/conoscente “over80” che non ha ancora ricevuto la convocazione per la vaccinazione e abiti a Saronno o paesi limitrofi, puoi segnalare la situazione (nome, iniziale cognome, età, residenza e eventuali patologie) in modo che possiamo raccogliere e denunciare pubblicamente il nostro sdegno. In occasione della Giornata Mondiale della Salute il 7 aprile potremmo postare l’elenco su questa pagina FB e sui media locali e se vuoi potrai partecipare (con un cartello che riporta il tuo “caso”) al presidio in presenza che stiamo organizzando per sabato 10 aprile per promuovere la campagna raccolta firme europea per la moratoria dei brevetti sui vaccini e presentare il nostro Recovery PlanET.Intanto ti preghiamo di postare qui nei commenti i dati che vuoi segnalare e di condividere il più possibile questo appello nei tuoi contatti. Grazie!

1 aprile 2021 – LEGA LOMBARDA SARONNO: Veronesi «Altalene blindate e giochi riservati. Presentata interrogazione

«Altalene blindate e giochi riservati. Presentata interrogazione»

Saronno 31 Marzo 2021

A seguito della segnalazione che ha fatto un cittadino inerente alla blindature delle altalene e ai cartelli esposti presso i parchi di via Manzoni-via Roma, di via Carlo Porta e di via Amendola che riserverebbero i giochi esclusivamente a ”minori differentemente abili”, ho depositato un’interrogazione in cui chiedo spiegazioni riguardo tale scelta, sicuramente da attribuirsi all’amministrazione, visto che nel DPCM in vigore fino al 6 aprile i parchi giochi sono aperti, compresi i giochi per i minori, che erano stati chiusi per ordinanza della Regione Lombardia istituita per la zona arancio rafforzato, e ormai non più vigente.

Non essendoci alcuna ordinanza di riferimento, la scelta dell’amministrazione non può che definirsi arbitraria oltre che dai toni eccessivi.

Personalmente, infatti, trovo queste misure esagerate e dalle tinte inutilmente vessatorie, vista la già dura situazione in cui tutti i cittadini sono costretti a vivere.

Quindi, nonostante le perplessità formali e sostanziali qui espresse, rimango aperto e fiducioso verso le pronte e sicuramente esaurienti risposte da parte dell’Amministrazione, come ci ha ben abituato il Sindaco e i suoi assessori.

Raffaele Fagioli, Capogruppo Lega Lombarda Saronno

16 gennaio 2020 – Mauro Rotondi Consigliere Comunale Saronno : Una crisi irrazionale e incomprensibile.

di Mauro Rotondi, PD

Consigliere Comunale Saronno

Una crisi irrazionale e incomprensibile 

Come possiamo spiegare la crisi di governo attuale a un tedesco o a un qualsiasi  cittadino Europeo dopo aver chiesto e ottenuto una valanga di soldi per la Pandemia? Soldi garantiti dai cittadini Europei si intende. In queste ore i commenti scioccati e ironici dei giornali stranieri testimoniano la loro impossibilità di comprendere quanto sta accadendo nel nostro paese.  Lo stesso vale per i cittadini italiani, basta andare al mercato o dal panettiere per sentire la gente, sbalordita davanti alla situazione surreale creatasi.

 In questi anni abbiamo considerato l’Europa un’entità insensibile governata da cinici burocrati; complice la disgraziata Pandemia abbiamo contribuito finalmente a rilanciarla dando una positiva impressione di noi; oggi, nel giro di pochi mesi torniamo a dare il peggio ritornando ai nostri stereotipi. Merito della politica nostrana, o meglio, di Italia Viva, il partito del 3% creato coi voti in fuga dal PD. Il capriccio fa subito rialzare lo Spread e il prezzo da pagare è caro: 8 milioni di euro in un solo giorno.

Sono tra i pochi democratici a non aver sostenuto Renzi nelle competizioni interne. Oggi ne vado fiero ma è una magra consolazione.  Nonostante tutto gli sono rimasto fedele quando era segretario stando in minoranza. In un popolo cresciuto a pane e partecipazione, il leader toscano si è imposto con l’immagine della propria persona. Ho confidato all’inizio nel suo spirito intraprendente e in alcune sue iniziative. Poi la sua retorica ha preso il largo: i discorsi costruiti come Format di convention aziendali, gli ossequiosi seguaci abbagliati a prescindere dalla sue luce, l’intestarsi la patente di unico riformista del paese, il personalismo all’eccesso, il disinteresse per le tematiche sociali e cosi via. Da speranza a piazzista di sogni, da riformatore ad abile Vanna Marchi della politica; il tutto al servizio di un ego smisurato. Autoproclamatosi rottamatore ha finito per rottamare i valori del centro sinistra, i diritti dei lavoratori, e ora si spera anche se stesso visto quanto si augurano gli italiani.

Nel pieno di una pandemia, la stabilità e l’impegno di un Governo sono essenziali per rispondere alle emergenze dei cittadini. Renzi compie un grave errore, ora rischiamo di pagarlo tutti. Invece di proseguire nel lavoro per migliorare insieme il Recovery Plan, come da lui giustamente invocato e come fatto in queste settimane su sua stessa sollecitazione, ha scelto di aprire una crisi dall’esito incerto nonostante avesse ottenuto consistenti garanzie. Un atteggiamento populista, un’arroganza tipica del personaggio purtroppo non nuovo all’azzardo. Stavolta è andato oltre ogni aspettativa,  giocando con la sorte degli italiani. Nel periodo più difficile dal dopoguerra dal punto di vista sanitario, economico e sociale nessuno sentiva la necessità di una crisi di governo. Il rischio di tali accadimenti è lo scollamento della politica dai cittadini. Oggi non ci resta che sperare di trovare rapidamente una soluzione per il bene del Paese. Al Presidente Mattarella spetterà di nuovo l’arduo compito di ricomporre i cocci.

14 gennaio 2021 – da Alessandro Galli : PARCO DI VIA BURASCHI: LAVORI SOSPESI

PARCO DI VIA BURASCHI: LAVORI SOSPESI

In relazione ai lavori di recinzione del Parco di Via Buraschi (antistante alla scuola Damiano Chiesa in Cassina Ferrara), si precisa che gli stessi fanno parte dello “Intervento di riqualificazione urbana di spazi pubblici” di cui alla delibera N. 134 del 1 settembre 2020 che comprende la “Riqualificazione parchi di via Leonardo da Vinci (giardino ovest e skate park) via Toti, via Buraschi e piazza de Gasperi” e quindi appaltati con gara su piattaforma Sintel, regolarmente aggiudicata in data 30.09.2020, con Determinazione N. 681.

L’Assessorato all’Ambiente ritiene che, in linea di principio, qualsiasi area verde sia più bella e fruibile se lasciata di libero accesso e priva di recinzioni, come ad esempio avviene, oltre che nei parchi inglesi, in numerosi giardini e parchi italiani, inclusi molti di quelli situati nel territorio del Comune di Saronno. Le recinzioni sono purtroppo necessarie in taluni casi, ad esempio per impedire atti di vandalismo o lo spaccio di stupefacenti, quando non sia possibile prevenire questi reati attraverso l’attività delle forze di polizia. Si rendono necessarie anche qualora l’area verde sia posta nelle immediate vicinanze di strade ad alta intensità di traffico, per impedire ad esempio improvvisi attraversamenti stradali da parte di bambini provenienti dal parco.

Nel caso specifico del Parco di via Buraschi, l’amministrazione ha deciso la temporanea sospensione dei lavori, mentre sta valutando la possibilità di un diverso intervento di riqualificazione nel miglior interesse pubblico.

14 gennaio 2021 – Angelo Veronesi, vicesegretario cittadino si esprime riguardo la sentenza del TAR che permetterebbe la riapertura delle scuole.

« Stato italiano ha fallito: i soldi ai trovano solo per parassitismo, ma mai per fare tornare in aula gli studenti in sicurezza»

Angelo Veronesi, vicesegretario cittadino si esprime riguardo la sentenza del TAR che permetterebbe la riapertura delle scuole.

Saronno 14 Gennaio 2020

Alla luce della sentenza del TAR (1) mi chiedo se si sia recepito quale sia il problema reale: i mezzi pubblici già strapieni. Gli studenti delle superiori al contrario dei loro colleghi di elementari e medie prendono in larghissima parte i mezzi pubblici per andare a scuola. Se i mezzi pubblici sono già strapieni come evidenziano le foto dei pendolari, quale è la soluzione? Triplicare i mezzi pubblici. Ci sono i soldi? No. Il Governo ha fatto capire che non ci sono. Quindi il Governo ha deciso di far pesare sulle famiglie degli studenti l’onere della connessione Internet, il costo di un ulteriore computer, e via di questo passo. Non risulta che abbiano fatto un bonus studenti, ma solo un bonus monopattini. Qualcuno dice che sui mezzi pubblici il virus non si prende. Tiri fuori le prove scientifiche, perché io da pendolare ho sempre sperimentato che quando arrivava l’influenza normale questa si diffondeva subito sui mezzi pubblici a causa del fatto che non si può rispettare nessun distanziamento interpersonale.

Le classi delle superiori sono formate da 30 studenti. Vogliamo aumentare la distanza interpersonale o bisogna osservarla solo nei ristoranti? È da febbraio che sostengo che debbano essere assunti il doppio degli insegnanti per avere classi da 15. Lo fanno? No, perché il Governo non ha soldi.

Dicono che mancano gli spazi? Non è vero: in situazioni di emergenza si sarebbero potute utilizzare le vecchie strutture scolastiche che sono sede delle associazioni. Mancano sempre i soldi per le spese necessarie. Non mancano mai per pagare lautamente le consulenze e tutta la macchina burocratica ed inutile dello Stato.

Monti, Letta, Renzi, Gentiloni hanno tagliato 37 miliardi alla sanità in 10 anni (2) per sopperire alla richiesta di soldi da parte del parassitismo, non per creare sviluppo. Oggi questa sentenza (1) rispecchia degnamente il Paese e con questo mi fermo anche se ci sarebbe molto da aggiungere.

Lo Stato italiano centralista ha fallito. La Germania Federale invece no.

Fonti:

(1)https://www.orizzontescuola.it/ritorno-a-scuola-tar-lombardia-superiori-possono-andare-in-presenza/

(2) https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/covid-19-tagli-servizio-sanitario-nazionale-chi-li-ha-fatti-perche/b18749f6-736d-11ea-bc49-338bb9c7b205-va.shtml

Angelo Veronesi, Vice Segretario Lega Lombarda Saronno

12/01/2021 OSPEDALE DI SARONNO: SOSTENIAMO I PROFESSIONISTI DEL REPARTO DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE E NON SOLO

12/01/2021 OSPEDALE DI SARONNO: SOSTENIAMO I PROFESSIONISTI DEL REPARTO DI ANESTESIA E
RIANIMAZIONE E NON SOLO
Sosteniamo con tutta la nostra convinzione il gruppo di infermieri e medici del Reparto di Anestesia e
Rianimazione che ieri mattina – 11 gennaio 2021 – si è fatto portavoce per comunicare, ancora una volta, la
situazione che sta colpendo il nostro Ospedale cittadino dall’inizio dell’emergenza sanitaria Covid-19, con la
chiusura di reparti e la riduzione di servizi.
Il nostro gruppo politico, lista civica interessata al bene della città e dei suoi cittadini, già a maggio del 2020
ha pensato, organizzato e realizzato una petizione per la salvaguardia dell’Ospedale di Saronno: il nostro
obiettivo è stato, è e sarà quello di sensibilizzare tutti i cittadini, saronnesi e abitanti del saronnese, sullo
stato in cui versa il nostro nosocomio e il declino continuo che si vede all’orizzonte. Le persone bisognose,
in questi mesi, hanno vissuto in prima persona il disagio e in alcuni casi l’assenza del servizio di cura
scontrandosi con una realtà difficile da accettare. Siamo convinti, come lo sono i professionisti intervenuti
ieri, che i cittadini abbiano il diritto di essere ascoltati e che ai cittadini venga garantito il diritto alla salute e
alla cura. L’Ospedale di Saronno, da sempre una struttura d’eccellenza, si sta svuotando e questo per
responsabilità delle decisioni prese dai dirigenti che siedono in Regione Lombardia e in ASST Valle Olona,
azienda sociosanitaria che gestisce anche il nostro nosocomio insieme a quello di Busto Arsizio, Gallarate e
Somma Lombardo. La raccolta delle firme dei cittadini ci ha impegnato molto soprattutto durante la scorsa
stagione estiva: non ci siamo mai arresi nonostante i duri attacchi degli esperti della politica che hanno
cercato, con insuccesso, di denigrare la nostra iniziativa. I lockdown e le limitazioni causate dal Covid-19
hanno ostacolato il nostro percorso senza mai interromperlo. Molte persone – uomini, donne, madri e
padri, nonne e nonni, ragazze e ragazzi – hanno investito dieci minuti del loro tempo per apporre una firma
che potrà avere il suo peso insieme a quelle di tutti quelli che hanno deciso di essere parte attiva del
destino del nostro nosocomio. A otto mesi dall’inizio della petizione abbiamo raccolto circa 3.000 firme:
pensavamo ad un numero maggiore perché siamo consapevoli che più si è e meglio è, l’unione fa la forza.
Riteniamo tuttavia che sia il momento di chiudere questa raccolta e, come raccontato durante la
presentazione dell’iniziativa e a tutti i cittadini che abbiamo incontrato, di consegnare i fogli firmati a chi di
competenza: Regione Lombardia, ASST Valle Olona e Sindaco di Saronno. Faremo questo entro la metà di
febbraio.
Qualche cittadino potrebbe chiedersi “Ora che anche Obiettivo Saronno è al governo della città, può fare
qualcosa in più della semplice consegna dei fogli firmati della petizione?” Certo che sì, come membri del
gruppo di maggioranza – con quattro consiglieri comunali e l’Assessore ai Lavori pubblici, decoro urbano e
innovazione – stiamo fornendo il nostro contributo nell’indirizzo e nel lavoro di squadra che si concretizzerà
con l’azione del Sindaco Airoldi nei confronti degli Enti preposti alla definizione del futuro dell’Ospedale di
Saronno.
Ricordiamo che fino al 31 gennaio sarà possibile firmare la petizione presso le farmacie e gli esercizi
commerciali di Saronno che ci hanno aiutato aderendo all’iniziativa. Il nostro GRAZIE ai cittadini e a queste
strutture non sarà mai abbastanza. La salute, un bene prezioso. Prenditene cura con una semplice firma.

12 gennaio 2021 – Fondazione Daimon – Museo della Ceramica G. Gianetti Comunicato Stampa LE MANI NELLA TERRA –

Fondazione Daimon – Museo della Ceramica G. Gianetti Comunicato Stampa LE MANI NELLA TERRA – Laboratorio di Argilla. “Intraprendere il primo anno di scuola superiore in piena pandemia è come inoltrarsi un una grotta con una piccola luce accesa. L’utilizzo della mascherina, il distanziamento sociale, nuovi professori e nuovi compagni che mostrano mezzo volto e che non possono essere toccati, appaiono a prima vista ingredienti perfetti per una ricetta intitolata “sentirsi spaesati e soli in un mondo nuovo”. Per fortuna le risorse individuali hanno permesso agli allievi e allieve di prima, di ricordare a noi adulti che la scuola rimane il luogo privilegiato per creare relazioni importanti, per esprimere se stessi, per imparare insieme: lo dimostrano gli occhi sorridenti e i corpi in cortile, desiderosi di entrare a scuola. Travolti da questa contagiosa speranza abbiamo progettato insieme al Museo della Ceramica Gianetti, con la direttrice Mara De Fanti, il Laboratorio di Argilla – Le Mani nella Terra. Pensato per e con le nostre allieve ed allievi di prima C dei Percorsi Personalizzati. La scelta nasce dall’esperienza personale, di Alessia Zanin e Clara Sisini, di incontro gioioso e trasformatore con la materia prima: la TERRA, elemento essenziale e potente, per il benessere e il piacere che promuove e per il rispetto e la cura alla quale ci invita. Esperienza iniziata due anni fa negli spazi accoglienti del laboratorio del Museo, dove l’argilla viene indagata in tutte le sue forme. Abbiamo sentito il bisogno, noi e gli allievi/e, di ri-connetterci alla terra, di concentrarci nella cura e nella trasformazione di questa materia antica, nata da un lungo tempo di sedimentazione. L’argilla è un materiale intrinsecamente malleabile, che ci accompagna a dare forma, a creare e vivere atti di bellezza, dove le sfumature irrazionali dell’opera d’arte e l’inenarrabile che emerge, possono generare nuovi racconti e significati in questo particolare momento. Nella prima parte del laboratorio gli allievi hanno incontrato e toccato a mano nuda questa materia, per alcuni non è stato un incontro facile, ci è voluto tempo prima di potersi avvicinare e sentirne la consistenza. Per qualcun altro invece è stato come immergersi in un mondo che già conosceva da tempo. Abbiamo chiesto ai ragazzi/e di creare i loro autoritratti, raccontando le emozioni che li attraversano. Maschere senza mascherina, delle quali prendersi cura ed entrare in con-tatto, oppure decidere di distruggere e rifare, con un adulto a fianco pronto ad accogliere e ad ascoltare. Un processo individuale si trasforma in collettivo nel momento in cui si condivide lo stesso fare, si rispetta la creazione o distruzione dell’opera del compagno, si danno suggerimenti e punti di vista. Ciò che in questa piccola mostra emerge e si nasconde, è la complessità e diversità dell’essere umano, è l’amorevole cura di cui tutti abbiamo bisogno quotidianamente, è il lavoro di questi allievi, il loro desiderio e motivazione e anche di frustrazione quando le opere non crescevano esattamente come si avrebbe voluto, è la soddisfazione provata nell’accettare e cogliere nell’imprevedibile, la bellezza creata.” Il lavoro proseguirà nei prossimi mesi con un secondo laboratorio dedicato alla scoperta dello spazio e della Città. Alessia Zanin Docente Ocp- Pedagogista Fondazione Dai

5 gennaio 2021 – OBIETTIVO SARONNO: A FINE GENNAIO CONSEGNEREMO LE FIRME RACCOLTE A DIFESA DEL NOSTRO OSPEDALE

OBIETTIVO SARONNO: A FINE GENNAIO CONSEGNEREMO LE FIRME RACCOLTE A DIFESA DEL NOSTRO OSPEDALE

Quanto sta accadendo al Reparto di terapia intensiva dell’Ospedale di Saronno – con la possibilità di
arrivare ad una chiusura totale per mancanza di medici anestesisti – segue purtroppo un percorso che
appariva già chiaro a chi ha voluto, senza ipocrisie, guardare in faccia la realtà di un presidio
progressivamente depauperato dalle politiche regionali di risorse infrastrutturali ed umane, che per anni lo
hanno reso un punto di riferimento fondamentale del nostro territorio.
Riepiloghiamo di seguito i dati forniti a novembre 2020 dal dottor Massimo Beneggi, membro fondatore del
Comitato per la Salvaguardia dell’Ospedale: il comprensorio del saronnese – con un bacino d’utenza di
180.000 abitanti – ha 2.6 posti letto ogni 1000 abitanti, contro una media nazionale di 3,2 posti letto ogni
1000 abitanti. A seguito della chiusura della maggior parte dei reparti durante la prima ondata del virus, in
epoca estiva sono stati riaperti a Saronno un totale di 130 posti letto per degenze, con solo 16 di questi
posti letto ed una sola sala operatoria destinati alle 5 unità operative chirurgiche (Chirurgia generale,
Ortopedia, Urologia, Oculistica, Otorinolaringoiatria). Attualmente l’ospedale ha 155 posti letto di cui l’80%
destinato a pazienti covid ed il restante 20% (30 posti letto) alla cura di altre patologie. Le visite
ambulatoriali sono aperte solo per urgenze e tutta l’attività annullata durante la prima ondata covid non è
stata più recuperata.
Tutto questo non accade per caso, ma bensì a seguito di una precisa volontà politica di Regione Lombardia
di non investire (parliamo di fondi realmente utilizzati e non semplicemente “stanziati”, ovvero
investimenti figurativi, rinviati un anno dopo l’altro e mai spesi) sul futuro e di non creare le condizioni per
attirare nuovo personale medico ed infermieristico verso l’ospedale cittadino, al contrario di quanto è stato
fatto per i presidi gemelli di Gallarate e Busto Arsizio. Saronno per cinque anni ha avuto una giunta di
centro-destra a guida leghista, per la quale il dialogo con un’amministrazione regionale dai medesimi colori
politici avrebbe dovuto essere molto facilitata: invece nessuna seria azione è mai stata intrapresa in tutto
questo tempo a difesa del presidio saronnese, mentre lo stesso continuava a perdere personale e reparti.
Obiettivo Saronno, su richiesta di alcuni lavoratori dello stesso ospedale che si erano visti chiudere le porte
in faccia dalle altre forze politiche, ha lavorato nel maggio 2020 per lanciare una petizione con la richiesta di
riapertura di tutti i reparti chiusi nel nostro ospedale e farlo tornare ad essere un presidio di primo livello,
ma è stata accusata di creare un falso problema solo a scopo propagandistico. Adesso, a mesi di distanza e
con la situazione dell’ospedale in progressivo e veloce deterioramento, si capisce chi in realtà ha utilizzato
l’argomento solo a scopo elettorale, facendo toccata e fuga nella nostra città e continuando a
disinteressarsene già dal giorno dopo. O tutte le promesse fatte dall’ assessore regionale alla Sanità Giulio
Gallera e dal consigliere regionale varesino Emanuele Monti (presidente per la Lega della Commissione
Sanità regionale) – due dei principali politici che hanno reale potere decisionale in merito – sono forse nel
frattempo diventate realtà?
Molti cittadini hanno subito compreso che la prospettiva di una chiusura dell’ospedale era più che
concreta. La raccolta firme di Obiettivo Saronno ha superato le 3000 adesioni in autunno. Era nostro
desiderio raggiungere un numero maggiore di firme, ma purtroppo le continue chiusure e l’impossibilità di
programmare ed organizzare nuovi eventi a sostegno dell’iniziativa ci hanno permesso di continuare la
raccolta solo tramite pochissimi punti vendita e farmacie in città. Abbiamo pertanto deciso di chiudere la
petizione, lasciando ancora la possibilità di firmare a chi non l’avesse ancora fatto fino al 31 gennaio. Sulle
nostre pagine Facebook ed Instagram troverete l’elenco degli esercizi in cui sottoscrivere la petizione.
Dopodiché, consegneremo i fogli al sindaco Airoldi – che siamo certi continuerà a sostenere quanto
promesso in campagna elettorale – ad Asst Valle Olona e a Regione Lombardia. Obiettivo Saronno

continuerà ad essere in prima linea e parteciperà alle iniziative del Comitato, del personale dell’Ospedale
stesso e sosterrà attivamente il dialogo con gli altri sindaci del comprensorio, che – con Saronno come
capofila – devono essere capaci di superare i colori politici e combattere uniti per una questione che è di
fondamentale importanza per tutti noi.

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